CONI / Rinnovamento, Malago conquista anche Renzi
Lunedì 15 aprile 2013
Gli antichi le chiamavano “metamorfosi”. Come è scritto nella piccola cronaca dello sport, lo scorso 19 febbraio Giovanni Malagò venne eletto alla presidenza del CONI superando per 40 voti a 35 l’altro candidato, Raffaele Pagnozzi. Fu, quello, un brutto risveglio per l’ex-segretario generale, per vent’anni sulla tolda di comando del Foro Italico. La cui lunghissima gestione lo aveva convinto che bastasse chiedere per avere. Non fu così. Se è vero che la storia la scrivono solo i vincitori, toccherà ora al giovane manager romano “ricostruire” l’apparato sportivo nazionale. In attesa che si chiarisca definitivamente l’imbarazzante vicenda della CONI-Servizi, ancora saldamente nelle mani dello stesso … Pagnozzi (che, per ora, si è limitato a rimettere il suo mandato di AD, ma non a dare le sue dimissioni. Ma questa è un’altra storia, alla quale non riusciamo proprio ad appassionarci.
Atletica / Paolo Bellino nuovo Segretario Generale FIDAL
Sabato 13 aprile 2012
di LUCIANO BARRA
Il presidente della FIDAL, Alfio Giomi, ed il suo CF hanno scelto il 23° Segretario Generale della FIDAL: si tratta del torinese Paolo Bellino, i cui titoli sono stati ampiamente citati dalla stampa al momento della nomina. E’ importante sottolineare però come la scelta di Bellino sia stata segnata da una procedura (finalmente) trasparente. Oltre 20 erano i candidati ad aver presentato domanda, con una prima scrematura ridotti a 9 e poi agli ultimi 4. E’ soprattutto la prima volta che presso il CONI, e in una federazione, si segue tale procedura. Onore, quindi, alla nuova dirigenza federale. La “storia” della Segreteria della FIDAL è, da una parte, una storia semplice e dall’altra travagliata, che merita d’essere ricordata. La federazione d’atletica, dalla sua fondazione alla fine della guerra, aveva avuto sette segretari. Poi, nei successivi 25 anni, ne aveva avuti quattro e, infine, negli ultimi 25 anni ne aveva avuti 12, a un ritmo di uno ogni due anni!
Giochi 2016 / Pericolo crolli: chiude lo stadio Havelange
Giovedì 11 aprile 2013
Per rischi di crollo alla copertura, nei giorni scorsi le autorità di Rio de Janeiro hanno apposto i sigilli, sine die, allo stadio João Havelange. L’impianto che doveva ospitare la prossima Confederation Cup (e gli allenamenti della nazionale di Prandelli), ma, soprattutto, destinato ad accogliere le gare di atletica dei Giochi 2016. Un fiero colpo ai faraonici progetti allestiti da Rio sia per i Mondiali 2014 che per le Olimpiadi. A nessuna altra città era stato prima richiesto un tale sforzo per ospitare, nel giro di un biennio, i due maggiori eventi planetari. Un impegno più che importante. Tanto più che, proprio in vista dei Giochi (i primi accolti nel sub-continente americano), la città delle favelas aveva impostato un piano di grande respiro, con l’ambizione di ridisegnare l’intero agglomerato urbano per rilanciarlo nel futuro.
Calcio / Roma-Lazio: ancora possibile giocare di lunedi notte?
Martedì 9 aprile 2013
C’è chi se l’è presa col sindaco Alemanno. Per via delle “puncicate” che i banditelli accorsi per Roma-Lazio si sono amichevolmente scambiati nei dintorni dello stadio. Un vecchio vezzo romano, quello del coltello, in auge sin dai tempi del Papa Re, con una gustosa filmografia che va da “Er più” di Sergio Corbucci al “Marchese del Grillo” di Sordi. Un vezzo antico, ma tornato di moda col contorno della becera vigliaccheria dei nostri tempi. Non sappiamo quanto sia ora opportuno accusare il sindaco, già alle prese con una difficile conferma contro lo sfidante Ignazio Marino. Sappiamo però che chiamare in causa l’ordine pubblico è un metodo collaudato, e indolore, per non affrontare le vere cause. E lavarsi la coscienza con indignazione un tanto al chilo del tipo: “Basta, ormai la misura è colma”.
Calcio / Finalmente la FIGC elegge i suoi vice-presidenti
Venerdì 5 aprile 2013
Ce l’hanno fatta. Dopo settimane di trattative (l’assemblea elettiva, con la riconferma di Abete, s’era tenuta il 14 gennaio), di dichiarazioni e veti incrociati, la federcalcio ha completato il suo CD con l’elezione dei due vice-presidenti, uno in meno dopo la riforma imposta dal CONI. Al termine di un complicato spoglio, le schede hanno promosso il settantenne Carlo Tavecchio (per i Dilettanti), che sarà anche il vicario, e Demetrio Albertini (per l’Assocalciatori), in carica sin dal 2007. Dei tre aspiranti (dopo la rinuncia di Mario Macalli, resta fuori Claudio Lotito, patron della Lazio, e che ha avuto sempre un rapporto conflittuale con il “potere” calcistico (Lega) e sportivo (qualcuno ricorderà le sue battaglie contro l’allora presidente del CONI, e ora della federbasket, Petrucci). La curiosità è che Lotito, a nome della Lega di A, vista l’indisponibilità di Maurizio Beretta, era il favorito.
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