Fatti&Misfatti / Il grande sognatore e le favole spente del nostro sport
Martedì 14 Febbraio 2017di OSCAR ELENI
Travestito da gorilla, è il momento direbbe Gabbani che ha gabbato la nostra cara Mannoia con una accozzaglia di parole che assomiglia tanto alla vita, davanti al ristorante preferito di Boscia Tanjevic nella Trieste che è diventata la sua Camelot. Ci sarebbe da brindare ai suoi 70 anni, anche se lui dice di averne 35, eh sì, nella logica del grande sognatore che ha sempre lavorato per dare qualcosa agli altri, l’età vera è quella che senti: 35 nella amata Jugoslavia, la scuola di Belgrado, cultura, matrimonio, nella cara Sarajevo, coppa dei campioni vinta come allenatore a 32 anni, 35 in Italia, andando su e giù per l’Eurosistema, vincendo ovunque, dopo i capolavori di Caserta e Trieste poi trasferita a Milano per l’ultimo scudetto dell’altro secolo, tanti anni prima del primo vinto con il progetto Armani fondato su tantissimi giocatori che difficilmente resteranno nella memoria collettiva di una città che ama i Pascolo i Cerella e non è vero che ama soltanto i talenti.
Saro' greve / Stadio della Roma: perche' non al Circo Massimo?
Lunedì 13 Febbraio 2017di VANNI LÒRIGA
Come al solito “Sarò greve”: Questa volta, considerato che parliamo del nuovo stadio della AS Roma, è però necessario essere molto calmi e documentati. A titolo personale ritengo che lo stadio di Tor di Valle si farà. I motivi sono molteplici. Sotto il profilo politico so che saranno decisive l’ apertura dei 5 Stelle (prima contrarissimi); l’auto-siluramento di Paolo Berdini; il non trascurabile particolare che James Pallotta nutra dichiarata, e ricambiata, simpatia per Donald Trump; le relazioni ricche di empatia fra Luca Parnasi, proprietario dei terreni, e Paul Tudor Jones. Gli aspetti che molti reputano incompatibili con quanto previsto dal Piano Regolatore, su tutti un milione di metri cubi di grattacieli, saranno studiati e superati, anche perché l’insuperabile Chicco Testa (professione manager ...) li ha decantati come audaci torri, in grado di qualificare un intero quadrante della città, … (se vogliamo, di parere assolutamente contrario, Paolo Portoghesi).
Italian Graffiti / Lega: l'uomo delle figurine ha detto No
Venerdì 10 Febbraio 2017Chi lo faceva da tempo in Africa, si è svegliato un po' sorpreso. Scomparso? Niente del genere: siete solo dei distratti. Dopo aver lasciato la politica (ricordate il "We can" del Lingotto che fece vibrare tutti i precordi della sinistra intellettuale?), o perchè invitato a lasciare - fate voi, a seconda dei punti di vista - Walter Veltroni le ha tentate proprio tutte pur di non finire nel Continente Nero. Libri, docu-film, convegni. Per ultimo, memore della cieca fedeltà juventina, ha aperto una rubrica sul calcio ospitata dal Corriere dello Sport. L'ultimo capitolo, una intervista da togliere il sonno ad Antonio Cassano, un altro degli scomparsi dalla memoria, per la serie "A volte ritornano, ...".
Piste&Pedane / Infortuni: il male oscuro dell'atletica giovane
Mercoledì 8 Febbraio 2017di DANIELE PERBONI
Sono lì spaparanzato sul divano leggendo la consueta rassegna stampa quando mi balza all’occhio il titolo del Messaggero Veneto: "Italiani ed Europei, Rossit a rischio". Vado a leggere e scopro che la ragazza di Nespoledo, classe ’94, 1.97 di personale, “soffre di un fastidio al bicipite e le è anche stata riscontrata una infiammazione al nervo sciatico”. Nulla di particolarmente preoccupante si direbbe. Però i dubbi restano. Potrebbe anche saltare la stagione indoor, dice l’articolo. In sè questa notizia non farebbe, e non fa, rumore. Che volete. Un piccolo contrattempo in un’atleta di codesta levatura ci sta. Tutto questo, però, si aggiunge ad un’altra notizia letta poco prima e riferita al neo tricolore U-23 Christian Falocchi che nel fine settimana ad Ancona ha saltato 2.25, quinta prestazione europea dell’anno. Che c'entra Falocchi con la Rossit (foto FB), si domanderanno i quattro lettori di questa rubrica?
TV / Mondiali di Sci: le distratte visioni della Rai
Martedì 7 Febbraio 2017Partono oggi a mezzogiorno i Mondiali di sci alpino. Della ventina di italiani presenti, la prima a scendere (dopo la prudenziale rinuncia di Christof Innerhofer) sarà Sofia Goggia nel Super-G. I Mondiali capitano in un buon momento per l'intero movimento alpino, testimoniato da 3 vittorie e 23 podi nella gare di Coppa, variamente distribuiti, con prevalenza femminile: per chi ricorda le profonde delusioni di Vail di due anni fa, un deciso balzo in avanti. La più attesa è proprio la Goggia che sul diaro ha già registrato nove podi pur senza mai vincere. Ma fiduciosamente proverà a farlo proprio nelle gare iridate dove è iscritta a quattro prove. Questo l'antefatto. Veniamo al dunque.
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