I sentieri di Cimbricus / Il cortinese che ha domato il K2
Mercoledì 3 Febbraio 2021
“Achille e Lino hanno portato con loro un segreto: di chi fu il primo piede posato sulla seconda vetta del mondo? “Siamo arrivati assieme”, fu il refrain offerto per mezzo secolo.”
Giorgio Cimbrico
Per i prossimi giorni si parlerà molto di Cortina. Prima che Cortina venisse invasa dai ricchi e diventasse quel che è diventata, c’era un’altra Cortina, quella degli ampezzani che odiavano i cadorini (“xe mejo un asasin che un cadorin”), quella di Lino Lacedelli che lì è nato, vissuto e morto dopo quasi 84 anni. Febbraio 2006, poco prima delle Olimpiadi di Torino: la fiamma sta già correndo per l’Italia. Telefonata a casa Lacedelli, risponde la moglie: “Lino non c’è, è fuori ad allenarsi. Ha una testa, lui”.
I sentieri di Cimbricus / In attesa della disfida di Rouen
Martedì 2 Febbraio 2021
La rivalità tra Armand Duplantis e Renaud Lavillenie non contiene un grammo di ferocia, ma ha in sé qualcosa di eterno, di umano: due diverse età che si confrontano.
Giorgio Cimbrico
Dopo il guanto lanciato a distanza, sull’asse Westfalia-Alta Francia, il prossimo “torneo” è in programma sabato a Rouen, non nella piazza della cattedrale, sotto la Torre del Burro, né in quella che fu fatale a Jeanne d’Arc, ma in un’arena coperta. È la sfida tra Armand, giovane cavaliere di Uppsala, e Renaud, feudatario d’Alvernia con antiche radici nella Charente.
Duribanchi / Il paese dell'ipocrisia, fatevene una ragione
Martedì 2 Febbraio 2021
Tranquilli: La Rochefoucauld spiegava che “l’ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù”. Roba che nelle nostre contrade esonda e pare la normalità.
Andrea Bosco
Bestiario italico. Mentre scrivo si viaggia verso un Conte-ter. A meno che il boy scout di Firenze non rompa le uova nel paniere del grande tessitore. Lo chiamano così, con pudore. Del resto si chiamano incipriandosi “costruttori”, “responsabili”: tutti con a cuore il Paese. Non la poltrona. Non quegli oltre tre milioni di euro a testa che in caso di nuove elezioni non incasserebbero più. Il mutuo da pagare, in questa situazione, è persino il più nobile degli argomenti da esibire. Ma quali argomenti potrà mai mettere all’incanto, Maria “che palle anche stasera bunga-bunga?”. Quali, “risalga a bordo, cazzo!!”? Quali Vitali piroetta – due volte due – nel giro di poche ore? Alvaro – scorreggione – Pierino era più serio.
Osservatorio / Equilibrio, saggezza ed umilta'
Lunedì 1° Febbraio 2021
I risultati non si commentano: come si dice in politica, le volontà degli elettori vanno rispettate. Il vincitore si prende tutti i meriti e agli sconfitti rimangono solo i rimpianti.
Luciano Barra
Ho assistito, per fortuna, in streaming all’Assemblea della FIDAL. Dico per fortuna perché da come erano tutti incappottati un bel raffreddore, con influenza allegata, sarebbe stato facile prenderseli. Ma ero curioso perché in genere da un’Assemblea si misura – al di à dei risultati elettorali – lo stato dell’organizzazione. Purtroppo ho avuto due sensazioni negative: una, sulla praticabilità di un’Assemblea di primo grado. Non tanto per gli aspetti organizzativi, anzi lì la FIDAL si è dimostrata più che valida. Ma per la ingestibilità di un’Assemblea con più di 600 partecipanti. La situazione deve essere stata molto strana con i delegati distanziati causa le norme Covid e divisi in due sale.
Fatti&Misfatti / I soldi non vanno a canestro (per solidarieta')
Lunedì 1° Febbraio 2021
“Vedremo fino a dove arriverà il cinismo di chi non ha avuto il coraggio di considerare dal primo giorno la pandemia, la calamità delle porte chiuse e dei debiti in crescita.”
Oscar Eleni
Dal faro argentino nel canale di Beagle dove si vedono le cime della Patagonia e un filmato molto istruttivo che arriva da Londra. Nelle immagini un bel signore con gamba di gesso e cane al guinzaglio che lo segue zoppicando come lui. La storia finirebbe qui se il signore non avesse portato il cane dal veterinario, pagando anche tante sterline, per sentirsi dire che la meravigliosa bestia zoppicava non per un dolore, ma per solidarietà con il padrone. Non la fa più nessuno, figurarsi lo sciopero della fame aspettando il ritorno a casa di malati curati con più affetto, si spera, in tempo di finti eroismi e furti ospedalieri di ogni tipo, del Maradona a quanto si sente dire.
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