Atletica / Villani e Bencosme sugli scudi. Buona prestazione di Ejjafini.
Venerdì 3 Agosto 201
Prima giornata d’atletica. Gli italiani sono a Londra in 38: 19 uomini e 19 donne. Assenti per motivi diversi, e tra le polemiche, Antonietta Di Martino e Andrew Howe, in vetrina solo i marciatori e i due triplisti. Speranze di piazzamenti “bassi” per il resto della truppa. Non è un buon momento per la nostra atletica, d’altro canto appare difficile raccogliere molto quando si è seminato poco e male. Due le finali. Nel peso si impone il boscaiolo polacco Tomasz Majewski che replica l’oro di Pechino beffando il giovane tedesco David Storl. Nei 10.000 donne di tarda serata, segnati dal solito duello Etiopia-Kenia, figura la giramondo Nadia Ejjafini. A Londra c’era già stata in aprile per la Maratona, fermandosi però intorno al 30° chilometro. Una contro-prestazione che le era costato l’esclusione dal terzetto azzurro, benché già qualificata. Da qui il ripiego sui 10 chilometri dopo l’incoraggiante 31’45”14 di giugno. Fino a metà gara, con la sua andatura a passi corti e frequenze alte, la signora giunta dal Marocco segue il ritmo del gruppo di testa, poi scivola nelle retrovie. Comunque conclude la gara in diciottesima posizione appena sotto i 32’ (31’57”03).
Londra 2012 / Ancora a segno la scherma: bronzo per la sciabola
Venerdì 3 agosto 2012
Settima giornata. Solo un bronzo, tanto per muovere la classifica in attesa del resto, ma di qualità, che arriva dalla scherma, la miniera sempre aperta dello sport italiano. All’ora di cena – dopo una giornata di delusioni (su tutte, il quarto posto, del Due senza di Mornati e Carboncini, mai in lotta per il podio) – ecco la medaglia della squadra di Sciabola che supera la Russia (45-40) nella finalina per il terzo posto. Nel quartetto azzurro, con un Gigi Tarantino all’ultima apparizione prima dell’arruolamento tra gli allenatori, con un tignoso Diego Occhiuzzi intenzionato a onorare il fresco argento individuale, con un Aldo Montano a scartamento ridotto per il serio infortunio muscolare, risulta decisivo il furore agonistico dell’esordiente Luigi Samele.
Londra 2012 / Il Dream Team torna a colpire!
Giovedì 2 Agosto 2012
La vendetta del Dream Team ha un sapore dolce e porta a casa l’undicesima medaglia dell’Olimpiade londinese, la quarta d’oro. Che il quartetto del fioretto avesse in tasca il titolo olimpico sin dalla partenza, era più di una speranza. Ma averlo ora conquistato, quel titolo, e per di più con tanta autorevolezza, è un fatto da consegnare alla piccola storia dello sport italiano. La giornata – aperta all’ora di pranzo dall’argento di Sartori e Battisti, rimontati dai neozelandesi negli ultimi metri – si chiude con la nuova medaglia d’oro del Dream Team: le scatenate ragazze azzurre, l’intero podio dell’individuale – Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Arianna Errico – più Ilaria Salvatori entrata in corsa, non hanno dato scampo alle russe – le campionesse in carica – asfaltate con un perentorio 45-31 (dopo aver fatto fuori la Francia per 45-22).
Londra 2012 / Due di coppia, genuino argento pontino
Giovedì 2 Agosto 2012
(in aggiornamento)
Sesta giornata. Riprende la conta delle medaglie italiane. Nello sport non bastono i sogni, locuzione usata con tale frequenza da finire col perdere significato, ma occorrono – tanto per parafrasare – “solide realtà”. Come questo Doppio che Alessio Sartori e Romano Battisti hanno portato con caparbietà a vincere un grande argento nel bacino remiero più prestigioso del mondo. Medaglia che per un lungo tratto è parso virare verso un colore più nobile. Fino a quando il ritorno prepotente dell’equipaggio neozelandese – Joseph Sullivan e Nathan Coen – ha sopravanzato gli azzurri lasciandoli a 1”23. Al terzo posto la coppia slovena (Luka Spic e Iztok Cop) già campione olimpico a Sydney 2000.
Londra 2012 / La discesa doro di Daniele Molmenti
Mercoledì 1 Agosto 2012
Quinta giornata. Ventiquattro ore di pausa, giusto il tempo per digerire l'abbuffata d'apertura, e gli azzurri riprendono ad accumulare oro in cascina. Il terzo in ordine di tempo lo consegna allo sport italiano Daniele Molmenti nella canoa slalom, specialità K1. Nel rispetto di un pronostico per nulla azzardato che lo vedeva da tempo il favorito della gara, un mix di azzardo e tecnica raffinata. “Non mi interessa la medaglia d’argento”, era stata la sfida lanciata agli avversari appena entrato nei 15 della qualificazione. E così è stato. Il friulano, uno che si esalta quando il gioco si fa duro, ha domato le acque torrenziali della Lee Valley da par suo e per farlo – non capita a tutti – ha scelto il giorno del 28° compleanno. Miglior regalo non poteva farsi.
More Articles...
Page 687 of 715