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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Hockey ghiaccio / Il campionato italiano n. 82 si gioca in ... Austria

Domenica 18 Settembre 2016

hockey

Non era mai accaduto prima. Ma non pare una novità della quale compiacersi. Il campionato italiano di Hochey su ghiaccio emigra in Austria per acclararata impossibilità di dare vita a una rassegna autoctona. Il nuovo campionato, la AHL (Alps Hockey League, una sorta di serie B dell'hockey austriaco), ha avuto inizio in questo week-end: l'onore del primo incontro è toccato al Gardena sul campo della slovena Jesenice. Vediamo un po' nel dettaglio. All'inedito campionato interfrontaliero prendono parte otto formazioni alto-atesine assieme a sette squadre austriache di secondo livello e una della Slovenia.

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Totorio / Quando fu necessario ricorrere alla "Treccani"

Sabato 17 Settembre 2016

rio-medaglia

di NICOLA CANDELORO

Cronaca semiseria (ma neppure tanto) di un Concorso sui pronostici per Rio 2016 il cui atto finale si consumerà martedì 20 settembre alla Scuola di Formia con la premiazione dei vincitori.

Alla sollecitazione di Sandro Aquari a partecipare ad un concorso sulle Olimpiade, ovviamente per l’atletica, hanno risposto 17 persone. Il numero non era incoraggiante, ma non si è fatto nulla per togliersi dalla scomoda posizione, 17 eravamo e coraggiosamente 17 siamo rimasti. C’era un bel numero di "osservatori", che pur non partecipando si sono messi alla finestra, come tutte le comari di questo mondo, solo per criticare e sfottere senza porsi nella posizione di chi, facendo, può anche sbagliare.

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Impianti / Roma 2024: un censimento che andava fatto prima

Mercoledì 14 Settembre 2016

flaminio-1960

di LUCIANO BARRA

(gfc) Premessa storica. Il primo censimento sugli impianti sportivi fu indetto da Augusto Turati nella doppia veste di segretario del PNF e commissario del CONI. Correva il biennio 1929-30: i dati vennero pubblicati sul settimanale Il CONI. Negli anni Trenta lo stesso CONI - tramite il SIS (Servizio Impianti Sportivi) - tenne un regolare conteggio delle realizzazioni pubblicandone i risultati annualmente a partire dal 1932. Nel dopoguerra, diventato presidente del SIS Bruno Zauli, le costruzioni e i finanziamenti vennero ampliati e riportati sulle varie edizioni del "CONI e Federazioni Sportive". Nei primi anni Ottanta - presidente del CONI Franco Carraro - fu pubblicato il "Censimento degli Impianti Sportivi in Italia", un lavoro coordinato da Franco Vollaro con dati raccolti tramite i C.P. del CONI, pubblicazione che fotografava nel dettaglio la dotazione impiantistica, presentandola secondo le caratteristiche e gli sport. All'epoca, come si rileva da quel testo, per il Lazio erano attivi 4433 impianti pari a una struttura sportiva ogni 1119 abitanti. Nel dettaglio, Roma e provincia disponevano di 3600 impianti, tra cui 64 piste di atletica, 777 palestre, 243 piscine e 3 campi da golf. (Una rara foto a colori del Flaminio all'epoca di Roma 1960).

Come si potrebbe definire la conferenza stampa per la presentazione del censimento degli impianti sportivi romani, tenuta ieri al Flaminio dai vertici di Roma 2024, se non la forza della disperazione? Perché? Provo a spiegarlo. Ovviamente qualsiasi tentativo per fare chiarezza sull’impiantistica (romana e non) è solo da plaudire. Ma il tutto doveva avvenire alla vigilia della decisione della Candidatura (nel tanto auspicato studio di fattibilità che Roma 2024 no ha mai fatto), non certo alla vigilia del verdetto finale sul Si o No. Sarebbe servito allora a sensibilizzare amministratori, cittadini, operatori e quanto altro. Oggi mi pare un pannicello caldo, con qualche bugia di contorno.

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Piste&Pedane / Elezioni: a chi l'onore del primo ballo?

Martedì 13 Settembre 2016

mei

di DANIELE PERBONI

Il “privilegio” se l’è concesso il 7 settembre quando Stefano Mei si è tolto la soddisfazione per festeggiare anche il trentennale del primato italiano che colse nei 1500 metri in quel di Rieti, proprio nello stesso giorno di trent'anni fa (3’34”57). Ma andiamo con ordine. Com'è noto, la scadenza del quadriennio olimpico è vicina e come sempre porta con sè anche il rinnovo delle cariche federali, presidenza compresa. Per quanto riguarda l’atletica, in lizza, nel momento in cui scriviamo, si fanno i nomi di Massimo Di Giorgio, Alfio Giomi, Carlo Grippo e Stefano Mei (elencati in perfetto ordine alfabetico…).

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Fatti&Misfatti / Il basket che non vedrete mai sui vostri schermi

Martedì 13 Settembre 2016

basket

di OSCAR ELENI

Dalla casa misteriosa del conte di Bragalonne che è esistita davvero nella geniale mente di Alexandre Dumas. Soltanto in questo posto mitico possiamo pensare al naturale crepuscolo, alla malinconia che ci prende adesso che il basket, cancellato per mesi dal flop dei ragazzi in azzurro, ridotto alle brevi, sembra tornare ad interessare, anche se manca ancora tanto alla prima giornata di un campionato che sarà lungo, forse anche bello come ululano i venditori, ma soltanto per sapere chi arriverà secondo e avrà le porte aperte sull’Europa chiusa dall’ukase di chi, nel nome di una equa distribuzione dei beni, basta che il meglio vada nelle sue tasche, ha lasciato senza il vero basket di sviluppo una Reggio Emilia finalista scudetto per due anni consecutivi.

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