Biblioteca / "Foot-Ball": il primo giornale italiano di calcio (1910)
Mercoledì 29 maggio 2013
QUESTO ARTICOLO INAUGURA UNA RUBRICA NELLA QUALE VERRANNO PRESENTATI E ANALIZZATI I PERIODICI CHE HANNO DIRITTO DI PRIMOGENITURA NELLA STORIA DELLO SPORT ITALIANO
(gfc) Il primo periodico italiano dedicato al nuovo giuoco, addirittura a cadenza settimanale, vide la luce a Milano il 9 gennaio 1910. Si chiamava proprio così, “Foot-Ball”, col trattino a separare i due termini anglosassoni, ostentati con la presunzione – e quel po’ di giusto orgoglio – che conveniva a chi si riteneva partecipe di segrete liturgie della superba Inghilterra. Tuttavia la testata aveva anche una dizione indigena: "Organo Ufficiale della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio". Non per nulla la federazione, da pochi mesi, aveva fatto la scelta della sua sigla (FIGC in luogo di FIF), privilegiando la più rassicurante parola Calcio (che, per qualche purista, si rifaceva addirittura a nobili e autoctone tradizioni rinascimentali).
CONI / I cambiamenti di Malago': se non ora, quando?
Martedì 28 maggio 2013
La scadenza dei primi “100 giorni” di Giovanni Malagò alla guida del CONI si avvicina a grandi passi. Mancano appena 48 ore. Poi, sarà il caso di stilare qualche valutazione, di merito e di sostanza. Inevitabile, of course. Intanto proviamo ad anticipare alcune considerazioni. Abbiamo tutti letto, e condiviso (in qualche passo, addirittura con entusiasmo), il programma elettorale del dirigente dell’Aniene, stilato all’insegna del “cambiamento sono io” e che gli ha procurato l’elezione. Programma che aveva (ha) il merito di guardare in avanti, di rompere schemi datati e procedure polverose cui ci avevano assuefatto il duo Pagnozzi/Petrucci. Lo stesso neo-presidente aveva rinfocolato quegli entusiasmi in diverse interviste (la più dirompente, se vogliamo, quella rilasciata al magazine del “Corriere della Sera”). Di più. Lo scorso 31 marzo, dopo appena 40 giorni, aveva dichiarato a nove colonne: “Adesso studio, poi ribalto il CONI”. E, dilatando il discorso, per le sue priorità aveva indicato al primo posta la necessità di “razionalizzare e ottimizzare la macchina”, con “una gestione innovativa rispetto al passato”. Più chiaro di così.
Piste&Pedane (11) / Pedroso senza ostacoli: record a 54"54
Mercoledì 22 maggio 2013
La copertina della settimana è per Yadisleidy Pedroso che a Shanghai (18 maggio) si è migliorata sui 400 ostacoli portando il record italiano a 54”54, 25/100 in meno di quanto Benedetta Ceccarelli seppe fare a Rieti il 28 agosto 2005 (e 35/100 meglio del suo precedente PB). Si tratta del terzo primato nazionale finito nelle mani di una cubana per nascita, ma italiana per matrimonio: le altre sono state la triplista Magdelin Martinez (15.24 nel 2003) e la quattrocentista Libania Grenot (50”30 nel 2009, 52”01 qualche giorno fa). L’occasione l’ha offerta la seconda tappa della Diamond League con la più veloce gara dell’anno (almeno per ora). L’ha vinta la céca Zuzana Hejonová in 53”79, appena davanti alla rumena Angela Morasanu (53”85). Terza l’italiana – alla prima gara di livello della sua carriera – che si è lasciata alle spalle la giamaicana Kaliese Spencer (54”91) e la statunitense Lashinda Demus (55”12), quest’ultima “argento” a Londra 2012. Da notare che nelle presentazioni la Pedroso era stata annunciata come “cubana”. Con un certo imbarazzo del suo manager Federico Rosa.
Politica&Sport / Grillo se la prende anche con Josefa Idem
Lunedì 20 maggio 2013
Povera Idem. Chiamata da Letta al dicastero delle Pari opportunità e della Gioventù (ma anche dello Sport), non ha ancora iniziato ed è già sotto attacco. Ha cominciato la “Gazzetta” che le ha ricordato come – nel suo esordio al Foro Italico – ha parlato di tutto meno che di doping. Poi, è stata la volta di Beppe Grillo – il leader del partito che alle ultime elezioni ha preso più voti – che se l’è presa con la neo-ministra (così, ha precisato lei stessa, bisognerà chiamarla perché resta, soprattutto, una donna) facendole il verso su un vecchio motivetto di Giorgio Gaber. Nel suo frequentatissimo blog il comico genovese ha scritto un post che riprende il noto “Destra-Sinistra” del cantautore milanese, scomparso dieci anni fa. La frase incriminata: “gridare Forza Italia alle partite di pallone ha un gusto un po’ di destra, ma portare una canoista al governo, un po’ tedesca, è da scemi più che di sinistra”. Qualcuno s’è ricordato – guai della memoria – che la stessa Idem, di suo, aveva già pubblicamente etichettato Grillo col benevolo termite dialettale di “patacca”.
Storia / I 60 anni dellOlimpico: quando Onesti scriveva a Zauli
Sabato 18 maggio 2013
Alcuni giornali hanno ieri celebrato, con enfasi un po’ sospetta, il sessantesimo anniversario dello Stadio Olimpico, il centro nevralgico dei Giochi di Roma ’60, completamente snaturato, in seguito, in occasione di Italia ’90. L’interesse si è incentrato sull’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio del 17 maggio 1953, con un incontro di calcio tra le nazionali d’Italia e d’Ungheria. La squadra fenomeno di Hidegkuti e Puskas (più o meno nella stessa formazione che, l’anno prima, aveva eliminato gli azzurri dai Giochi di Helsinki), destinata a violare di lì a poco l’imbattibilità inglese e a perdere, inopinatamente, i “mondiali” del ’54 contro i residui della Germania, primo grande caso di doping collettivo. Gli azzurri, affidati a un tremebondo Carlin Beretta (con Meazza quale secondo), persero per 3 a 0, aprendo una delle ricorrenti comiche crisi di pensiero sul calcio. Alla vigilia i maggiorenti del CONI – preceduti da Giulio Andreotti – avevano reso omaggio al pontefice Pio XII che li aveva ricevuti nella sala del Concistoro e benedetto la bandiera del Comitato Olimpico. Il papa si era “congratulato con quanti, superando non lievi difficoltà e dopo lunghe vicende”, avevano “condotto a termine un’opera ben degna di inserirsi per le dimensioni nella tradizione del grandioso e del bello, proprio della Roma di ogni tempo”.
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