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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Attacco frontale alle stupidaggini

Mercoledì 31 Luglio 2019

 

manuel 


Non sappiamo se ha ragione chi dice che lo sport vive di luoghi comuni. Ma, certo, pare difficile disfarsene a ben vedere ciò che ci propinano i mille canali dell’informazione. Una notizia è tanto vera quanto meno è verificata.

Giorgio Cimbrico


Smentiti i luoghi comuni che sono stati spesso sgraditi compagni di viaggio. Simone Manuel vince i 50 e 100 stile libero ai Mondiali, Jakob Ingebrigtsen impegna a fondo kenyani e etiopi e spesso li batte: Simone è nera, Jakob è bianco. Simone è texana di Sugar Land (bel nome, …) e quando è stato il momento di fare il salto è andata a Stanford, che ha un collezione di medaglie olimpiche, oltre 300, che desta invidia tra le potenze dello sport mondiale. Allenarsi in quel sacrario l’ha trasformata nella prima afro-americana olimpionica in piscina.

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Italian Graffiti / Acqua azzurra, acqua Benedetta

Martedì 30 Luglio 2019

 

pilato

 

Mondiali trionfali per il nuoto e la sua federazione, saldamente al centro del sistema sportivo italiano. Tra tanti podi la reginetta è stata Betty Pilato con i suoi 14 anni salita con autorevolezza sul tetto del mondo. Un esempio di freschezza ed entusiasmo da cui c'è molto da imparare.

 

Gianfranco Colasante

 

A quanto si legge non pare attraversare il periodo più sereno della sua attività politica, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Visto che starebbe valutando, proprio in queste ore, se lasciare la poltrona presso la PCM (mantenendo la delega per lo Sport) dopo aver declinato il rischioso incarico di commissario italiano all'UE. Eppure è stato tra i primi, se non il primo, a telefonare a Paolo Barelli per complimentarsi e invitare la squadra azzurra a Palazzo Chigi. Non risulta (ma spero di sbagliare) che una telefonata dello stesso tono Barelli abbia ricevuto da Giovanni Malagò che si è limitato a twittare. Non è la stessa cosa. Tanto più alla conclusione di un Mondiale di enorme soddisfazione per tutti, in una disciplina universale come il Nuoto. In uno con l'Atletica base fondante dell'intero castellotto olimpico. E che dovrebbe essere il fiore all'occhiello del CONI.


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Fatti&Misfatti / Giovani (talenti), ma non spietati

Lunedì 29 Luglio 2019

 

pln-2019 


Come diceva Gandhi se si potessero togliere l’Io e il Mio da tutti i discorsi forse potremmo rivedere le stelle e portare il cielo in terra. Solo allora si arriva a fare squadra.

Oscar Eleni

Monaco esiliato dall’artrosi alla ricerca dei cistercensi che nel 1132 costruirono l’abbazia di Fountains nel North Yorkshire. Ricerca della pace, del silenzio dopo essersi svegliati col cinguettio di giovani talenti, fortunatamente non spietati come i troppi che trovano spazio nella cronaca nera dove gli emuli delle porcate sono molti di più dei ragazzi e ragazze d’oro che ci rappresentano nel mondo, perché in famiglia si accorgono sempre dopo di non avere allevato soltanto brave persone. Noi ci teniamo stretti la pugliese Benedetta Pilato, argento mondiale nei 50 rana a 14 anni e 194 giorni, una del 2005, rivendicando più spazio del mercatone calcistico per il piemontese Stefano Sottile, 21 anni, diventato campione italiano di salto in alto superando 2.33, record under 23 tolto a Tamberi, minimo olimpico, miglior risultato mondiale dell’anno.

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Saro' greve / Quando Sgarbozza mise sull'attenti Andreotti

Lunedì 29 Luglio 2019

 

zanin_tokyo1964 


Rievocazione dei fasti della celebre Compagnia Atleti della Cecchignola che l’autore ha comandato a lungo. Una occasione per ringraziare, finalmente, i tanti generosi ciclisti che l’animavano, anche per le medaglie vinte a Tokyo '64.

Vanni Lòriga

La 106ª edizione del Tour de France mi ha fatto ringiovanire di almeno 55 anni. Questo notevole salto indietro è dovuto soprattutto ai commenti televisivi di Luigi “Gigi” Sgarbozza. Che, a parte il vincitore (il colombiano Egan Arley Bernal Gomez) e Juliem Alaphilippe, la grande speranza francese, è stato il vero protagonista della Grande Boucle. Sin dal principio ha scommesso sulla vittoria del transalpino. Ha insistito anche quando ormai era del tutto fuori gioco, ma alla fine si è arreso alla realtà dei fatti. Vede per lui un grande futuro, ma gli ha consigliato di essere più oculato nella distribuzione degli sforzi, saggio amministratore di sé stesso. Ha sicuramente ragione anche se Bernal, 22 anni, sembra aver ipotecato il prossimo decennio ciclistico.

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Osservatorio / La Gazzetta ovvero lo specchio dei tempi

Venerdì 26 Luglio 2019

 

gazzetta-19 


Confronti e raffronti. Pensierino della sera con un misto di rimpianto e un po’ di rabbia. Su quello che è stato – quando lo sport sulla Gazzetta aveva un altro sapore – e quello che viene mostrato oggi. Con l’avvertenza dei minuti/secondi che occorrono per leggere.

Luciano Barra

Bella la doppia pagina della Gazzetta di mercoledì scorso che ha voluto ricordare che siamo ad un anno dai Giochi di Tokyo 2020. Un tuffo nel mondo dell’olimpismo, proprio mentre sui giornali impazza la campagna acquisti più farlocca di sempre, campagna che fa sempre venire il dubbio su quali siano i reali collegamenti fra procuratori e giornalisti. Comunque le due pagine ci hanno chiarito dove si svolgeranno le gare di Judo, Karate, Pugilato, Sollevamento Pesi, Pallamano, Tennistavolo, Tiro con l’arco, Canoa sprint e Canoa slalom, Canottaggio, Ginnastica, Ciclismo BMX, Triathlon, Skateboard, Surf, Hockey Prato, Softball e Baseball.

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