Roma 2024 / Botta e risposta (a distanza) tra Renzi e Marino
Mercoledì 9 Settembre 2015
Nuovo capitolo (interlocutorio) nella telenovela sulla candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Molta acqua è passata sotto i ponti da quando si cominciò a lavorare all'idea olimpica: correva l'anno 1996 e i personaggi coinvolti erano diversi. Da allora in Campidoglio sono passati quattro sindaci, tutti con la stessa idea fissa, trascinare la città - che già non si sente molto bene tra Mafia Capitale e altro - in un disastro dal quale sarà ancora più difficile riemergere. Vediamo. Passate le vacanze, belli e abbronzati, si sono ritrovati Luca di Montezemolo, Giovanni Malagò e l'irascibile Matteo Renzi, piombato di nuovo a Roma dopo i giri, e i comizi, alla festa dell'Unità e all'autodromo di Monza per un caffè con Ecclestone, il quale non si fatto commuovere e ha ripetuto il suo mantra: per restare a Monza, la F1 vuole 25 milioni, altro che tradizione e bei ricordi. Ma questa è un'altra storia.
Canottaggio / Quattro senza (e altre 4 barche per Rio)
Lunedì 7 Settembre 2015
Se cinque barche per Rio vi sembran poche, pensate agli altri sport, ... a quelli di squadra, tanto per restare all'attualità. La cura La Mura sta dando i primi frutti, anche se il cestino non è ancora pieno. Dai Mondiali di Aiguebelette, sabato scorso è arrivata la più bella affermazione dello sport italiano nell'anno preolimpico: il trionfo (lasciatecelo dire, almeno questa volta) del Quattro senza che sul gradino iridato più alto non saliva dal 1995. Un equipaggio giovane, per tre/quarti napoletano d'origine, che ha inflitto due secondi di luce agli australiani, lasciando ancor più indietro i campioni olimpici della Gran Bretagna (presentatisi con un nuovo equipaggio). I quattro azzurri - col capovoga Giuseppe Vicino (22), Matteo Lodo (21), il veterano Matteo Castaldo (30), Marco Di Costanzo (23) - staccano il biglietto per Rio con una autorevolezza incredibile, non tanto per il risultato, quanto per la maniera con la quale l'hanno ottenuto. Con loro, altre quattro barche hanno avuto il prezioso "passi" olimpico: il Due senza e il Due di coppia P.L. (quinto posto), il Quattro senza P.L. (sesto posto), il Due di coppia (decimo posto).
Calcio / Le intemperanze di Conte: il cattivo esempio vien dall'alto, ...
Sabato 5 Settembre 2015Stadio di Firenze: la squinternata Nazionale di Antonio Conte batte a fatica la piccola Malta in un facile incontro di qualificazione ad Euro-2016 e si riporta in testa al Girone H, respingendo (per ora) l'assalto di Croazia e Norvegia (con la Bulgaria giocherà domani sera a Palermo). Fin qui nella norma: semmai si può notare che almeno 9 italiani sono stati richiamati dai campionati esteri (non era mai successo prima, ma oggi in Serie A il 60% dei calciatori arriva da fuori). Meno normale che la vittoria si sia materializzata per una sola rete messa a segno da Graziano Pellè, l'attaccante che gioca in Premier League, con il Southampton. Un po' poco se vogliamo, ma nella norma, anche se Malta ha mostrato dei progressi, merito dell'allenatore Pietro Ghedin, altro italiano da esportazione. Il fatto è che il gol è stato segnato con il braccio sinistro, anche se poi Pellè ha candidamente (?) affermato di non ricordarlo, e per di più quando mancavano 20' minuti al fischio finale.
Atletica / I mondiali di Pechino, e non solo. Parliamone.
Venerdì 4 Settembre 2015
LUCIANO BARRA
Ho atteso prima di scrivere un commento sui risultati dell'atletica ai Mondiali di Pechino. Perchè era necessario riflettere, masticare e digerire. E non solo sui risultati dell'Italia. Sono stati dei grandi Campionati, con grandi prestazioni, grande pubblico: vedremo i dati televisivi, anche se non sarei tanto ottimista viste le sei ore di differenza. A livello mondiale non si possono non sottolineare le grandi prestazioni di Kenya e Giamaica che hanno sopravanzato gli Stati Uniti. Talento e tecnica stanno facendo sì che questi due paesi ottimizzino al massimo il loro potenziale. Ma degli Stati Uniti va sottolineato come il modello (anche il loro!) stia segnando un momento pericoloso. Negli anni Sessanta e dintorni la grande forza delle High Schools e dei Colleges permetteva di avere atleti poco più che ventenni a dominare molte specialità.
Atletica / Il disastro Pechino: la FIDAL commissariata dal CONI?
Venerdì 4 Settembre 2015(gfc) I disastri dei mondiali di Pechino hanno offerto i primi riscontri, chiamiamoli così, "politici". Annunciati già nelle ore immediatamente successive alla chiusura, si sono materializzati ieri mattina, in un incontro a più voci (ma a parlare, pare sia stato uno soltanto) tra il CONI e la FIDAL, tenuto al Foro Italico. Poco, se non nulla, è trapelato. Ma proprio la reticenza con la quale il sito federale ha trattavo la faccenda - "si è riscontrata una piena identità di vedute" - lascia intendere che sia andati ben oltre un semplice esame o una lieve tirata di orecchie. Di fatto - un po' come accaduto all'evanescente Marino con il prefetto Gabrielli - il presidente Giomi è stato commissariato dal CONI. Che gli ha, in parole povere, dettato l'agenda per i dieci mesi che ci separano da Rio. Dove, udite udite, in queste condizioni si intenderebbe portare non meno di 35 persone! In soldoni, l'intero apparato tecnico (?) della FIDAL è stato messo sotto scacco. Non tanto nei nomi (per ora resta confermato il ruolo di Magnani come C.T., con Baldini al settore giovanile), quanto nel metodo con il quale si scelgono e si seguono gli atleti di prima fascia.
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