I sentieri di Cimbricus / La marcia verso il grande nulla
Venerdì 3 Dicembre 2021
“Lo notiamo leggermente appesantito”: la stazza di un vecchio pilone inglese secondo la voce bogartiana di Paolo Rosi. Non si può più dire. La pancia non c’è più: questa è la società del fitness, della forma fisica, in italiano.
Giorgio Cimbrico
“Heidi Rosendahl, bella e sexy. Mary Peters, invece, sembra una massaia”: non si può più dire perché tutte le massaie connesse si incazzano e possono aprire accesi dibattiti su Instagram o Facebook trovando più adesioni di quando il Papa bandiva la crociata. “Ha giocato male, un disastro”: non si può più dire. Sennò come fanno le società di calcio a costruire le plusvalenze?
Piste&Pedane / 400, in attesa del primo finalista
Giovedì 2 Dicembre 2021
Dopo 100 e 200, inevitabile addentrarsi nelle vicende del “giro”, nella sua cronologia e soprattutto nei suoi personaggi. Con un obiettivo fissato a Parigi 2024 e una domanda: chi sarà il primo finalista olimpico dei 400?
Gianfranco Colasante
Cronologia italiana dei 400 metri
Con la vittoria di Marcell Jacobs sui 100 ai Giochi di Tokyo, è rimasta solo la corsa dei 400 a non avere mai avuto un italiano finalista olimpico. E questo malgrado la distanza abbia avuto da noi interpreti illustri sin dagli albori. Muovendo da tale considerazione, con questo articolo provo a ripercorrere le tappe che hanno portato – attraverso le diverse vicende federali – dal disordinato e geniale pioniere Emilio Lunghi fino al quadrato Davide Re, primo a scendere sotto la soglia d’eccellenza dei 45”.
I sentieri di Cimbricus / Elaine Thompson, of course
Mercoledì 1° Dicembre 2021
Com’era più che prevedibile, non solo per il tris di Tokyo, il riconoscimento di WA per le ragazze è andato alla giamaicana. Nella serata c’è stato anche uno spicchio d’azzurro con l’Inspiration Awards andato alla pari a Gianmarco Tamberi e a Mutaz Barshim per la medaglia condivisa. Riconoscimento importante, ma resta sempre un po’ d’amaro.
Giorgio Cimbrico
Il tris e il poker di Tokyo hanno dato a Elaine Thompson l’Oscar di World Athletics: ultimo giamaicano, Usain Bolt nel 2016, alla sesta “statuetta, ultima giamaicana, Shelly Ann Fraser Pryce nel 2013. Elaine, 29 anni, Herah da coniugata, è campionessa olimpica dei 100, 200 e 4x100 e, a cinque anni da Rio, ha concesso il bis nelle due gare individuali. E’ nella storia. E non solo per la collezione di medaglie.
I sentieri di Cimbricus / Il vichingo che corre contro se stesso
Mercoledì 1° Dicembre 2021
Proviamo ad anticipare l'Oscar che la WA assegnerà stasera. Tra Joshua Chetpegei, Ryan Crouser, Mondo Duplantis, Eliud Kipchoge e Karsten Warholm, noi azzardiamo sapendo già su chi puntare il nostro soldino. Certi di vincere.
Giorgio Cimbrico
“Non credo che il 9”58 di Bolt sia meglio di quel che ha fatto Warholm”: il giudizio è di Rai Benjamin che al nono ostacolo della finale olimpica tornò addosso a Karsten Warholm finendo per accendere le ultime scorte di furore agonistico del norvegese. Il risultato, 45”94 nei 400hs. E Benjamin a poco più di due decimi, 46”17, in fondo alla più strabiliante gara della storia sulla distanza che non perdona. Se nel ’68 a Messico Bob Beamon volò nel XXI secolo, in quali meandri del tempo si è addentrato il giovanotto che urla e si prende a schiaffoni prima di chinarsi sui blocchi, rigorosamente in settima corsia?
Fatti&Misfatti / Tra Azzurrina e Campionato, indovina chi sparla
Martedì 30 Novembre 2021
“Per un basket che cerca Godot e una credibilità difficile in questa pozzanghera dove neppure Aldo, Giovanni e Giacomo riuscirebbero a far ridere, come capita in questa guerra delle rose senza profumo.”
Oscar Eleni
Mimetizzato da palo dell’Ortica nella galleria del teatro milanese degli Arcimboldi. Prove in scena per il John Malkovich, grande attore, genio, uno dell’Illinois che forse è stato ben copiato, o, probabilmente, soltanto ispirato il Peterson attore prima e dopo la gloria sportiva. Cercando naufraghi senza volto come la Finocchiaro attrice di cuore e genialità, avendo rinunciato senza rimorsi a patire il gelo per Azzurrina fremebonda al Forum dove il Petrucci non sapeva più chi maledire per la sofferta vittoria al pelo con l’Olanda dove il basket è stato preso in ostaggio nella guerra dei bottoni fra federazione mondiale ed eurolega, la NBA se ne fotte da sempre, per finestre di qualificazione al mondiale del 2023 assegnato a Filippine, Giappone e Indonesia perché loro, quelli che comandano, sanno come si divulga davvero uno sport.
More Articles...
Page 194 of 719