Calcio e dintorni / Evitare di barare, per favore.
Lunedì 1° Luglio 2019
Tra la “compagnia dei poeti estinti” e i “viaggiatori speciali” (anche se in fatto di armeni, io resto alla magia del Mussa Dagh), diamo il benvenuto ad Andrea. Che inizia con un tema di stretta attualità, ma che rischia di seguire strade già note. Speriamo che almeno stavolta non vada così, visto che chiarezza sul professionismo sportivo la aspettiamo dal … 1981.
Andrea Bosco
La cosa da evitare è che adesso, spenti i riflettori sulle ragazze di Milena Bertolini, sconfitte ai mondiali di Francia dalle campionesse continentali in carica dell'Olanda, gli ottimati nostrani piazzino uno di quei “tavoli tecnici” che a lor-signori piacciono e che servono a un tubo. Un modo per perdere tempo. I Gattopardi nostrani sono maestri in quest'arte. Che nulla ha a che fare con il bel saggio dell'armeno Patrick Maoukian, pubblicato in Italia nel 2017 per “viaggiatori speciali”. Qui la materia è quella degli specialisti a “fingere di cambiare affinché nulla cambi”.
Saro' greve / Il Fosbury? L'avevano gia' inventato i Borboni, ...
Lunedì 1° Luglio 2019
Capita a volta che per capire meglio il presente, sia d’uopo indagare sul passato. Nulla di nuovo sotto il sole, si potrebbe dire, pur con i dovuti distinguo. Dettati dal buon senso.
Vanni Lóriga
Se il Lombardo-Veneto suona le sue trombe olimpiche, Napoli – è appena il caso di dirlo – risponde con le sue campane universitarie ed universali, cioè con quelle Universiadi che vedemmo nascere esattamente sessanta anni fa a Torino. Ringrazio Alberto Gualtieri per aver ricordato che fra pochi giorni (3-14 luglio) prenderà il via una manifestazione a cui nessuno più credeva. Sarà facile formulare giudizi ora che la creatura ideata e voluta da Primo Nebiolo taglia il traguardo della sua edizione 2019, mentre per i Giochi Invernali MI-COR-26 i problemi cominciano proprio adesso.
Osservatorio / Quando la vittoria nasce dall'unione
Giovedì 27 Giugno 2019
L'assegnazione dei Giochi Invernali all’Italia – la seconda in vent’anni – nel dimostrare la compattezza vincente tra le diverse componenti, può tradursi anche in una necessaria riconferma della propria forza ed autonomia. A patto di qualche necessario cambio di rotta.
Luciano Barra
La vittoria dello sport italiano a Losanna per i Giochi Olimpici Invernali del 2026 mi ha ricordato, e mi ha emozionato, quanto quella di Marcello Lippi a Berlino nei Campionati del Mondo di calcio del 2006. Qui come li l’Italia usciva da un periodo di grandi difficoltà politico-sportive ed invece ha saputo reagire portando a casa due vittorie importantissime. Chissà se anche qui la “chimica” del successo non sia dovuta proprio a quelle difficoltà. Lo sport ha dimostrato alla politica italiana che quando c’è compattezza ed unità d’intenti si supera qualsiasi difficoltà.
Piste&Pedane / Un D.T. perennemente insoddisfatto
Giovedì 27 Giugno 2019
La "corrente di positività" che percorre l'atletica azzurra, le sue cause, le sue prospettive, i suoi limiti, nelle parole di Antonio La Torre, motivatore del movimento ed eterno insoddisfatto. Atteggiamento da condividere.
Daniele Perboni
Totalmente indifferenti all’assegnazione olimpica, sopportando stoicamente la calura che ha investito come una carica di cavalleria la pianura tutta, non ci resta che rifugiarci nella nostra piccola e seguita (così ci rassicura il direttore) rubrica settimanale. Da qualche parte abbiamo letto che non tutto il movimento nostrano è da buttare. Vero, verissimo. Buone cose stanno emergendo, freschi talenti sbocciano, altri si riconfermano su buoni livelli. Insomma, siamo percorsi da una «Corrente di positività». Parole del Direttore Tecnico Antonio La Torre. È al vecchio amico che ogni tanto facciamo ricorso per tastare il polso dell’atletica italiana, e il “lombardo con radici pugliesi”, smorza all’istante certi toni trionfalistici.
Italian Graffiti / Milano/Cortina, che la festa abbia inizio
Mercoledì 26 Giugno 2019
Perde il sentimentalismo, ha titolato più d'un blog olimpico. La vittoria a mani basse di Milano/Cortina è il risultato della concretezza che servirà a spingere lo spirito olimpico, o ciò che ne rimane, verso nuovi scenari. Con un CIO sempre più ricco e con città sempre meno convinte.
Gianfranco Colasante
Abbiano avuto ragione o meno i bookmaker, la vittoria di Milano/Cortina su Stoccolma/Are è risultata ben più ampia delle più ottimistiche previsioni: 47 a 34 il risultato della busta. E' un dato inoppugnabile. Un successo la cui paternità va data tutta a Giovanni Malagò che, lasciato fuori dalla porta dal sindaco di Roma, ha cercato e trovato sponda nel sindaco di Milano. In epoca non sospetta, quando governatore della Lombardia era ancora Roberto Maroni e l'attuale maggioranza di Governo non l'avrebbe immaginata neppure maga Magò. I passaggi successivi, la difficile trattativa con Torino, l'irrompere di Luca Zaia e di Cortina, sarebbero venuti dopo. Fino a costruire e produrre la vendetta perfetta, su un copione da far impallidire il miglior Hitchcock.
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