Fatti&Misfatti / Le belle bugie in (super) Coppa
Giovedì 23 Settembre 2021
Doppie pagelle per i resistenti. Una su questa supercazzola chiamata supercoppa come se fosse veramente antan. Un’altra sul campionato che parte ringraziando Radio Rai che ci ha fatto sentire in partita mentre eravamo invece esclusi.
Oscar Eleni
Fra mangrovie vietnamite che a Milano vorrebbero mettere nel bosco orizzontale vicino all’amatissima Canottieri. Il posto giusto per dare ragione al saggio dell’osteria quando si beve il barbera e annuncia liturgico: le bugie le raccontano tutti. Solo chi ha coraggio dice la verità. Trovarlo questo coraggio per dirvi che la supercoppa del basket non ci ha detto quasi niente a poche ore dall’inizio del campionato. Tutto molto artificiale, artificioso, a parte il ritorno al successo, dopo 26 anni dalla nascita di questa supercazzola chiamata supercoppa, della Virtus che l’aveva vinta nel 1995.
Osservatorio / Salvare l'estate d'oro dello sport italiano
Mercoledì 22 Settembre 2021
Dopo le esaltanti affermazioni estive, diventa ancora più urgente rimettere i piedi a terra e dedicare ogni energia alla programmazione dei prossimi tre anni e non solo in funzione del Giochi Olimpici del 2024.
Luciano Barra
Con il 21 settembre l’Estate è finita ma i ricordi dell’incredibile sequela di successi continua a fare notizia. Dopo la bellissima vittoria del Calcio, che vedo come comune denominatore motivazionale per i risultati successivi, si ricordano la prima finale a Wimbledon di un nostro tennista (Berrettini), le 40 medaglie di Tokyo con le perle di Jacobs & Tamberi, le 69 delle Paraolimpiadi con il filotto delle nostre nei 100 metri, all’oro di Ganna nella cronometro su strada, ed ora le due medaglie d’oro delle squadre azzurre della Pallavolo guidate da Paola Egonu e dall’accoppiata Giannelli/Micheletto.
I sentieri di Cimbricus / Nostalgija per un mondo perduto
Martedì 21 Settembre 2021
A soli 58 anni se ne è andata anche Margarita Ponomaryova, misteriosa kazata che senza minimamente intaccarla aveva portato con fierezza la sua bellezza sugli ostacoli della pista e dell’esistenza.
Giorgio Cimbrico
Ricordo quando apparve: alta, sottile, dentro un cappotto di pelle ruvida da cui sbucavano ciuffi di pelliccia, stivali morbidi, una versione moderna dei comodi valenki, gli occhi allungati, enigmatici, gli zigomi alti: Margarita Ponomaryova, uscita dalle tavole di Hugo Pratt e di uno dei suoi capolavori, Corte Sconta detta Arcana, poteva essere un’avventuriera salita sul Treno dell’Oro che correva sui binari della Transiberiana, l’amante di uno di signori della guerra che si aggiravano sugli incerti confini tra Manciuria, Cina, Mongolia e Russia nel 1919, una rivoluzionaria infiltrata nell’esercito bianco e nelle sue stralunate milizie: la divisione di cavalleria asiatica della Transbajkalia era una delle più tristemente famose.
Duribanchi / Nel paese delle pandette, zero misura, zero sobrieta'
Martedì 21 Settembre 2021
Gli assunti della settimana non si discostano molto dall’abituale: ci si accapiglia, ma le soluzioni restano un aspetto collaterale, la serietà un infortunio da evitare, i programmi un collaudato sistema per rinviare.
Andrea Bosco
“La follia è molto rara negli individui. Ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola”. Questa “scartata” da “Di là del bene e del male” (che ebbe un momento di celebrità per il film che “molto liberamente” ne trasse Liliana Cavani) è di Nietzsche Guglielmo Federico. Gigante del pensiero e uomo dai molti talenti gli toccò in sorte, per una feroce legge del contrappasso, vivere gli ultimi anni della sua esistenza devastato dalla demenza senile. Non mi spingo più in là nel territorio del filosofo, stante la pessima letteratura conseguita da Nietzsche per l’uso che di parte del suo pensiero venne fatto dal fascismo e dal nazismo.
Fatti&Misfatti / Sbornia brasiliana, una grande lezione
Lunedì 20 Settembre 2021
Il trionfo della pallavolo, coi ragazzi in fondo al sentiero aperto dalle ragazze, stessa stazione e stesso trofeo, riporta al tempo della purificazione imposta da Velasco, al mondiale vinto in casa dei brasiliani e a spese di Cuba.
Oscar Eleni
Dal girone dei traditori per non aver resistito fino alla fine della supercoppa del basket esagerato fra le vecchie glorie bolognesi. Una necessità rompere il patto. Emozionati davvero da uno come Ganna, educati al meglio, ancora una volta, dal Dino Zoff che ha spiegato il suo ballo da Tony Manero, ma si balla solo dopo aver vinto cose importanti e non per vendersi dopo un golletto, eccitati il giusto dal 200 metri di Tortu. Giustificazioni per arrivare a spiegare questo “piezzo e core” dopo aver visto vincere l’europeo anche dalla nazionale di pallavolo maschile che, dopo la femminile, ha espiato alla grande i peccati olimpici.
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