Bordo campo / Mai dire mai, battuti (finalmente) gli Aussie
Domenica 13 Novembre 2022
La rincorsa alle prime posizioni, iniziata contro le Samoa, è proseguita a Firenze con una storica affermazione sull’Australia, sia pure per un solo punto (e un loro errore). Una Nazionale con una nuova identità?
Daniele Perboni
I sogni muoiono all’alba, scriveva Montanelli in una sua pièce teatrale, poi trasformata in film e diretta dallo stesso Indro. In questo caso i sogni dei “canguri” gialli australiani sono morti a metà di un pomeriggio da cani sul prato dello stadio Franchi di Firenze. Dalla parte opposta, sulla sponda azzurra, continua la favola di una squadra giovane, reduce dal sovrabbondante bottino contro Samoa di sette giorni prima, che ha saputo affrontare l'incubo dell’emisfero sud con concretezza come non accadeva da tempo.
I sentieri di Cimbricus / Quando c'era ancora il Rastrello
Sabato 12 Novembre 2022
La vicenda di Elena Vallortigara – cui una maleducata burocrazia impedisce di allenarsi – ci fa tornare alla mente quando la città del Palio era al centro dell’universo atletico, unendo l’Est e l’Ovest sulla stessa pista.
Giorgio Cimbrico
Il comunista Renzo Corsi ci mandò a dormire dalle monache: le stanze, imbiancate a calce, del vecchio convento dai soffitti a vele, erano belle e luminose, le sorelle gentilissime. Pagammo 500 lire a testa: anche a metà degli anni Settanta era un prezzo assai modesto, vicino alla gratuità. Quando, molti anni dopo, sono tornato al Rastrello – magnifica visione del profilo della città (mi rifiuto dire skyline) – per un Siena-Genoa ho intravvisto i resti della pista, una delle tante sparite: Bologna, Firenze, Torino sia Comunale sia Delle Alpi direi che sono le ferite più significative. (una vecchia foto dello Stadio del Rastrello, ora scomparso).
Italian Graffiti / Permettete che vi racconti una storia
Giovedì 10 Novembre 2022
Riemersa dal giardino della memoria –, per chi c’era e l’ha dimenticato e per chi non c’era o forse non era ancora nato –, una storia di più di quarant’anni fa. Che narra di un giornale di atletica, o meglio, “Il Giornale dell’Atletica”. Dunque, …
Gianfranco Colasante
Eravamo all’inizio degli anni Ottanta, quelli che a fine decennio canterà a San Remo un ispirerato Raf. La data esatta è il 15 Marzo 1981, come dire più di quarant’anni fa, quando tutto era ancora diverso e genuino: quel giorno apparve in edicola “Il Giornale dell’Atletica”. Sì, proprio in edicola: anche quella una prima volta. Con una premessa: tra le centinaia di pubblicazioni sulle quali (indegnamente) ho lasciato la firma, quel giornale è quello che più m’è rimasto nel cuore. Forse perché è proprio da lì che arrivava. Ma cominciamo dal principio.
Piste&Pedane / Una piccola storia dei nostri giorni
Giovedì 10 Novembre 2022
Ragioni e torti tra Vallortigara, il suo allenatore e l’assessore allo sport di Siena. Chissà, se mai, quest’ultimo conosce il ruolo che l’UISP Atletica (quando era ancora “Sport Popolare”) ha svolto per la promozione internazionale della città.
Daniele Perboni
Lunedì 7 novembre, sul profilo FB di Elena Vallortigara, da anni di stanza a Siena, dove è seguita dal tecnico Stefano Giardi, compare un post in cui il bronzo mondiale dell’alto esprime il dispiacere di dover abbandonare il Campo Scuola per via dei lavori di ristrutturazione che non lasciano spazio a qualsivoglia possibilità di allenamento. Lavori iniziati a maggio e che avrebbero dovuto concludersi a settembre. Pare che il casus belli sia da imputare ai ritardi per il rifacimento di una fognatura e il mancato arrivo del materiale occorrente. (foto nel 22 Agosto 2022).
I sentieri di Cimbricus / Per pagare o fallire c'e' sempre tempo
Martedì 8 Novembre 2022
“Il calcio gode di questi trattamenti perché è una specie di metadone distribuito alla massa? O perché chi esercita una certa forma di potere può vantare privilegi che immediatamente gli vengono riconosciuti?”
Giorgio Cimbrico
Il calcio d’Italia –, quello che non andrà agli ormai imminenti Mondiali di calcio –, ha sempre forti alleati pronti a inventarsi miracoli. E’ in arrivo un provvedimento governativo per rateizzare i 500 milioni che dovevano esser versati al fisco entro dicembre. Ora le società indebitate (alcune sino agli occhi o anche più su) avranno cinque anni di tempo per rateizzare. Da piccolo, trascurabile pidocchio posso dire che, pur non avendo carichi pendenti con l’agenzia delle entrate, ho rateizzato in tre mesi le mie imposte.
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