Piste&Pedane (3) / Alessia Trost sempre al Top mondiale
Mercoledì 13 febbraio 2013
La saltatrice friulana sale ancora a 1.95 e vince in Belgio - Infortunio per Marzia Caravelli - La cubana Yadisleidy Pedroso (54"89) italiana a tutti gli effetti.
Settimana in tono minore con pochi spunti di pregio e ancor meno conferme. Il titolo principale è ancora per Alessia Trost, abituata ormai alle grandi altezze e saldamente in testa alla lista mondiale grazie ai 2 metri di Trinec. Al quarto impegno stagionale (Gand, 10 febbraio) la friulana va oltre 1.95i alla prima prova dopo un errore a 1.91i. Misura sufficiente per lasciarsi alle spalle anche la beniamina di casa Tia Hellebaut – già campionessa olimpica di Pechino – che tre giorni prima aveva saltato 1.97i. Meno convincenti i tre tentativi a 2.01i. Ma ci sarà tempo. Anche perché, tecnicamente, la ragazza allenata da Gianfranco Chessa è ancora junior: compirà 20 anni il prossimo 8 marzo.
Sochi 2014 / A un anno dai Giochi Invernali, tra ritardi e violenze
Lunedì 11 febbraio 2013
Manca un anno o poco meno alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Sochi che si terrà il 7 febbraio 2014. Circostanza, questa, che se proprio non è passata inosservata, non ha fatto clamore alcuno. Eppure motivi di interesse, e di preoccupazione, dovrebbero essercene a iosa. Nel caso di Sochi, le poche notizie che trapelano pongono sotto la lente i costi stratosferici che i russi stanno affrontando, i ritardi difficilmente colmabili nell’approntamento degli impianti, le condizioni di lavoro degli operai arruolati dalle lontane province asiatiche dell’ex-impero sovietico. Almeno a voler stare a quanto denuncia Human Rights Watch (www.hrw.org), organizzazione indipendente che sta monitorando il comportamento delle autorità russe in questa circostanza. Tutti elementi di preoccupazione che lasciano, di contro, del tutto indifferenti il CIO che si è limitato a celebrare in maniera asettica il rito dei -365 giorni.
CONI / A dieci giorni dal voto: Malago contro tutti
Sabato 9 febbraio 2013
A meno di dieci giorni dall’elezione del presidente del CONI – casualmente fissata al 19 febbraio, come dire una settimana prima delle politiche – Giovanni Malagò ha precisato i termini della sua candidatura che dovrà confrontarsi con le ambizioni dell’attuale segretario (in regime di sospensione dalla carica) Raffaele Pagnozzi. Nell’occasione, cornice il liceo pariolino intitolato al partigiano Manfredi Azzarita, il presidente del CC Aniene ha svelato i nomi della sua “squada” e rivelato il nome del segretario che vorrebbe al suo fianco in caso di vittoria elettorale. Si tratterebbe, neanche a dirlo e solo nelle intenzioni di Malagò, del presidente del CIP Luca Pancalli che ricordiamo sul palco dello Sport-Day di Berlusconi, nel lontano 8 marzo 2001. Una evocazione un po’ strana, specie dopo che lo stesso Pancalli ha da tempo accettata la medesima offerta da parte di Pagnozzi, del quale si dichiara fedele sodale.
Personaggi / Sessantanni fa moriva il conte Alberto Bonacossa
Giovedì 7 febbraio 2013
Quest’anno il mondo dello sport dovrà ricordare il cinquantenario della morte di Bruno Zauli, il creatore dello sport italiano nel dopoguerra e anima vibrante dei Giochi di Roma ’60. Nato ad Ancona nel 1902, Zauli è scomparso a Grosseto, nel dicembre del 1963, mentre inaugurava l’ennesimo Campo Scuola destinato all’atletica leggera. Ma dovrebbe anche ricordare i 60 della scomparsa di un altro illustre dirigente dello sport italiano: il conte Alberto Bonacossa che si era spento dieci anni prima, il 29 gennaio del 1953. Vorremmo sbagliare, ma pare che nessuno – tra quanti avrebbero dovuto – abbia sottolineato tale coincidenza. Nobiluomo di stampo antico, Bonacossa ha diritto a figurare tra i maggiori protagonisti dello sport del Novecento del quale è stato entusiasta promotore e, soprattutto, generoso mecenate. Cooptato nel CIO nel maggio 1925, è stato il primo italiano a venire eletto nella Commissione Esecutiva nella quale è rimasto dal 1935 al '52.
Piste&Pedane (2) / Record italiano di Michael Tumi: 6"53 sui 60
Mercoledì 6 febbraio 2013
Record nazionale anche per Roberta Bruni (4.51i nell'Asta) - Saltatori in spolvero: Tamberi 2.30i, Chesani 2.28i, Fassinotti 2.27i - Si ferma Howe e Greco riparte da 17.07i
Sotto i riflettori della settimana atletica finisce il 23.enne velocista vicentino Michael Tumi. In una affollata riunione a Magglingen, in Svizzera, il 2 febbraio corre i 60 in 6”53 ottenendo, sia pure per qualche ora, il miglior risultato al mondo sulla distanza (il cubano Yuniel Perez fa poco dopo meglio con 6”51). Si tratta del nuovo primato nazionale che cancella il triplice 6”55 con cui Pierfrancesco Pavoni (1990), Simone Collio (2008) e Fabio Cerutti (2009) si dividevano il precente limite. Tumi – che già in batteria si era migliorato con 6”59 – ha corso praticamente da solo (il secondo è stato cronometrato in 6”69). Da notare che in un primo momento il “crono” era stato letto come 6”54, poi ritoccato. Già quest’anno (19 gennaio, Modena) era sceso a 6”61.
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