Focus / L'atletica italiana sulla strada di Rio
Martedì 27 Ottobre 2015di LUCIANO BARRA
A seguito di quanto ho scritto alcune settimane fa sull'atletica italiana e sul ritorno di Alex Schwazer sono stato sommerso di messaggi. Di vario tipo e tenore. Quello che più mi dispiace è che quasi nessuno ha fatto commenti sulle decisioni del C.F. della FIDAL in merito alla struttura e alla programmazione tecnica. I casi sono due: o nessuno ci ha capito nulla oppure le novità annunciate hanno convinto tutti. Io insisto nel dire che è dovere di ognuno di noi (d'altronde le risorse della FIDAL sono pubbliche, come quelle del CONI) essere vigili ed intervenire durante questi importantissimi mesi di attività. (Anche se spesso qualcuno storce il naso e mugugna: ma che vogliono questi? perchè non si fanno i fatti loro?)
Roma 2024 / Malago' rifiuta di entrare nel "dream team" di Renzi.
Martedì 20 Ottobre 2015(gfc) Comincia oggi il processo a Mafia Capitale. Non parrebbe il momento più adatto per parlare della candidatura di Roma ai Giochi 2024. Tanto più che i giudici di Piazzale Clodio stanno valutando se aprire o meno un fascicolo sull'ex sindaco Ignazio Marino, come dire uno dei firmatari della lettera di intenti recapita al CIO lo scorso 15 settembre. Ma ci sono alcuni fatti nuovi che meritano per lo meno una riflessione. Come è noto, mentre sono in corso frenetiche trattativa per trovare alternative a Marino, sia a destra che a sinistra dello schieramento (ammesso che la distinzione abbia ancora un senso), si viene a sapere che le pressioni di Matteo Renzi per far entrare Giovanni Malagò nel "dream team" di pura marca PD sono cadute nel vuoto. Meglio sarebbe dire "sarebbero", visto la volubilità della vicenda. Al momento, quindi, lo sport italiano pare poter tirare un sospiro di sollievo: il prode Malagò resterà tra noi. Obiettivo immediato - molto prima del 2024 - i Giochi di Rio. Dove, a ben guardare, non siamo messi proprio bene.
Roma 2024 / C'e' qualcosa di nuovo, anzi di antico, ...
Giovedì 8 Ottobre 2015In queste ore le fibrillazioni per le possibili dimissioni di Ignazio Marino dalla carica di Sindaco di Roma, stanno mettendo a dura prova i nervi del comitato promotore di Roma 2024. Anche se Luca Pancalli - n. 2 del gruppo - si è affrettato a dichiarare: "seguiamo con attenzione la situazione, ma non siamo preoccupati." Un modo di vedere un po' in controtendenza con i romani che, non se n'abbia a male Pancalli (che col Comune di Roma dovrebbe avere una certa dimestichezza, ...), sono invece molto, ma molto preoccupati. Con la possibilità di un commissariamento, almeno semestrale, che dovrà traghettarli attraverso il guado del Giubileo della Misericordia (milioni di pellegrini, forse, in arrivo in una città al collasso), ma soprattutto verso un riscatto della Capitale dal degrado nel quale è precipitata. E dal quale non si potrà uscire tanto facilmente, resti o no Marino, venga o no un commissario a sostituirlo. Infatti, il fallimento della consiliatura Marino restà in sostanza il fallimento della politica, o di un certo modo di intendere la politica. Molte strategie e pochi fatti. Fallimento che non è la causa di Mafia Capitale, ma ne è l'origine. Ciò detto, vediamo gli ultimi sviluppi su Roma 2024.
Atletica / Riflessioni sulla FIDAL e sul caso Schwazer
Lunedì 5 Ottobre 2015di LUCIANO BARRA
In questi giorni l'atletica italiana sta attraversando uno dei momenti più delicati dell'ultimo decennio, causa la contro-performance di Pechino. Stupisce che, dopo lo "zero-tituli" di Berlino 2009, il CONI di allora non abbia attivato lo stesso allarmismo che viene usato oggi. Anzi, resta famosa la giustificazione dell'allora presidente del CONI, quando sulla dirigenza federale dell'epoca (Arese), affermò che si poteva "fare il presidente di federazione anche solo col telefono di casa". Adesso, invece, la FIDAL fortemente sollecitata dal CONI, sta provando a "resettare" la sua struttura tecnica e vedremo cosa accadrà al prossimo convegno tecnico di Fiuggi (quello che Stassano ed Oberweger, ai loro tempi, chiamavano le "riunioni del carciofo").
Olimpiadi / Nuovi sport (?): benvenuti a Giochi senza Frontiere
Venerdì 2 Ottobre 2015Si potrebbe fare dell'ironia (se ha ancora un senso, in un mondo, come quello dello sport, che si prende tremendamente sul serio, ignorando tutti i suoi mali, a iniziare dall'abisso di debiti nel quale sta precipitando) sulle nuove proposte "olimpiche" giunte dal Giappone. Allora, si legge (ma si dovrebbe verificare) che per Tokyo 2020 sarebbero in corsa, per l'ingresso ai Giochi, nuove discipline: il ritorno del Baseball/Softball, quindi Karate, più lo Skateboard, il Surf e l'Arrampicata sportiva. E chi più ne ha, più ne metta. Mancherebbero solo le freccette, le biglie e lo scopone scientifico. Nuovi sponsor e nuovi introiti, forse. Per chi ha pazienza, possiamo passare al dettaglio.
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