Italian Graffiti / Ricci Bitti: restituire allo sport il suo futuro
Martedì 12 Gennaio 2021
(gfc) All’inizio dell’anno olimpico “dispari”, in questo colloquio con Francesco Ricci Bitti, presidente della potente ASOIF – l’associazione delle Federazioni Olimpiche Internazionali – facciamo il punto su uno dei momenti più critici che l’organizzazione sportiva italiana abbia mai dovuto fronteggiare. Privato, per forza di una legge dello Stato, di gran parte della sua autonomia di gestione (garantita e protetta dalla Carta Olimpica del CIO), ingabbiato da una serie di disposizioni calate dall’alto, il CONI di Giovanni Malagò si trova a dover far fronte agli impegni derivanti dalle scadenze olimpiche immediate (Tokyo ’21 e Pechino ’22) e meno (Milano-Cortina ’26) senza la necessaria serenità di gestione e le certezze economiche che dal 1946 il potere politico repubblicano gli ha sempre garantito. Dalla sua posizione privilegiata all’interno del Movimento Olimpico e per il suo ruolo a fianco del presidente Thomas Bach, Ricci Bitti esamina per noi la situazione che si è venuta a creare, ma soprattutto indica le strade e le strategie per uscirne e per restituire allo sport italiano il futuro cui ha diritto e che si è conquistato sul campo in oltre settant’anni di autonomia e di successi.
Intervista con Francesco Ricci Bitti
di Gianfranco Colasante
– La legge di “riforma” imposta allo sport dalla politica ha superato i due anni di vita. Senza che abbia introdotto nulla di innovativo ma moltiplicato le poltrone, resta l’enorme danno causato dall’aver “smontato” un sistema sportivo che aveva portato l’Italia ai primi posti nel mondo. E ora?
“Parlare di legge di riforma mi sembra molto generoso visto che manca del tassello fondamentale, la cosiddetta ‘Governance’ intesa nel caso specifico come la definizione delle missioni e dei compiti relativi alle varie entità previste nel futuro assetto dello sport italiano. Mi riferisco a quelle tradizionali, come il CONI, riconvertite come Sport e Salute, o nuove come l’eventuale Dipartimento dello Sport.”
Piste&Pedane / Bilanci record (per noi) della stagione 2020
Lunedì 11 Gennaio 2021
Scorrendo le liste dei primi 50 al mondo, come le ha presentate Track&Field News, si ritrovano 61 italiani, 38 uomini e 23 donne. Non era mai accaduto in precedenza. Ma … la premessa pandemica è d’obbligo.
Daniele Perboni
Annata agonistica anomala, inconsueta, tormentata, quella appena terminata. Lo abbiamo detto, scritto, urlato e ribadito in ogni dove e in molteplici lingue. Qualcuno lo ha tracciato anche sulla sabbia … Non è servito a nulla. Dopo oltre settantamila morti (solo per stare nella nostra Italietta) rieccoci al punto di partenza. Comunque, proviamo ad essere positivi. Costa poco e, magari, affiora anche qualche traccia di buonumore.
Fatti&Misfatti / I tra... vasi di Padora da proteggere
Lunedì 11 Gennaio 2021
Dagli arbitri ai dirigenti, nel sistema che non ha voluto cambiare formula e retrocessione e togliere ai bilanci l’ossessione di andare in campo con cinque stranieri in quintetto base.
Oscar Eleni
Sulla nave di Teseo dove ti servono libri tonificanti, lontano dal minotauro che gira nei nostri labirinti, un dolore fisso che si chiama anche vertigine. Meglio un caffè con le poesie urticanti di Luise Gluck del cinema inferno di questi giorni. Via dai commentatori sui fatti di Washington, qui c’è anche chi pensa davvero a Donald come vittima. Via da quasi tutto, senza sentirsi in colpa per le risse dei giovanissimi al Pincio e a Gallarate, per le trattative fra ogni tipo di mafia e ogni tipo di potere, quindi partendo dallo Stato.
I sentieri di Cimbricus / In morte di Kyseliov, olimpionico per caso
Domenica 10 Gennaio 2021
Ai Giochi di Mosca il settore lanci fu monopolio dei sovietici, anche se non sono mai stati fugati i dubbi sugli aiuti diretti e indiretti che facilitarono quel successo.
Giorgio Cimbrico
All’Olimpiade di Mosca l’URSS fece piazza pulita nei quattro lanci. Di quei quattro possenti moschettieri è mancato qualche giorno fa Vladimir Kyseliev, ucrainizzato in Volodimir Kyseliov. Aveva 64 anni e non molto dopo la sua sorprendente vittoria venne colpito da una rovinosa e non desiderata dieta che gli strappò 25 chili. Si parlò, al tempo, degli effetti di un disinvolto uso di testosterone.
I sentieri di Cimbricus / Nell'anno della Grande Sparizione
Giovedì 7 Gennaio 2021
“Gli stadi erano luoghi per ogni genere di esecuzione: il berciare rozzo e violento, l’esecuzione di meravigliosi corali, il mugghiare simile a quello del mare quando si ritira sui ciottoli.”
Giorgio Cimbrico
Lo sport a nudo, spogliato, asettico, televisivo, streamizzato, tabletizzato, che già invita i vecchi nostalgici e gli inguaribili al “ti ricordi?”, buono per vecchie abitudini perdute o vietate o per immagini sfocate di un mondo pre-bomba o per racconti di memorabile fantasia: ma davvero esistevano stadi pieni di appassionati, aficionados, fan, tifosi dalle colorature che potevano prevedere anche esiti irrazionali, violenti?
More Articles...
- Piste&Pedane / I precari equilibri elettorali dell'atletica
- Duribanchi / Generazione Zeta, datevi una regolata
- I sentieri di Cimbricus / Charley Paddock ovvero The Flying Finish
- Fatti&Misfatti / Scrivere ad un amico, per distrarsi un po'
- I sentieri di Cimbricus / Scarpe e lucine: proprio tutto regolare?
Page 259 of 706