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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Liberatevi dal male (se potete, ...)

Lunedì 8 Agosto 2016

longo borghini

di OSCAR ELENI

Intossicato dal melenso televisivo a cinque cerchi, imbonitori del catodo unitevi, per la verità sono già uniti dalla malsana idea di vendere il venduto a prezzi di balocchi gastronomici, senza riuscire a spiegarlo, legato ad una sedia per evitare di rompere lo schermo, trascinato da anime buone verso Sondrio. Ci siamo andati volentieri nel ricordo del balivo Diego Pini, che con Tanjevic inventò il partito anarchico fascista, l’uomo del Valtellina Circuit, il genio che si era inventato una valle cestistica prima che il Trentino si prendesse la Nazionale.
Sondrio per vedere mostra dedicata a Massimo Dolcini, grafico “condotto” come si definiva lui, quello dei manifesti “Da soli si muore” (vero, ma se le famiglie vanno in vacanza e ti lasciano solo non è poi così brutto), del manifesto contro il disastro nucleare “Prima che sia troppo tardi”, quello curioso sugli abiti della rivoluzione.

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DiaRio (2) / Basile e Garozzo primi Ori: le medaglie salgono a sette

Lunedì 8 Agosto 2016

basile

Piovono medaglie, parafrando il titolo di un film per ragazzi d'un certo successo. Una domenica bestiale, come non capita spesso dalle nostre parti, ha fatto lievitare le medaglie d'oro alle Olimpiadi estive oltre quota 200. Un traguardo tagliato con uan certa irruenza, due volte nel giro di mezz'ora: ha aperto lo judoka Fabio Basile (nella foto), abbattendo per Ippon il coreano An Baul e ha proseguito Daniele Garozzo sulla pedana del fioretto, disponendo senza affanni di Alexander Massialas, uno statunitense con radici asiatiche e una scherma tutta sua. Il primo alle 22,35, il secondo alle 23,04. Due ori che sugellavano il raccolto di altre tre medaglie, due d'argento e una di bronzo. Tanto basta perchè un noto giornale sportivo, che ha vissuto periodi più felici, abbia potuto scrivere in prima pagina (e senza pudore): "L'Italia ha riscritto la sua storia vivendo un giorno da superpotenza dello sport".

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FuoriOnda / Giochi di Rio: le donne guidano la riscossa

Lunedì 8 Agosto 2016

giuffrida-1

di FIAMMETTA SCIMONELLI

Quando le donne decidono di vendicarsi non le ferma nessuno. Fanno marameo anche alla sfortuna. Così Elisa Longo Borghesi, nella lunga fatica della prova su strada, ha sfidato la paura e pensando a Vincenzo Nibali è andata a conquistarsi una medaglia di bronzo, che vale molto più del suo colore. Una gara durissima che, come già con Nibali, ha colpito un’altra volta in discesa un’atleta in testa, l’olandese Van Vleuten, caduta di brutto e trasportata un ospedale.

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DiaRio (1) / Fiamingo, argento vivo; bronzo pesante per Detti nei 400

Domenica 7 Agosto 2016

detti-1

Apertura con due medaglie pesanti e l'amaro per la cadura rovinosa di Vincenzo Nibali a undici chilometri dal targuardo, mentre era lanciato in discesa verso una possibile vittoria. E' stata così rinviata la caccia all'oro italiano n. 200 che si sperava dalla prova in linea. Per il siciliano, oltre la delusione, anche una doppia infrazione alla clavicola (già in viaggio di ritorno sull'aereo del premier). Per una medaglia mancata, a sera avanzata è arrivato un argento - il primo della spedizione italiana a Rio - per merito di un'altra siciliana, la spadista Rossella Fiamingo, travolgente nella fase eliminatoria. Sotto gli occhi di Matteo Renzi, nella finale per il titolo Rossella ha condotto lo scontro, portandosi sul 10 a 6 prima di subire una impetuosa rimonta della più esperta avversaria, 9 stoccate a segno contre le 3 dell'italiana.

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Rio 2016 / Finalmente definita la squadra azzurra: tutti i 314 nomi.

Sabato 6 Agosto 2016

ciclismo-ins

Nella notte tra venerdì e sabato si è tenuta al Maracanha la cerimonia di apertura della XXXI Olimpiade. Spettacolo e folklore, musica e colori, come nella più sfrenata iconografia. Occasione per fare il punto - almeno numerico - sulla squadra azzurra alla luce degli ultimi aggiustamenti. Che non sono pochi. Allora vediamo un po' la situazione dell'ITALIAN TEAM, come la chiama il CONI che ha rinunciato alla lingua madre per un malinteso senso di modernità e di marketing. Si ricorderà che la squadra è stata "licenziata" nella mattinata del 18 luglio: si trattava inizialmente di 297 elementi, 155 uomini e 142 donne. Nei venti giorni successivi sono accadute molte cose e oggi il numero dei convocati è salito a 314, 170 uomini e 144 donne, con nuovi ingressi nella canoa, nel canottaggio e nel ciclismo grazie all'esclusione dei russi e, quindi, alla decisione di sostiturli da parte delle federazioni internazionali.

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