Piste&Pedane / Il 20"11 di Tortu, sugello di una grande annata
Domenica 19 Settembre 2021
Qualche valutazione a margine del risultato ottenuto nell’altura di Nairobi e che ha riacceso i riflettori sul nostro sprint, protagonista assoluto a Tokyo, e un po’ scomparso dai radar subito dopo. Intanto il mondo va sempre più di corsa.
Gianfranco Colasante
Con il 20”11 che Filippo Tortu, terzo a Nairobi in uno stadio deserto, si può ritenere chiusa, salvo qualche spicciolo, la stagione internazionale della nostra atletica. Un sigillo di qualità ad un’annata da ricordare. Si è trattato indubbiamente di un risultato di rilievo che conferma la disponibilità di Tortu ad affrontare con successo anche la distanza doppia. Ma anche questa volta, come accadde con il 9”99 di Madrid, i commenti hanno largamente travalicato i recinti della realtà. Qualche quotidiano della grande informazione si è addirittura allineato al classico “due colonne in prima”. Esagerato? Non so, ma sarebbe bene valutare i risultati dei nostri atleti nel quadro più generale del panorama internazionale.
Osservatorio / CONI: finalmente una strategia
Sabato 18 Settembre 2021
La nascita di un Ministero dello Sport avrebbe il merito di chiarire che lo sviluppo dello sport di base (e la tutela della salute attraverso le attività motorie) nulla ha a che fare con il successo dello sport agonistico ed olimpico.
Luciano Barra
Non so se sia stata una coincidenza, ma proprio nel momento in cui grazie ai successi olimpici il CONI rialzava la testa ed avanzava una proposta coraggiosa per dare al paese un modello sportivo più consono ai tempi, da più parti sono iniziate discussioni e documentazioni sulla situazione dello sport di base, quello sociale, in Italia. Tipo quanto abbiamo sentito nella puntata di “Presa Diretta” di Riccardo Jacona, dove si evidenziava la differenza fra l’Italia e la Francia, nello sport nella scuola e nell’impiantistica di base. Queste differenze per chi vive nello sport sono arcinote.
Fatti&Misfatti / In viaggio per la luna del basket
Venerdì 17 Settembre 2021
Cara gente, vi diciamo che sarà un sabato dei misteri a canestro dalle dodici a mezzanotte, con il presidente federale e quello di Lega a promettere che fra qualche giorno ci sarà il permesso di avere le tribune piene al 100 per cento.
Oscar Eleni
Alla ricerca di un passaggio per il turismo spaziale che al momento sembra l’unica salvezza dai dispetti della natura, della vita, dei dentisti, del basket fremebondo. Dimenticando il siero dello stupro tenuto in casa per lucidare l’argento, il prete e le sue orge, la cloaca della loggia Ungheria, i soliti femminicidi e le morti sul lavoro che sembrano naturali a chi lascia la gente in mezzo alla strada, entriamo nei vostri sogni da incubo un giorno diverso dal solito perché nell’orgia pallonara si è infilato questo basket dispettoso che ieri si è alzato in piedi, commosso davvero, per salutare Dusan Ivkovic, maistore di massimo livello della meravigliosa scuola cestistica jugoslava.
Piste&Pedane / Litigate, litigate, ... qualcosa (forse) restera'
Venerdì 17 Settembre 2021
Tra ingrugnite prese di posizioni e qualche sospetta amnesia, la stagione più esaltante di sempre va melanconicamente a riporsi nel polveroso stanzino dell’archivio. E’ proprio quello che ci si aspettava dopo i 5 ori olimpici?
Daniele Perboni
Nauseati da tanta, troppa atletica abbiamo cercato rifugio in un letargo estivo da cui a fatica siamo stati risvegliati. Anche dal rimprovero severo della monocorde bastarda coscienza che spinge, a volte, in senso ostinato e contrario, al torpore che affievolisce la voglia di riprendere il cammino pre-olimpico. Dunque (ri)eccoci ancora a pestare sugli innocenti tasti del fido Mac. Carne al fuoco, tanta. Temi, infiniti. Dove metter mano dunque?
I sentieri di Cimbricus / "Da tempo c'e' un piano", dice la talpa
Venerdì 17 Settembre 2021
Il fenomeno è destinato a prender sempre più consistenza, sino a una struttura non organizzata ma reale di atleti che gestiscono in totale autonomia la propria attività. (“Con i migliori ringraziamenti e immutata stima a John Le Carrè”).
Giorgio Cimbrico
La talpa che sono riuscito abilmente a infiltrare ai vertici del Circus dell’atletica italiana mi ha dato appuntamento nell’area di servizio di B. e nel suo incedere, nel breve tratto che lo portava al mio cospetto, non sono riuscito a capire, dalla sua espressione, se e quale frutto avesse portato la missione. Conosco bene e da lungo tempo la talpa: la sua essenza e il suo compito escludono palesi emozioni, ma è pur vero che a tratti sul suo volto, nei suoi occhi, uno spianar delle rughe della fronte, un fugace brillio palesino o anticipino i risultati della sua missione.
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