Piste&Pedane / Se il buongiorno si vede dal mattino
Venerdì 18 Febbraio 2022
Dopo tre uscite sui 60 con una media di 6”50 tondi, Jacobs farà la sua prima volata italiana agli Assoluti di fine mese. Occasione ghiotta per confermare l’attuale leadership mondiale e verificare gli obiettivi iridati.
Daniele Perboni
Al di là dei risultati ottenuti, indubbiamente di ottima qualità (6”51 a Berlino, 6”49 a Lodz, 6”50 a Lieven), e delle vittorie centrate (tre) il Marcell Lamont Jacobs da Desenzano, ormai romano d’adozione, ha riportato in patria la voglia di eventi d’atletica e, fatto da non trascurare, la buona consuetudine di mandare un inviato sul posto per seguire de visu il protagonista in questione. Non succedeva da tempo. Per ora solo la rosea si è permessa il lusso –, forse per mere per questioni economiche? –, ma almeno qualcosina pare si stia muovendo.
Pechino 2022 / Verso la conclusione tra medaglie e veleni
Giovedì 17 Febbraio 2022
Le ultime ore, con la squadra scesa in tredicesima posizione in quanto agli Ori, sono state caratterizzate da due altre medaglie (che sono ora 16) e soprattutto da un alto tasso di nervosismo. Sarebbe opportuno spegnere i toni.
Gianfranco Colasante
“Incredibili successi”, chiosa il presidente del CONI riponendo nel cassetto la medaglia n. 16 e tentando con questo di spegnere le baruffe che avvelenano il clima della squadra olimpica, peraltro impermeabile ai richiami presidenziali. Fatto si è che nel giro di ventiquattro ore, il doppio successo delle due ragazze terribili – guarda caso, le più medagliate della spedizione –, con il secondo argento di Arianna Fontana nei 1000 e con il bronzo che Federica Brignone ha conquistato nella Combinata, le polveri si sono riaccese e la temperatura è salita al calor bianco. Fino a coinvolgere nelle polemiche anche le famiglie, come non s’era mai visto prima.
I sentieri di Cimbricus / Storie di famiglie e cromosomi
Giovedì 17 Febbraio 2022
Gli Strolz sono il padre e il figlio che trovano posto in quel libro della Bibbia dello sport scandito dalle successioni: Hubert generò Johannes, così come Imre (Nemeth) generò Miklos e Keke (Rosberg) generò Nico.
Giorgio Cimbrico
Johannes, nato a Bludenz, Vorarlberg, aveva già pareggiato il padre (luogo di nascita, Warth, stessa regione dell’Austria occidentale), con il successo nella combinata, 34 anni dopo l’oro, nella stessa gara, di Hubert ai Giochi di Calgary. In un altro tipo di gimkana è stato secondo, come chi ha contribuito a metterlo al mondo: Hubert finì secondo, alle spalle di Alberto Tomba, in gigante: Johannes si è arreso, tra i pali dello slalom, solo al francese Clement Noel, che fatica spesso a “trovare” due manches ma quando ci riesce di solito vince.
I sentieri di Cimbricus / Il paese che ha bisogno di miracoli
Mercoledì 16 Febbraio 2022
L’Italia, che ha bandito da tempo la normalità, rifiuta l’esercizio più semplice e coinvolgente offerto dallo sport: guardare. E guardando trovare nessi, richiami, tessere trame, meravigliarsi per esser incorsi in una scoperta.
Giorgio Cimbrico
Stretti in un’informazione matrioska, soffocati, come Laocoonte e i figli, in un gioco di scatole cinesi sempre più piccole, viene sempre più negata – e passivamente accettata – la chance di guardare lo sport per quello che lo sport può dare: una bellezza che può nascere dal nitore di un gesto, dall’accensione di uno scontro, da un ambiente ostile che può trasformarsi in spietato e affascinante avversario.
Pechino 2022 / Sulla ruota dei Giochi e' uscito il 13
Martedì 15 Febbraio 2022
L'immensa Sofia Goggia fa storia a Pechino e sfiora il bis di PyeongChang con la sorprendente Nadia Delago al terzo posto. Aumenta il numero delle medaglie ma per la carenza degli Ori (2) la squadra esce dalla Top Ten del medagliere.
Gianfranco Colasante
Due medaglie olimpiche in una stessa gara, la specialità regina della neve, costituiscono una pagina di storia da raccontare a chi non c’era. Tanto più se a conquistarle – è il termine più giusto – sono state l’immensa Sofia Goggia, a sole tre settimane dal terribile incidente di Cortina, affiancata da Nadia Delago, sul podio all’esordio (senza dimenticare il quinto posto dell’eccellente Elena Curtoni a fare squadra).
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