Saro' greve / Il dovere di opporsi alle ingiustizie
Lunedì 10 Giugno 2019
Nella Sessione dell'Accademia Olimpica, il punto (carente e datato) sull'educazione fisica nella nostra Scuola: realtà, progetti, denunce, speranze ed auspici. Basteranno?
Vanni Lòriga
“Noi della Accademia Olimpica Nazionale Italiana – ha detto il suo presidente Mauro Checcholi – non facciamo politica ma quando la Politica entra nel nostro territorio non possiamo restare indifferenti.” Con questa dichiarazione ha aperto i lavori della XXX Sessione della AONI, che si sono tenuti da venerdì 7 a domenica 9 giugno nella Aula Magna della Accademia Aeronautica di Pozzuoli.
I sentieri di Cimbricus / Non e' piu' tempo della lepre di pezza
Lunedì 10 Giugno 2019
I cambiamenti sconvolgono le normalità che hanno garantito l’esistenza: arriva la notizia che la IAAF è morta, che è nata una nuova sigla, più breve, più adatta a quel che è ormai un brand: WA, World Athletics. Globalizzare è la parola d’ordine.
Giorgio Cimbrico
Leggo che a Hengelo, giochi in onore della brusca e decisa Francina Blankers Koen, non sono state usate lepri – o scanditori di ritmo, come dicono gli inglesi – ma un fascio luminoso che correva sul cordolo, ad indicare l’efficacia dell’andatura. Leggo anche che si è svolta una gara tra un’atleta e un’apparecchiatura ad energia solare. E così, dopo esseri detto che avrei preferito una lepre di pezza, proprio come quella inseguita dai levrieri all’osso che amava dipingere Pisanello, salto il ruscello della modestia per ricordare che anni fa, prima che il suo nome finisse nella cronaca nera e subito dopo in quella processuale, scrissi un racconto cui benevolmente, il mio giornale, il Secolo XIX, dedicò un’intera pagina, illustrata con un bel disegno.
Fatti&Misfatti / La colpa e' sempre degli altri
Sabato 8 Giugno 2019
La finale? Se pensiamo alla Venezia di questa stagione, tante brutte partite, dovremmo dire che sarà una finale mistero perché onestamente facciamo fatica a capire se la linfa nova portata a Sassari dal Poz può essersi esaurita.
Oscar Eleni
Con bastone, una sedia portata da casa, davanti al Duomo di Milano fra palme, dadi e datteri aspettando musica, sicuro di veder ballare qualcuno se passa Bolle. Meglio la città senza campioni verticali, meglio i concerti della ruspa davanti a casa che ci ha tolto alberi, mezzo silenzio, per intossicarci di cemento. Comandano sempre loro, quelli che si mangiano tutto, parlano del futuro e intanto ti regalano l’inferno. Più economico il Duomo con gli scaligeri suonanti delle piscine messicane di acqua dolce nascoste dietro i muri americani, meglio Milano, dove hanno presentato un bel libro su Lollo Bernardi, il mitico numero nove degli immortali e dell’epopea velaschiana a Modena, meglio sedia e bastone delle saune con aculei e cronometraggi balordi dei campi dove si giocheranno la finale scudetto del basket Venezia e Sassari.
Piste&Pedane / Stagione lunga, c'e' tempo per rifarsi
Venerdì 7 Giugno 2019
La tappa romana della DL ha emesso i suoi verdetti, non tutti in linea con le attese, forse eccessive. Ma se T+T sono da rivedere, ci si può compiacere per la conferma di Crippa e guardare avanti.
Daniele Perboni
Scontro frontale. Con un TIR. Carico di incudini. Non è dato sapere il numero dei caduti ... Sicuramente si dovranno rivedere i sogni pindarici che avevano affollato la mente di molti. Troppi. Questo raccontano le cronache all’indomani della tappa italiana della Golden League. Quel Memorial Pietro Mennea a cui il movimento si era aggrappato come ci si può appigliare ad un qualcosa che pensi ti possa far uscire da una crisi infinita. Certo, le premesse c’erano tutte ed anche i “risultati” lasciavano intendere che, forse, probabilmente, si era sulla strada giusta. E non è detto che quella imboccata sia la via sbagliata. Ma la rinascita sta alla fine di quella autostrada su cui viaggiano, sempre più numerosi e veloci, i tir che possono fare male, molto male.
Italian Graffiti / Quando lo sport e' profezia
Giovedì 6 Giugno 2019
La stagnazione dirigenziale del nostro sport ha radici antiche. E si è tramutata in un fenomeno ormai irreversibile. Uno stato comatoso che neppure la possibile perdita dell'indipendenza sembra poter smuovere.
Gianfranco Colasante
Come a molti, capita anche a me - di tanto in tanto - guardare all'indietro, rivolgersi al mondo che non c'è più, anche per rassicurarmi, per trovare conforto al desolante (lungo) periodo che attraversiamo, privo di certezze, innervato di improvvisazione e oppresso da un angosciante vuoto morale. Così, ogni tanto, vado a rileggere qualche vecchio articolo che ho conservato. Esercizio che mi capita sempre più di frequente (d'altro canto mia madre, orgogliosamente maestra, mi ripeteva che prima di scrivere, bisogna leggere, e molto: una massima cui ancora oggi cerco di restare fedele). Tra le tante fortune della mia vita da mediano (quanti assist sprecati da parte di centravanti improvvisati ...) annovero proprio l'aver conosciuto, e frequentato, alcuni grandi del giornalismo d'un tempo, artigiani e interpreti di un nobile mestiere scomparso da tempo.
More Articles...
- I sentieri di Cimbricus / Sorpresa, condimento dello sport (e non solo)
- Fatti&Misfatti / CaroPOZZ nel giorno di Carapaz
- Saro' greve / La tartaruga andina ha vinto il Giro
- I sentieri di Cimbricus / Le date simbolo: il 15 luglio di Rudolf Harbig
- I sentieri di Cimbricus / Per una fenomenologia di Filippo I
Page 377 of 706