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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Belli, giovani e talentuosi: godiamoci il momento

Martedì 20 Febbraio 2024

 

forlani-8.34


Pur in assenza delle punte (Tamberi e Jacobs) ci hanno pensato altri protagonisti a sfornare prestazioni da prima pagina. In particolare i lunghisti Iapichino (6.80) e Furlani (8.34), il triplista Diaz (17.60) e i due pesisti +21.

Daniele Perboni

Sorrisi a trentadue denti per tecnici e dirigenti FIDAL. E non può essere che così. Prima e durante i tricolori indoor, infatti, sono piovuti dal cielo una sfilza di primati italiani da far emozionare, compreso l’eccellente 2 ore 06’06” di Yeman Crippa nei 42 chilometri di Siviglia. Record non certo dovuti alla fortuna, ma al talento e alle fibre muscolari di una nuova generazione di atleti, seguiti e allenati da tecnici capaci e generosamente supportati dalla Federazione.

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Fatti&Misfatti / Quaresima ambrosiana e Napoli milionaria

Lunedì 19 Febbraio 2024

 

sokolowski 

Peccati gravi e peccati veniali, tutti castigati e puniti nel giorno in cui potevamo farci invitare a colazione da Giovanni Malagò per un’Italia fintamente sportiva, ma brava davvero su molti campi, che lascia sbalorditi.


Oscar Eleni

Alla ricerca del prato dei sogni nel regno di Nazareno Rocchetti, artista del fuoco, l’uomo che sapeva parlare ai muscoli e al cervello di grandi campioni, da Mennea alla Simeoni, da Gelindo Bordin alle campionesse delle scherma. Fuga dall’inquinamento della Milano avvelenata nel giorno peggiore della quaresima ambrosiana e non soltanto per farci consolare dall’artista che sa bene come trattare un malato e su questo poteva garantire Nebiolo che a Siviglia, durante il mondiale, stava in piedi e sentiva il mondo soltanto attraverso le mani di Nazareno.

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Sei Nazioni (2) / Signori, la sconfitta e' (di nuovo) servita

Lunedì 12 Febbraio 2024

 

ita-ireland 

Poco o nulla da fare contro i “tuttiverdi”, campioni in carica e secondi al mondo. Forti di un oltre 255 club e circa 860.000 praticanti, su una popolazione di poco più di sei milioni e mezzo di abitanti. E ora tocca alla Francia.

Daniele Perboni

Se qualcuno, segretamente, si attendeva qualcosa di diverso da quello che si è visto all’Aviva Stadium di Dublino scagli la prima pietra o, più prosaicamente, alzi la mano e lo dica a voce alta. Nessuno? Bene, anzi male, questo vuol dire che ci avevamo azzeccato. Ma una batosta simile, sinceramente, proprio non ce l’aspettavamo: 36 a zero, sei mete subite con un passivo che sarebbe potuto essere più pesante se i “tuttiverdi” non avessero sbagliato qualche trasformazione.

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Fatti&Misfatti / Coppa Italia come bene rifugio

Lunedì 12 Febbraio 2024

 

morse 


“Passioni da vecchie balere, passioni esaltate mentre chi canta ‘devi morire’ si indigna per il dito medio alzato dal giocatore preso di mira. Stranezze tafazziane tipo quelle che leggi nei sondaggi sul razzismo negato negli stadi”.

Oscar Eleni

Con in mano i fiori della neve sotto il monte sacro dei giapponesi, fra capricorni e farfalle, tutti preoccupati per il cattivo umore dell’orso tibetano che teme di finire come quelli del Trentino. Stato d’animo molto simile a quello dei pochi giocatori italiani che devono vivere nel nostro sport professionistico. Nel calcio sapete che non si trova più una “punta” decente, nel basket si fa festa se c’è un italiano in quintetto, si beve spumante se ti capita di veder vincere una squadra per i colpi decisivi dei giocatori della nostra scuola come domenica a Cremona.

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Duribanchi / Non tutti cosi' tosti nello sport

Venerdì 9 Febbraio 2024

 

cortina-bob-24 

Temi degli ultimi giorni con qualche considerazione a margine. Dalla corte dei miracoli di Cortina alla buffa vicenda di San Siro, ce n’è per tutti i gusti: tra giochi politici, malcelati interessi e una diffusa incompetenza di fondo.      

Andrea Bosco

E' una ragazza che rischia, Sofia Goggia, anche in allenamento. E a Ponte di Legno mentre si preparava è caduta ancora una volta, male. Risultato: doppia frattura, già operata alla Madonnina di Milano e stagione finita. Prime parole: “Mi rialzerò ancora una volta”. Nessuno ne può dubitare. E' una donna tosta, Sofia, molto tosta, e tutti facciamo il tifo per lei.

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