World Cup 2022 / Le volpi del deserto: un inedito assoluto
Domenica 20 Novembre 2022
Otto stadi e 200 miliardi di dollari: parte l’evento planetario atteso da 5 miliardi di telespettatori (Infantino dixit). L’ultima edizione a 32 squadre – in attesa di salire a 48 (forse allora l’Italia ci sarà!) – ci dirà se il pallone è ancora gonfio.
Roberto Beccantini
Comincia oggi, con Qatar-Ecuador, la fase finale della Coppa del Mondo, sino al 1970 intitolata a Jules Rimet. La prima in un Paese arabo, la prima in autunno (per noi europei), la terza senza l'Italia (dopo 1958 e 2018), l’ultima a 32 squadre: dal 2026 saranno 48 e si giocherà in Canada, Messico e Stati Uniti. Pecunia non olet. Il pianeta ha da poco toccato gli 8 miliardi di abitanti; il Mondiale rimane, però, una lobby esclusiva.
I sentieri di Cimbricus / L'appendice nera al sogno di Mandela
Giovedì 17 Novembre 2022
Sabato prossimo 19 novembre, il Sudafrica campione del mondo torna a giocare al “Ferraris” di Genova contro l’Italia. Nel 2001 il capitano era Bobby Skinstad, bianco. Ora il capitano ha cambiato colore.
Giorgio Cimbrico
Tre anni fa a Yokohama Siya Kolisi alzò la Coppa del Mondo, la terza del Sudafrica, la prima sollevata da un capitano nero. Se era necessario un simbolo, l’appendice finale al sogno di Mandela, eccolo. Quando quel Sudafrica appena uscito dall’apartheid sconfisse gli All Blacks a Johannesburg e ispirò Clint Eastwood per “Invictus”, Kolisi era un bambino, aveva quattro anni.
Osservatorio / I medaglieri fatti con il pallottoliere
Martedì 15 Novembre 2022
A fine anno si tirano le somme, recita il vecchio adagio. E questo potrebbe avvenire anche nello sport. Diciamo potrebbe, perché a detta del presidente del CONI, saremmo al secondo posto nel 2022, subito dopo gli USA. Intanto a Roma, ...
Luciano Barra
Siamo a fine anno e si tirano le somme. In ogni Paese si stanno celebrando i campioni dell’anno. Ognuno sceglie un modello. Io preferisco il modello applicato in Gran Bretagna quando la BBC (a fine dicembre) premia i migliori atleti dell’anno. Lo preferisco non solo perché una volta sono stato invitato e mi sono esaltato per l’atmosfera e per la presentazione. Ma soprattutto perché il tutto è fatto sulla base di un voto pubblico, trasparente ed accessibile a tutti.
Duribanchi / In un paese refrattario (alle dimissioni)
Martedì 15 Novembre 2022
Palla di pezza. Assenti al Mondiale, in compenso abbiamo il procuratore arbitrale agli arresti per narco-traffico. A quanto pare se ne occuperà la federazione che deciderà che cosa fare. In fiduciosa attesa, lorsignori restano tutti al loro posto.
Andrea Bosco
Tante (a volte luride) le storie. Tipo quelle sui migranti, odissea senza soluzione. O li accogli, oppure questa disperata umanità affoga in mezzo al mare. Ma se li accogli devi anche cedere all'idea che le Ong siano “porti franchi”. E che gli scafisti, i trafficanti di esseri umani abbiano il predominio su ogni tipo di legalità. E che l'Europa che giustamente chiede all'Italia di essere “solidale”, in effetti se ne freghi della solidarietà evitando di aprire dossier per i mancati ricollocamenti. A parole tutti sono “umanitari”. Nei fatti c'è chi ha la possibilità (impunita, tipo Ungheria) di “rifiutare”. C'è la possibilità di respingere (tipo Francia a Ventimiglia).
I sentieri di Cimbricus / In attesa del Mondiale che non c'e'
Martedì 15 Novembre
E che corre il forte rischio di essere sopraffatto dall’attesa del ritorno del campionato, dalle febbrili anticipazioni sul mercato di gennaio, da tutte quelle parole parole parole … telaio d'ogni trasmissione televisiva che si rispetti.
Giorgio Cimbrico
Sugli schermi di SKY, in questi giorni, è tutto uno scintillio di azzurro, come disse Paolo Rosi la sera di Mei-Cova-Antibo, 26 agosto 1986, Neckarstadion di Stoccarda: rievocazione di Italia-Brasile del 1982, docu-film (oggi bisogna dire così …) sul titolo conquistato nel 2006 da Marcello Lippi e dai suoi outsider, con apoteosi finale all’Olympiastadion di Berlino. Sieg heil! E’ il nostalgico modo di presentare l’Italia che in Qatar non ci sarà e che si è costruita un suo mundialito presto in scena: amichevoli con l’Albania (attenzione, gli albanesi non sono così distanti dai macedoni) e con l’Austria, nobile decaduta come il suo antico impero.
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