Duribanchi / Il calcio italiano perde anche la terza coppa
Domenica 11 Giugno 2023
“Eppure garantito che qualcuno parlerà di ‘rinascita’. Ora tocca alla inutile manifestazione della Nazionale: ma ‘Non si uccidono, così, anche i cavalli?’. Ma quel che conta è la conclamata certezza delle non-riforme, giustizia e altro”.
Andrea Bosco
MURGIA – Ho perso persone care per quello che ancora viene definito “un brutto male“. Ci sono passato anche io e sto vivendo una stagione complicata contigua al dolore fisico. Quindi ho un grande rispetto per la malattia. Per chi è malato e soffre. Per chi denuncia “di essere al quarto stadio“ e conseguentemente di non avere – presumibilmente – una lunga previsione di vita. Michela Murgia è malata, è una scrittrice che sta facendo la fortuna del suo editore. Piace a quelli che “piacciono“.
I sentieri di Cimbricus / Notre Dame de Charlety
Sabato 10 Giugno 2023
Per il rientro di Marcell Jacobs s’era commossa anche la RAI. E’ finita con un venerdì nero che più nero era difficile immaginare. E adesso, pover’uomo (rubiamo al vecchio Fallada)? Le attese sono tante, speriamo vada tutto a posto.
Giorgio Cimbrico
“Il mezzofondo è l’organo dell’atletica – scriveva Marcel Hansenne – dalle sue canne possono uscire magnifiche armonie”. L’organo di Notre Dame de Charlety le ha create e offerte: tre record del mondo, duetti, assoli, temi e variazioni, concitazioni da battaglia sull’ultimo rettilineo, negli ultimi metri. Come in tutte le buone storie è necessario partire dalla fine, dall’impresa di Lamecha Girma, solo prima di metà gara: la seconda lepre non era di nessuna utilità – più che sollecitare, frenava – per chi aveva un obiettivo, rispondere al recital di Souffiane el Bakkali a Rabat.
Piste&Pedane / Se il buongiorno si vede dal manifesto
Venerdì 9 Giugno 2023
Tra i vari inciampi dell’EuroChamp ’24, arriva ora il biglietto da visita della manifestazione. Una scelta quanto meno opinabile, nella sostanza e nei soggetti. Si poteva fare di meglio o di peggio? mai disperare, ...
Daniele Perboni
Eccoli lì i fenomeni, anche se non sappiamo bene chi è o chi sono i fini pensatori e creatori del primo manifesto annunciante i prossimi Campionati Europei di Roma 2024. Cinque atleti in maglia azzurra che sbucano dal’Anfiteatro Flavio, il Colosseo. E fin qui tutto bene. Da sinistra Yeman Crippa (Campione d’Europa dei 10.000), Gaia Sabbatini, Marcell Jacobs (Oro a Tokyo nei 100), Gimbo Tamberi (Oro sempre a Tokyo nell’alto) e Larissa Iapichino, recente vincitrice della Golden League romana.
I sentieri di Cimbricus / Il pavone dalla coda mozzata
Giovedì 8 Giugno 2023
(gfc) Questa vecchia foto (inutilmente cercata per anni) ritrae l’arrivo dei 100 nella prima grande riunione internazionale tenuta in Italia, distanze “imperiali”, presenti 10 statunitensi in tournée in Europa e 5 francesi. Era il 25 Agosto del 1935: richiamati dai “negher” pubblicizzati dai giornali, sugli spalti erano accorsi più di ventimila milanesi (“una folla da grande incontro calcistico”, scrisse un quotidiano) per un incasso di 79.697 lire. Allora usava così. L'immagine mostra il momento dello strappo di Peacock che venne superato sul filo da Edgardo Toetti. Convengo col suddito britannico in esilio: nessuna delle foto al millesimo di secondo (“avvio il motore e poi scelgo quella che mi fa più comodo …”) ha un fascino paragonabile.
Giorgio Cimbrico
Un amico (Salvino Tortu) mi ha inviato una foto bianco e nero che, come tutte le foto bianco e nero, ha un sapore e un contenuto del dramma: sul traguardo dell’Arena, stipata di pubblico, un atleta di pelle scura contrae il volto in una smorfia di dolore. Le corsie sono contrassegnate da numeri romani. Si parla sempre di Jesse, quasi mai di lui, del Grande Dimenticato, dell’uomo che avrebbe potuto essere re e che soltanto gli appassionati, gli studiosi attenti, gli aficionados generosi ricordano senza averlo mai visto in azione. Banale gioco di parole: Eulace Peacock è stato un “Pavone” dalla maestosa coda mozzata.
I sentieri di Cimbricus / Il primo uomo sotto i 10"
Lunedì 5 Giugno 2023
Quando gli svaligiarono casa portando ogni cosa, compresi i due ori del Messico, mise un annuncio: “tenetevi pure tutto ma ridatemi le medaglie”. Gliele resero, recapitate in un’anonima busta.
Giorgio Cimbrico
Dopo Lee Evans, Dick Fosbury, Ralph Boston, se n’è andato un altro protagonista di Mexico ’68: Jim Hines, 76 anni, è stato il primo uomo sotto i 10”, con il vecchio e con il nuovo sistema di cronometraggio. Aveva concesso un anticipo a Sacramento, prima di salire in quota, a Messico, e centrare un record, 9”95, che avrebbe tenuto duro per quasi 15 anni, il più longevo nella storia moderna dei 100. Bolt è arrivato alla stessa durata in tre tappe successive.
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