Fatti&Misfatti / Attenti a non cadere nel pozzo del diavolo
Lunedì 27 Settembre 2021
Intanto il basket fa passi di bimbo per avere almeno i risultati nella Domenica Sportiva che va ben oltre le 24, come se il giorno dopo tutti facessero colazione da Tiffany, assenti dal lavoro o da scuola.
Oscar Eleni
Dal pozzo del diavolo nello Yemen per cercare chi ha fatto la nuova pista dell’Arena di Milano che dopo 11 mesi perde già i pezzi, come i cancelli nei recinti dei cani, le scale mobili, contento di poter raccontare a Satana che il basket ha i suoi diavoli e troppe debolezze, che l’Italia non capisce più se ha bisogno di un terzo vaccino, rassegnata davanti all’abuso della parola libertà, disperata vedendo figlie che ammazzano madri per un bene immobile, ragazzi che si prendono a bottigliate fino a tarda notte.
I sentieri di Cimbricus / Si allineano anche i finanzieri, ...
Giovedì 23 Settembre 2021
... e adottano il becero inglesorum per l'italianissimo Centenario delle Fiamme Gialle. Che dire? Al funzionario entusiasta che suggeriva “Morte alla stupidità”, il generale de Gaulle rispose: “Programma ambizioso, mon cher …”.
Giorgio Cimbrico
Sabato a Townsville, Queensland, centesimo anniversario e centesima partita tra All Blacks neozelandesi e Springboks sudafricani, il derby del mondo ovale. L’importanza dell’appuntamento meritava un’etichetta, un marchio da apporre a fuoco. E’ stato trovato, bello e floreale: la Felce e la Protea. Proprio così come l’ho scritto, in italiano. Qualcuno ha espresso qualche dubbio ma è stato subito zittito: bisogna cambiare, stare al passo con i tempi, siamo o no globalizzati? In alternativa c’era l’Uccello che non vola e l’Antilope che salta, ma era un po‘ lungo e di non facile comprensione. Va bene, basta con gli scherzi, non è vero niente. All Blacks contro Springboks è già abbastanza eloquente.
Fatti&Misfatti / Le belle bugie in (super) Coppa
Giovedì 23 Settembre 2021
Doppie pagelle per i resistenti. Una su questa supercazzola chiamata supercoppa come se fosse veramente antan. Un’altra sul campionato che parte ringraziando Radio Rai che ci ha fatto sentire in partita mentre eravamo invece esclusi.
Oscar Eleni
Fra mangrovie vietnamite che a Milano vorrebbero mettere nel bosco orizzontale vicino all’amatissima Canottieri. Il posto giusto per dare ragione al saggio dell’osteria quando si beve il barbera e annuncia liturgico: le bugie le raccontano tutti. Solo chi ha coraggio dice la verità. Trovarlo questo coraggio per dirvi che la supercoppa del basket non ci ha detto quasi niente a poche ore dall’inizio del campionato. Tutto molto artificiale, artificioso, a parte il ritorno al successo, dopo 26 anni dalla nascita di questa supercazzola chiamata supercoppa, della Virtus che l’aveva vinta nel 1995.
Osservatorio / Salvare l'estate d'oro dello sport italiano
Mercoledì 22 Settembre 2021
Dopo le esaltanti affermazioni estive, diventa ancora più urgente rimettere i piedi a terra e dedicare ogni energia alla programmazione dei prossimi tre anni e non solo in funzione del Giochi Olimpici del 2024.
Luciano Barra
Con il 21 settembre l’Estate è finita ma i ricordi dell’incredibile sequela di successi continua a fare notizia. Dopo la bellissima vittoria del Calcio, che vedo come comune denominatore motivazionale per i risultati successivi, si ricordano la prima finale a Wimbledon di un nostro tennista (Berrettini), le 40 medaglie di Tokyo con le perle di Jacobs & Tamberi, le 69 delle Paraolimpiadi con il filotto delle nostre nei 100 metri, all’oro di Ganna nella cronometro su strada, ed ora le due medaglie d’oro delle squadre azzurre della Pallavolo guidate da Paola Egonu e dall’accoppiata Giannelli/Micheletto.
I sentieri di Cimbricus / Nostalgija per un mondo perduto
Martedì 21 Settembre 2021
A soli 58 anni se ne è andata anche Margarita Ponomaryova, misteriosa kazata che senza minimamente intaccarla aveva portato con fierezza la sua bellezza sugli ostacoli della pista e dell’esistenza.
Giorgio Cimbrico
Ricordo quando apparve: alta, sottile, dentro un cappotto di pelle ruvida da cui sbucavano ciuffi di pelliccia, stivali morbidi, una versione moderna dei comodi valenki, gli occhi allungati, enigmatici, gli zigomi alti: Margarita Ponomaryova, uscita dalle tavole di Hugo Pratt e di uno dei suoi capolavori, Corte Sconta detta Arcana, poteva essere un’avventuriera salita sul Treno dell’Oro che correva sui binari della Transiberiana, l’amante di uno di signori della guerra che si aggiravano sugli incerti confini tra Manciuria, Cina, Mongolia e Russia nel 1919, una rivoluzionaria infiltrata nell’esercito bianco e nelle sue stralunate milizie: la divisione di cavalleria asiatica della Transbajkalia era una delle più tristemente famose.
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