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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

CONI / Presentata la candidatura di Pagnozzi: tutto nella continuita

Sabato 19 gennaio 2013

Allora, in vista delle elezioni al CONI, si comincia a fare sul serio. Facciamo un breve riepilogo. Eletto alla presidenza della federbasket, il 14 gennaio Giovanni Petrucci si è dimesso dalla presidenza del CONI, mantenendo però gli incarichi presso la discussa CONI-Servizi e, come sindaco, nel comune di San Felice Circeo dove ha casa di vacanze. Sulla correttezza della procedura non ci pronunciamo, ma riteniamo siano stati all’uopo consultati esperti e consulenti. Nulla di più scontato. Passata la reggenza dell’Ente al vice-presidente vicario Riccardo Agabio, si apre ora la corsa per la conquista della poltrona più alta del Foro Italico. I contendenti sono in effetti solo due: l’attuale segretario generale del CONI (e AD della CONI-Servizi) Raffaele Pagnozzi da Avellino e l’imprenditore Giovanni Malagò da Roma.

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Sport invernali / Scompare Giorgio Alvera, cavaliere del Bob vincente

Mercoledì 16 gennaio 2013

Se ne è andato a seguito di uno di quei mali che difficilmente concedono tregua. Giorgio Alverà è morto nella sua casa di Cortina d’Ampezzo nella notte di lunedì scorso. Quest’anno avrebbe compiuto 69 anni: era infatti nato a Belluno il 7 agosto 1943, ma era cadorino fino in fondo. Nel solco di una tradizione molto profonda. Con la sua scomparsa si chiude praticamente l’epoca d’oro del Bob azzurro, quello creato da Ernesto D’Ilario, il “prof” da Roseto degli Abruzzi dalle mille risorse, e dai dirigenti dell’Aeronautica e che ebbe in Eugenio Monti il personaggio di maggior fulgore. Alverà – che ha sempre gareggiato per il BC Cristallo di Cortina – apparteneva alle ultime leve di quegli anni, ad una scuola di eccellenza ormai chiusa.

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Calcio / Giancarlo Abete rieletto fino a Rio 2016

Martedì 15 gennaio 2013

abeteDifficile credere che il calcio italiano – nel confermare la fiducia per la terza volta al candidato unico Giancarlo Abete, con una maggioranza che più bulgara non si può: 94,34% per cento – abbia con questo imboccato la strada delle riforme. Ma stiamo ai fatti. La strada delle riforme è proprio quella invocata, e auspicata come verbo del quadriennio che si concluderà nel 2016, da Abete che nel suo intervento di chiusura (“Uniti per un calcio migliore”) ne ha sintetizzato l’impegno in tre direzioni: a) riforma della giustizia; b) legge sugli stadi di proprietà; c) lotta alle frodi calcistiche. Visti i tempi che corrono, con le procure impegnate a ritmo serrato, un governo tutto da definire, una generale ristrettezza economica, ci sarebbe da tremare. Ma i vertici del pallone hanno emesso il loro verdetto e così sia.

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Federazioni / Petrucci e Di Rocco: terzo mandato per entrambi

Lunedì 14 Gennaio 2013

Riprende la tornata elettorale nelle federazioni per designare i “grandi elettori” che il prossimo 19 febbraio (una settimana prima delle elezioni politiche, sia salva l’autonomia innanzi tutto …) incoroneranno Raffaele Pagnozzi presidente del CONI. Stavolta sono scesi in campo veri “pezzi da novanta”, sia pure con risultati finali difformi. Petrucci e Di Rocco. Ma nella logica abituale: che il nuovo sia di là da venire. Nulla di più statico, infatti, della dirigenza sportiva italiana che ripropone continuamente gli stessi nomi. Un immobilismo a fronte del quale la vituperata politica appare un rutilante universo in continua espansione. Così, per il terzo mandato dopo quelli assolti tra il 1992 e il 1999, Giovanni Petrucci – che lascerà oggi la poltrona del Foro Italico occupata per 14 anni, affidandola all'interim del vicario Riccardo Agabio – torna a sedere da sabato scorso su quella della malconcia federbasket. Candidato unico, con il 94,78% dei voti entra di diritto nella nostra “Top Ten” dei fedelissimi (riportata di seguito).

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Sci alpino / Innerhofer: la punta dattacco dello sci azzurro

Sabato 12 gennaio 2013

Ha fatto un po’ di scalpore quel richiamo ad Alberto Tomba: “Tre medaglie ai Mondiali non le ha vinte neppure lui”. Come è invece riuscito al nostro eroe, un monello di vent’otto anni nativo di Brunico ma con base a Gais, in Alto Adige. Stiamo parlando di Christof Innerhofer, a buon diritto la punta d’attacco della nazionale di Sci alpino che a febbraio scenderà sulle nevi iridate di Schladming. Obiettivo di “Inner”: ribadire le tre medaglie in tre discipline diverse vinte ai Mondiali di due anni fa, a Garmisch-Partenkirchen. Riguardiamole. L’oro nella gara d’apertura, il Super-G, con 0”60 di vantaggio sull’austriaco Hannes Reichelt, il bronzo di tre giorni dopo in Discesa e, quarant’otto ore più tardi, l’argento nella S-Combinata ad 1”01 dallo svedese Aksel Lund Svindal. Proprio così: tre medaglie in cinque giorni come non era riuscito neppure alla “Bomba” dei tempi migliori.

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