Giochi Olimpici di Pechino: le due facce delle medaglie azzurre
Missione compiuta? La squadra italiana (347 componenti, anche se poi in gara sono scesi in 334) da Pechino riporta a casa 28 delle 958 medaglie distribuite, otto delle quali del metallo più pregiato (quanto quelle del ragazzo bionico Michael Phelps che però le ha condite di almeno sette record mondiali), oltre a dieci d’argento e dieci di bronzo. Un bilancio sufficiente, si dovrebbe dire, con un nono posto palindromo nel medagliere, sia lo si legga in termini di medaglie d’oro, sia di medaglie complessive. C’è da essere soddisfatti con moderazione, senza per questo giustificare i toni esaltati del presidente del CONI Gianni Petrucci che, nella conferenza conclusiva, hanno suscitato qualche perplessità tra gli inviati italiani. In sede di pronostico l’autorevole Sports Illustrated ce ne attribuiva 27 con 7 ori, in controtendenza rispetto ai profeti di casa nostra come il capo-delegazione Pagnozzi che, con slancio patriottico e un po’ interessato, ne aveva indicato 44, seguito a ruota dalla Gazzetta che si fermava a 40.
Tennis / Fausto Gardini, il “Vampiro”
Giovedì, 18 settembre 2008
È stato uno dei grandi di un tennis italiano che, negli anni Cinquanta e Sessanta, reggeva bravamente il confronto col mondo anglo-sassone, ben lontano allora dagli isterismi che oggi l’hanno fatto precipitare in serie C. Apparteneva a un’epoca in cui giocavano Sergio Tacchini, Merlo, Pietrangeli, Sirola. Se ne è andato a 78 anni d’età, ucciso da un infarto. Personaggio controverso come pochi, Gardini è stato tra i primi a intendere il tennis come una professione da cui però trarre più notorietà che vantaggi. Fortissimo in singolare, quasi imbattibile in doppio. Assieme a Nicola Pietrangeli – prima dell’arrivo di Orlando Sirola – ha costituito per anni la squadra italiana di Coppa Davis, arrivando per tre volte tra il 1952 e il ’61 alla finale interzone.
Nato in una famiglia della borghesia milanese (fu il padre, che aveva fatto atletica come velocista, a trasmettergli l’interesse per lo sport), avrebbe voluto fare il calciatore, ma si trovò con la racchetta in mano già prima dei dieci anni. Si può affermare che sia stato il primo giocatore a rendere in Italia il tennis uno sport popolare. Anche per gli episodi picareschi di una accesa rivalità che lo oppose a Beppe Merlo prima, a Pietrangeli dopo. Famosa, e chiacchierata, è rimasta la sua vittoria più importante agli Internazionali del 1955 proprio contro il massiccio Merlo, costretto al ritiro dai crampi al quarto set, mentre Gardini ancora saltellava fresco e vispo.
Ciclismo / Bettini passa la mano a Ballan
Mercoledì, 1 Ottobre 2008
Ti aspetti Paolo Bettini, spunta Alessandro Ballan. Comunque sia andata, per l’Italia sono tre i titoli iridati su strada consecutivi. Tre azzurri tra i primi quattro classificati promuovono a pieni voti il “mondiale” varesino organizzato con dovizia di mezzi, anche se si è dovuto far ricorso a una provvidenziale legge dello Stato. Ma a giudicare dai riscontri sontuosi di soldi se ne sono trovati a sufficienza. Una volta tanto, però, il gioco è valso la candela a giudicare dai risultati finali. Davanti a oltre 350.000 spettatori l’Italia vince il suo diciannovesimo titolo su strada (un titolo che in casa mancava da quarant’anni, dal 1968 ad Imola, quando a vincere fu Vittorio Adorni con quasi 10’ di vantaggio sul secondo), collezionando la sua quinta doppietta.
Vela / Definite le Classi per i Giochi 2012
Venerdì, 2 Gennaio 2009
La Federazione Internazionale della Vela (ISAF) – nella riunione del suo Council tenuta lo scorso novembre a Madrid – ha stabilito le classi per i Giochi Olimpici del 2012. Si tratta di una piccola rivoluzione. Innanzi tutto il numero è stato ridotto a 10 col definitivo ricovero in cantiere del Tornado, una veterana presente ai Giochi dal 1976 al 2008. La vera novità è però costituita, per la competizione di match racing femminile, dall’introduzione della classe Elliott 6m in sostituzione della Yngling, vista solo nelle ultime due edizioni. La scelta, come precisato da un portavoce, è avvenuta “a larga maggioranza” nei confronti della stessa Yngling e di altri due scafi pretendenti, la SB-3 e la Ultimate-20. Qualche difficoltà si è avuta infine per la conferma della 470 femminile che nella votazione ha prevalso di poco sulla 29er Skiff.
More Articles...
Page 709 of 716