Piste&Pedane / Larissa e Fiona, quando l'atletica e' teatro
Sabato 20 Febbraio 2021
Quasi seguendo un copione: con la stessa misura ottenuta dalla madre (6.91), Iapichino riscrive il record mondiale junior e stacca il biglietto per Tokyo. Ma in Business Class.
Daniele Perboni
Era domenica in quel lontano 1° marzo 1998 a Valencia. Venticinquesimi Campionati Europei sotto tetto. Nel palazzetto della città cresciuta sulla foce del Turia, lungo la costa centro-orientale della Spagna, sulla pedana del lungo la ventinovenne Fiona May, dopo due balzi a 6.73 (gara già vinta), atterra a 6.91 (seguiti da un 6.80 e due nulli). È record italiano. Il tempo si congela. La ragazza di Slough al titoli iridato dell’anno prima (Parigi), abbina anche quello continentale. A sgelare Il bello addormentato ci penserà, 23 anni dopo, la figlia Larissa Iapichino.
Fuorisacco / Addio Corsolini, ultimo samurai
Venerdì 19 Febbraio 2021
“Per il basket è stato tutto, geniale elfo in una foresta dove ha allenato, conosciuto l’amore, inventato uno stile dirigenziale che ha ingigantito la storia della grande Cantù.”
Oscar Eleni
Davanti alla cartoleria bolognese dove i veri amici di Gianni Corsolini lo ricorderanno in preghiera. Da Bonetti la linfa per una generazione che il basket ha conosciuto, con il privilegio di poterci discutere, litigare, ma, soprattutto imparare e il Gianni come il Piero Parisini da quella bottega facevano uscire stelle filanti. Cordoglio vero come dice il presidente Petrucci e speriamo pure la Lega che lo ha avuto come presidente anche se questi di oggi non sanno certo riconoscere il risotto da altre cose.
Giornalismo / "Ti fa arrabbiare, ma lo devi leggere!"
Venerdì 19 Febbraio 2021
Ci scuserà il Coach, che però ci ha cortesemente autorizzati, se gli "rubiamo" questo post su Oscar Eleni: ma non potevano fare a meno di riproporvelo. Ne valeva troppo la pena.
Dan Peterson
Oscar Eleni, detto “Orso” Eleni e anche Oscar “Veleni”, è un mito fra i giornalisti di basket. Le storie della sua leggenda abbondano. A partire dal giorno in Gazzetta quando ha spinto una macchina da scrivere verso il collega Enrico Campana. Bravo nel misurare, lo ha solo sfiorato ma ha fatto grande rumore! O, come nel 1972, quando si dava ammalato anziché andare ad un meeting di atletica per la “rosea”, andando a Roma per vedere lo spareggio Ignis-Simmenthal, vinto dal “suo” Simmenthal. Tutto camuffato, nel momento della vittoria salta in aria, cade la sciarpa e suo direttore, Gualtiero Zanetti, guardando la TV, lo individua!
I sentieri di Cimbricus / Buone notizie e cattive notizie
Giovedì 18 Febbraio 2021
Questi anni di nuovo ordine, imperanti e schiamazzanti, hanno cancellato il fascino dello sport vissuto come una piccola-grande saga, come un’avventura allegra e disinvolta.
Giorgio Cimbrico
Solo le buone notizie sono ben accette: se c’è un italiano di mezzo deve trionfare, volare (anche se si tratta di un terzo turno di un torneo di quarta categoria), deve vincere e se non capita, l’azzurro viene beffato. Dall’avversario, dalla sorte maligna, dalle Parche, da un complotto ordito dai Rosacroce, eredi dei Templari. Se le buone notizie non sono proprio buone, è sempre possibile plasmarle. L’altro giorno, ad esempio, ai Mondiali di biathlon di Pokliuka, Dorothea Wierer è andata male, nona.
Italian Graffiti / Vengono prima i programmi o gli uomini?
Mercoledì 17 Febbraio 2021
Dopo il passaggio oggi al Senato (e domani alla Camera) il governo Draghi si avvia a diventare operativo. Prossimo passo la nomina dei 40 sottosegretari (anche per lo sport?).
Gianfranco Colasante
Non sono in pochi ad essersi stracciate le vesti perché nel nuovo esecutivo (in via di certificazione) non figura un ministro dello sport: per intenderci colui o colei che dovrebbe sostituire la meteora penta-stellata Vincenzo Spadafora da Afragola. Un incarico che, a quanto si sente dire, farebbe gola a molti ma che pare destinato ad un livello inferiore, da semplice sottosegretario. Sempre che la delega non resti direttamente a Palazzo Chigi, il che non parrebbe proprio un delitto. Tutto si deciderà col bilancino sullo scacchiere delle nomine che in queste ore agitano i sonni dei capi partito. Vedremo a breve.
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