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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Ciarlatani al servizio del caos

Lunedì 18 Gennaio 2021


dalmasson 


“Senza scuse ti servono la loro sbobba chiamando gli affari sport, mandando messaggi su tutto quello che si perde, senza dirci come fare per salvarci da questa falce epidemica.

Oscar Eleni

Con le ciaspole in Val Palot per cercare, insieme alla guardia boschiva che lo ha visto per primo, il gallo cedrone riapparso nella neve quando sembrava estinto. Volevamo chiedere a lui, con la consulenza del cervo e del gattino che si sono incontrati sulla strada innevata in Abruzzo, come vivere queste giornate di depressione. La politica, con i costruttori distruttori, con ciarlatani al servizio del caos. Lo sport nella torbiera di troppi fallimenti. La sanità lasciata sola da litiganti con coda di paglia lunga come questa povera Penisola dove i truffatori, gli evasori, gli speculatori, i malavitosi, giocano a fare le vittime mentre una signora sindaco sistema pesci pregiati per amici ricchi e manda ai poveri il pacco degli sfigati.

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I sentieri di Cimbricus / La dimensione universale del triplo

Domenica 17 Gennaio 2021

zango

 









Il recente mondiale al coperto di Hugues Zango conferma la storia senza confini di una gara che discende, a quanto si ripete, da esercizi nati per superare corsi d’acqua.

Giorgio Cimbrico

Il record mondiale indoor di Hugues Fabrice Zango, 18.07, primo oltre i 18 metri al coperto – e sesto di sempre nella combinata – finisce di trasformare il salto triplo in una perfetta dimensione universale, senza confini, e in un caleidoscopio di personaggi offerti da paesi piccolissimi, singolari, spesso senza diritto a una citazione: il Burkina Faso, sino al 1984 Alto Volta, rappresenta il nuovo ammesso in una dimensione in cui primati, vittorie, piazzamenti sul podio non hanno mai espresso monopoli, come nello sprint breve o prolungato, nel mezzofondo, negli altri salti, nei lanci.


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I sentieri di Cimbricus / L'uomo che visse due volte

Sabato 16 Gennaio 2021

 

kannenberg 


A 78 anni se n’è andato Bernd Kannenberg, il primo sotto le 4 ore in una 50 km olimpica. Era la sua seconda vita: la prima poteva essere molto breve, poco più di due anni.

Giorgio Cimbrico

Come Emmanuel Kant, Bernd era nato a Koenigsberg, Prussia Orientale, russa dalla fine della Secondo Guerra Mondiale sotto il nome di Kaliningrad. Nel gennaio del ’45 la città stava per essere investita dall’avanzata dell’Armata Rossa e il panico si impadronì della popolazione della marca più orientale del Reich. Per l’evacuazione, la Kraft durch Freude – un’organizzazione sindacale nazionalsocialista che si occupava del tempo libero dei lavoratori – mise a disposizione i suoi piroscafi.


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I sentieri di Cimbricus / Le tante vite della centenaria Agnes

Venerdì 15 Gennaio 2021


keleti


La famiglia cancellata ad Auschwitz, tre Olimpiadi perdute, fino al riscatto di Helsinki e di Melbourne: poi, a 35 anni e da apolide, un nuovo inizio tra Australia e Israele.

 

Giorgio Cimbrico

“Il medico mi ha detto di non esagerare con gli esercizi e io gli ho risposto: dottore, nella vita la salute è tutto”: l’immortale ha sempre una gran voglia di prendere la vita con allegria, di percorrerla passo dopo passo. Capita da un secolo esatto e tondo a Agnes Keleti, la più anziana olimpionica in vita, la ginnasta che alle spalle ha le vicende più drammatiche di quello che un grande storico ha chiamato il secolo breve. Breve può darsi; di sicuro, sanguinoso.

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Duribanchi / Dimenticare puo' risultare pericoloso

Mercoledì 13 Gennaio 2021


country town

 

“Non per opera del tempo: dimentichiamo – Benedetto Croce non aveva dubbi – perché vogliamo dimenticare. Spesso la capacità di dimenticare, anche la barbarie, ci consente di andare avanti.”

Andrea Bosco

Ma ci sono cose che gli uomini hanno il dovere di non dimenticare. Non ci sono Imperi del Male. C'è solo il Male. Ha scritto Delacroix che “l'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili”. La storia dell'umanità è una storia di massacri: sempre attuali, purtroppo. L'oblio può essere una medicina. Ma dimenticare può risultare pericoloso. Perché la storia tende a ripetersi. In forme diverse, ma si ripete, come insegna Vico. Vengono i brividi a pensare che il mondo abbia potuto confrontarsi con un uomo come Donald Trump.

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