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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





DiaRio (10) / Gli azzurri scalano il medagliere: quinti con 23 podi

Martedì 16 Agosto 2016

viviani

Nessun giorno senza medaglia. Sembra lo slogan della squadra azzurra che alla conclusione della 10. Giornata si trova ad aver scalato il suo 23° podio, oltre ogni ragionevole previsione. Mai così in alto nel medagliere, dietro i quattro colossi, ma precedendo la Germania. Un oro con Elia Viviani nell'Omnium (foto) e un argento rocambolesco raccolto da Rachele Bruni nella Maratona di fondo costituiscono un bottino di tutto rispetto. Con questo risultato, nel medagliere l'Italia risale al quinto posto, terza europea dopo Gran Bretagna e Russia. Per numero di medaglie d'oro sono già eguagliati i risultati di Pechino 2008 e Londra 2012 con possibilità di sorpasso, possibile col contributo degli sport di squadra, specie dopo il passaggio del Setterosa in semifinale. 

IL MEDAGLIERE
(aggiornato alla conclusione della 10. Giornata)

Nazioni                  ORO   ARG   BRO   Totali 
 STATI UNITI 26 23 26 75
 GRAN BRETAGNA 16 17 8 41
 R.P. CINA 15 14 17 46
 FED. RUSSA 11 12 18 36
 ITALIA 8 9 6 23
 GERMANIA 8 6 6 20
 FRANCIA 7 9 8 24
 GIAPPONE 7 4 16 27
 AUSTRALIA 6 7 9 22
 COREA DEL SUD 6 3 5 14
 OLANDA 6 2 11 11

Seguono l'Ungheria (5 ori) e, più staccata, la Spagna.
I paesi vincitori almeno di una medaglia salgono a 72.

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Atletica Rio (3) / La terza di Bolt, ma nella storia entra Van Niekerk

Lunedì 15 Agosto 2016

bolt-rio

di DANIELE PERBONI

Segnatevi data e luogo: Rio de Janeiro (Stadio Olimpico Havelange), 14 agosto 2016. Uno spartiacque, da quel giorno il mondo non sarà più lo stesso. Più prosaicamente il giro di pista ha cambiato pelle, si è trasformato, non è più quella “bestia nera” che tutti abbiamo imparato a conoscere e chi lo ha frequentato sa di cosa stiamo parlando. Quattrocento metri corsi alla follia, quasi senza respirare, con l’acido lattico che piano piano ma inesorabilmente ti avvelena i muscoli, li trasforma in pezzi di legno, con il respiro che si fa più pesante affannoso. E il traguardo che si allontana sempre più. Basta! Tutto questo non esiste più, cancellato dal sudafricano Wayde Van Niekerk. Grazie a lui, quella distanza "maledetta" dal 14 agosto 2016 è diventata quasi un piacere. Sì, perché un giovin signore (attenzione! non è quello raccontato nella commedia “Il Giorno” di Giuseppe Parini) dell’altro emisfero, di 24 anni e un mese, ha impresso nella mente di chi lo ha seguito che si possono correre consecutivamente quattro 100 metri in meno di 11 secondi. Possibile?

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FuoriOnda / La volonta' di Tania: i tuffi che ci mancheranno

Lunedì 15 Agosto 2016

cagnotto

di FIAMMETTA SCIMONELLI

Ha avuto ragione Stefano Bizzotto, il telecronista RAI esperto di tuffi, a credere che Tania Cagnotto nella finale del trampolino 3 metri avrebbe non solo migliorato il settimo posto delle semifinali, ma concluso la sua carriera con una gara maiuscola. E lei ha rispettato questa previsione, rimontando tutte le avversarie che l’avevano preceduta nella gara di avvio e cedendo solamente alle cinesi He Zi, argento e Shi Tigmao oro. Certo prima dell’ultimo tuffo avrà pensato “dai, è l’ultima fatica sportiva della mia vita, devo farcela, non posso sbagliare” E c’è riuscita, conquistando il secondo podio a Rio 2016 , cancellando le delusioni che soprattutto dopo Londra 2012 l’avevano tentata di lasciare lo sport agonistico.

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DiaRio (9) / Grande giornata: tre medaglie portano il totale a 21

Lunedì 15 Agosto 2016

campriani-rio

Oro, Argento e Bronzo: si può tradurre così la sintesi di una giornata che ha notevolmente rimpolpato il medagliere italiano. L'eroe di giornata è stato Niccolò Campriani, per la seconda volta sul gradino più alto, il solo ad aver portato a casa due ori. Bravo e fortunato, si potrà dire: entrato in finale in ultima posizione, alla pari col primo degli esclusi, nella fase conclusivo ha risalito molte posizioni fino ad insidiare il russo Kamensky ch'era stato sempre in testa. E' stato proprio quest'ultimo a consegnargli il primo posto sbagliando clamorosamente l'ultimo colpo, concluso con un 83 da principianti. Un doppio successo olimpico per il mite ingegnere fiorentino che migliora il risultato di Londra e potrebbe ora fargli riconsiderare il proposito di ritirarsi. Da riflettere.

IL MEDAGLIERE
(aggiornato alla conclusione della 9. Giornata)

Nazioni                  ORO   ARG   BRO   Totali 
 STATI UNITI 26 21 22 69
 GRAN BRETAGNA 15 16 7 38
 R.P. CINA 15 13 17 45
 FED. RUSSA 9 11 10 30
 GERMANIA 8 5 4 17
 FRANCIA 7 8 7 22
 ITALIA 7 8 6 21
 GIAPPONE 7 4 16 27
 AUSTRALIA 6 7 9 22
 COREA DEL SUD 6 3 5 14
 UNGHERIA 5 3 5 13

In base al totale delle medaglie, l'Italia è all8° posto, con una in meno rispetto a Francia e Australia.
Il numero dei paesi che hanno vinto almeno un a medaglia sale a 68.


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Atletica Rio (2) / Il guerriero Farah si prende ancora la scena

Domenica 14 Agosto 2016

farah

di DANIELE PERBONI

Succede tutto in poco più di sessanta minuti nella seconda giornata. Sulla pista la gioia del britannico/somalo Mo Farah, sulla pedana la delusione del connazionale di pelle bianca Greg Rutherford. Quasi la fotocopia di Londra 2012. In quell’occasione, però, il metallo più prezioso fu messo al collo di entrambi i protagonisti. A Rio, invece, l’uomo resistente si riconferma nei 10.000 (27'07"17), mentre il lunghista deve accontentarsi del bronzo (8.29), battuto dallo statunitense Jeff Henderson (8.38/+0,2) e dal sudafricano Mayorga (8.37). Sembra imbattibile Mo. Ci hanno provato in tanti e applicando tutte le strategie. Niente da fare. Resistenza unita a una velocità di base spaventosa (per quanto concerne uno specialista delle lunghe distanze) ne fanno un guerriero indistruttibile. In Brasile ci hanno provato keniani ed etiopi. Niente da fare anche per loro. Con un ultimo 400 corso in 55"37 e un ultimo chilometro coperto in 2'28"4 non ce n'è stato per nessuno. I compagni di viaggio hanno dovuto inchinarsi ancora una volta. Secondo è finito il keniano Paul Kipngetich Tanui (27'05"04) e terzo l’etiope Tamirat Tola (27'06"27).

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