Fatti&Misfatti / A tavola con filosofia aristotelica
Lunedì 16 Agosto 2021
Prima settimana senza Olimpiadi, a tutto calcio, fra i marameo delle televisioni che ti vorrebbero abbonato, che ti fanno credere libero e fortunato. Dal doppio oro al doppio malto dei contratti di calciatori che piangono prima e dopo aver firmato.
Oscar Eleni
Pensando a Gino Strada, davvero un uomo migliore di noi, fra i mosaici della Stagira aristotelica dove i santi ristoratori della penisola Calcidica ti fanno mangiare tutto con filosofia. Terra, aria, acqua, fuoco e l’incorruttibile quint’essenza. Il pranzo e la cena per sopportare meglio quello che succede, dall’Afghanistan ad Haiti, dalla confusione pandemica, ai terrapiattisti, per finire a mescolare, con il cucchiaio fatto usando un corno di capra, il sacro e il profano dello sport, Paltrinieri eroico ed ora erotico con la Fiammingo, Camila Giorgi, tennista, scrittrice, che a quasi 30 anni vince un torneo 1000, salendo a pieno diritto sull’autobus scoperto che porterà i medagliati di Tokyo al Quirinale e, certamente, dal drago Draghi che in questa calura ha scoperto come funzionino meglio gli sportivi di certi compagni di viaggio al Governo.
I sentieri di Cimbricus / Breve elogio della Signora del Martello
Sabato 14 Agosto 2021
Il terzo oro olimpico consecutivo, assieme ad un canestro di titoli e di record mondiali, assegnano alla polacca Anita un posto in prima fila nella storia dell’atletica. Con una appendice su Hansle e Tiana.
Giorgio Cimbrico
Ora Anita Wlodarczyk è più decorata di un concittadino che il verdetto finale della guerra ha spedito in una zona d’ombra. A Rawicz, Polonia occidentale o Grande Polonia, o Rawitsch in tedesco, era nato Maximilian Otte, asso della Luftwaffe, Croce di Ferro con spade da cavaliere e fronde di quercia, abbattuto dalla Flak (la contraerea) sovietica alla sua 1167a° missione, durante la spallata dell’Armata Rossa in Moldavia, nel 1944. A Rawicz, grafia polacca, è nato anche Robert Machowiak, uno del quartetto campione del mondo della 4x400 a Siviglia ’99: tempo, 2:58.91 proprio come l’Italia in semifinale a Tokyo. Non male per una cittadina di 30.000 abitanti, fondata da fuggiaschi tedeschi durante uno dei conflitti più sanguinosi della storia europea, la Guerra dei Trent’Anni.
Osservatorio / Verso Pechino e Parigi via Tokyo 2020
Venerdì 13 Agosto 2021
Dopo il tempo dei festeggiamenti e del compiacimento, arriva subito l’ora della riorganizzazione e della programmazione: perché, come dice Costanzo, “è quando si vince che bisogna investire”.
Luciano Barra
Come sempre avviene nello sport il tempo per gioire è molto breve, nuove pressioni e nuovi avvenimenti sono già alle porte. Ma Tokyo non può essere archiviata facilmente per le belle emozioni che ci ha dato, per i record di medaglie raggiunti, per le meravigliose storie umane, per le bellissime immagini televisive e soprattutto per quel 1° agosto indimenticabile. E merita di essere ricordato ancora una volta che questi sono stati i più difficili Giochi di sempre, causa la pandemia, le difficoltà organizzative e la mancanza di pubblico che ha fatto cadere entusiasmi e motivazioni.
Terza pagina / E' ora di dare dignita' allo Sport
Giovedì 12 Agosto 2021
(gfc) Proponiamo queste riflessioni da parte di un dirigente da sempre in prima linea nella promozione e nella qualificazione ad alto livello dell’atletica. Le sue pacate riflessioni sul post-Tokyo, nel mettere a fuoco i sempiterni problemi dello sport nazionale, hanno il pregio di indicare programmi e correttivi. Da seguire sin da subito, per evitare che i grandi successi olimpici ingialliscano in poco tempo nelle bacheche del CONI.
Carlo Giordani
Dopo l’euforia e le emozioni per gli straordinari risultati dello sport italiano alle Olimpiadi di Tokyo dai sogni bellissimi dobbiamo tornare alla realtà. Una realtà fatta di migliaia e migliaia di società sportive basate sul volontariato, tenute in vita dalla passione sconfinata di dirigenti e di allenatori. Questa è la base sulla quale sono stati costruite le medaglie azzurre, anche se il perfezionamento agonistico è avvenuto sollo l’egida delle Federazioni sportive, del CONI e spesso dei gruppi sportivi militari.
I sentieri di Cimbricus / Quella prima medaglia indiana
Mercoledì 11 Agosto 2021
Giorgio Cimbrico
Complimenti a Neeray Chopra per la vittoria nel giavellotto e per aver ricordato chi, del suo sterminato e popolato paese al podio era andato vicino: Milkha Singh, quarto nei 400 a Roma ’60, detto il Sikh volante, e Pilavullakandi Thekkeparambil Usha, quarta nei 400H a Los Angeles ’84, meglio conosciuta, per ovvie ragioni, come PT Usha e gratificata del titolo di regina dell’atletica indiana. Il primo successo olimpico dell’India in atletica, ma anche la prima medaglia?
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