Duribanchi / Qui non fallisce solo il referendum
Martedì 14 Giugno 2022
“L’Italia è alle prese con una devastante crisi economica. Causata dalla guerra e dalla vocazione scellerata a fare debito pubblico. A spendere i soldi che il Paese non ha. A pensare che i fondi (forse) dell’Europa saranno la panacea. Non è così.”
Andrea Bosco
Pioggia di defezioni a Palermo. Ben 170 seggi si sono ritrovati privi di presidente. Peggio ancora per gli scrutatori. Certificati medici a pioggia sottoscritti da medici “comprensivi”. Nel paese del “me ne fotto” (l’altra parola non la scrivo perché odora di fez) tutto è consentito. “Minchiuzza avvelenata” sparava un mio compagno di liceo nativo di Agrigento. Pessima (ancora) figura da parte del ministro Lamorgese. Che pare abbia la stima del presidente Mattarella, che a Milano (come prefetto) non rammentano per la brillantezza dell’agire e che è “odiata” dal “capitano” leghista. Per via dei migranti, dei rom, degli abusivi e di altra umanità in “libera uscita”.
I sentieri di Cimbricus / Il giovanotto con le ali in testa
Lunedì 13 Giugno 2022
Col nome che pare una multinazionale del beauty, alla terz'ultima occasione Devon Allen ha sfiorato il mondiale del 110H, lontano 4/100. Dopo la firma con gli Eagles, gli restano solo due occasioni: i Trials e i Mondiali, entrambi a Eugene.
Giorgio Cimbrico
Devon Allen dice che aveva le gambe fresche: riposo forzato per un Covid brillantemente e velocemente superato. Dice anche che pensava di fare il record del mondo perché si sentiva proprio bene: “Dieci giorni di riposo mi hanno caricato. Sono andato forte ma nelle prossime gare andrò meglio”. E tutto questo è stato il commento al 12”84 di Randall’s Island, New York, Icahn Stadium (intitolato al miliardario, benefattore e amico di Trump), quello del primo record del mondo di Usain Bolt, un lampo improvviso da 9”72, quattordici anni or sono.
Fatti&Misfatti / Fra le povere gazzelle di Grant
Lunedì 13 Giugno 2022
Che non si esaltano se i telecazzisti ti dicono che devi esaltarti. Non chiedeteci poi del basket scudetto. Se le danno e se ne dicono. La testa dei giocatori, dei protagonisti, soffre la grande tensione. Viva chi riesce ad essere bravo.
Oscar Eleni
Fra le gazzelle vegetariane di Grant che cercano di sopravvivere fra Tanzania, Sudan insanguinato e crudele, le terre dei Masai. Non bevono e non votano ai referendum come moltissimi. Non si esaltano se i telecazzisti ti dicono che devi esaltarti. Capiscono che nel calcio si può fare notizia e trovare simpatia se hai fatto il muratore come Gatti, il nuovo Chiellini, se apprezzi la vita limpida e non tatuabile del Raspadori. Diverso il momento in cui devi giudicare stile di gioco o di vita.
I sentieri di Cimbricus / Alla conquista dell'isola che c'e'
Lunedì 13 Giugno 2022
Quella che andrà in dote a chi riuscirà a piantare il giavellotto – l’attrezzo della tradizione finnica – oltre i 93.09 del record All-Comers. Intanto, dall’altra parte dell’oceano, alle finali NCAA spunta un nuovo Tommie Smith nato l'11 Settembre.
Giorgio Cimbrico
I “Paavo Nurmi Games” di Turku, in calendario martedì pomeriggio (con ampia rappresentanza italiana), offrono la chance di diventare padrone di una delle innumerevoli isolette al largo della città natale del Grande Taciturno, a condizione che il Keihas, il giavellotto, vada a piantarsi a 93.10, un centimetro in più del record su suolo finlandese, 93.09 di Ari Parviainen, centrato a Kuortane il 26 giugno 1999. La misura è anche il record nazionale di Suomi.
Abbecedario / La Quercia che non voleva morire
Domenica 12 Giugno 2022
Sento e leggo spesso di “valori olimpici” e di “heritage”. L’esperienza insegna che si tratta di belle parole messe in fila senza calore e alcuna convinzione. Motivo per cui vi propongo questa favola dei giorni nostri che nel ruolo della principessa vede una vegliarda e malandata quercia che si ostina a voler vivere. Anche con l’aiuto di tanti amici. Di altri mondi.
Gianfranco Colasante
Tra queste due foto intercorrono 86 anni. La prima – presa il 2 agosto del 1936 – mostra il 23.enne californiano Cornelius Johnson sul podio dei Giochi di Berlino dopo la vittoria nel salto in alto ottenuta con la misura di 2.03, davanti a Dave Albritton e Delos Thurber, fermi a 2.00. (Un mese più tardi Johnson e Albritton stabiliranno a New York un nuovo “mondiale” superando entrambi l’asticella posta a 6 piedi, 9 pollici e ¾, come dire a 2.076).
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