Londra 2012 / La squadra azzurra: previsioni ed altro
Venerdì 20 Luglio 2012
Definita la squadra italiana per Londra 2012, alcune riflessioni sulla consistenza e sugli atleti prescelti. Del numero finale – 290 – si è detto, dopo la rinuncia di Antonietta Di Martino e del canottiere Lorenzo Bertini (dodici campionati del mondo alle spalle, quasi sempre sul podio). Le donne sono 126, come dire il 43,4% del totale, un record per l’Italia. Le discipline rappresentate sono 28. In tre di loro – Badminton, Lotta e Sollevamento pesi – sarà presente un solo azzurro. Tra gli ultimi ritocchi, la composizione finale del quintetto di Artistica femminile (con l’ingresso di Giorgia Campana al posto di Francesca Deagostini); la conferma della squadra di Pallanuoto, dopo l’amichevole persa con la Serbia (12-13), e la rinuncia al centro-boa Arnaldo Deserti; l’ultima scelta scelta per le gare individuali dei nuotatori convocati per le staffette. Tutti dettagli riscontrabile nella pagina > Squadra Italiana > della nostra sezione Londra 2012. Veniamo ora ad altre curiosità sugli atleti.
Monaco 72 / Un ricordo per gli atleti israeliani
Giovedì 19 Luglio 2012
Quarant’anni fa – il 5 settembre 1972 – un commando di “Settembre Nero”, l’organizzazione terroristica palestinese, fece irruzione nella palazzina che ospitava la rappresentativa israeliana ai Giochi di Monaco, prendendo in ostaggio un gruppo di atleti. Un’azione disperata, un pugno allo stomaco per l’intera umanità, una tragedia per tutti. Nelle concitate ore che seguirono, con la disperata reazione delle teste-di-cuoio tedesche, persero la vita 11 atleti ebrei. Questi i loro nomi, nomi che chi intende lo sport come messaggio di pace e di fratellanza, non deve dimenticare:
David Mark Berger
Zeev Friedman
Yoosef Gutfreund
Eliezer Halfin
Yossef Romano
Amitzur Shapira
Kehat Shorr
Mark Slavin
Andrei Spitzer
Yacov Springer
Moshe Weinberg
Atletica / I primi 100 anni della IAAF
Mercoledì 18 Luglio 2012
L’organismo che governa l’atletica mondiale – la IAAF – ha compiuto ieri cento anni. Tutto ebbe inizio con i Giochi Olimpici di Stoccolma che indirizzarono in senso moderno l’organizzazione dello sport. Tre giorni dopo la cerimonia di chiusura, il 17 luglio 1912, in una sala del Riksdag – il Parlamento svedese – venne convocato un congresso con lo scopo di costituire un organismo capace di dettare regole e norme univoche. Nelle gare olimpiche gli svedesi avevano introdotto diverse innovazioni tecniche, tra le quali il cronometraggio al decimo di secondo, l’obbligo di correre in corsie separate fino ai 400 metri, codificate le prove del decathlon nella versione tuttora vigente. Ma si avvertiva l’esigenza di una maggiore uniformità, necessità sostenuta con forza dalle due nazioni all’avanguardia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Giornalismo / La scomparsa di Alfredo Provenzali
Martedì 17 Luglio 2012
E’ morto a Genova venerdì 13 luglio, giorno del suo settantottesimo compleanno (era nato, a Sampierdarena, nel 1934). Chi era Provenzali? “Un maestro di giornalismo, un cronista, un uomo di rara eleganza, un gentiluomo di altre tempi”. Ultimo epigone di un mondo scomparso, quando la magia della radio – alla domenica pomeriggio, dai margini dei campi di calcio – apriva orizzonti sconfinati alla fantasia degli ascoltatori. In quegli anni la radio era il mezzo più seguito, la gente se ne stava con l’orecchio incollato ai primi mastodontici portatili, pronta a sobbalzare ad ogni interruzione (“Pronto Ameri, scusa Ameri …”), il ché voleva dire che da qualche parte si era segnato. Cronista di spessore, apprezzato sia in Italia che all’estero, Alfredo Provenzali doveva la sua popolarità proprio a “Tutto il calcio …”, trasmissione alla quale aveva lavorato sin dal 1966 e della quale (sostituendo Massimo De Luca) era diventato conduttore nel 1992.
Basket / Tutti i colori del dubbio
Lunedì 16 Luglio 2012
Tra conflitti e mugugni più o meno palesi, il consiglio federale della FIP ha deciso i 16 club che disputeranno il campionato 2012/13 (fischio d’avvio il 30 settembre). Non vi figura il Treviso Basket SpA, sorto dopo il ritiro della famiglia Benetton che ha deciso di limitarsi all’attività giovanile. La FIP dello stanco Meneghin, trincerandosi dietro una norma un po’ contorta – il famigerato comma 128.a che regola attività di base e di vertice – ha deciso che per ammettere il nuovo club non c’erano le condizioni. Se questo è vero o meno lo decideranno altri. A noi preme fermarci sulla crisi incomprensibile di uno sport che, solo otto anni fa, con la Nazionale di Carlo Recalcati in un’amichevole in Germania aveva umiliato gli USA (95 a 78) e vinto l’argento ai Giochi di Atene.
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