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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Atletica / Mondiali e dintorni, un fascicolo ancora aperto

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Venerdì 15 Settembre 2017

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di Carlo Santi

Veleni nell’atletica italiana dopo il Mondiale di Londra? Sembrerebbe proprio di si. Il vertice voluto dalla presidenza federale lo scorso 12 settembre per fare (finalmente) il punto sulle vicende tecniche e guardare al futuro, non sembra aver prodotto grandi risultati. Se non per darsi appuntamento agli Europei di Berlino dell’anno prossimo per fare un altro bilancio aspettando il Mondiale 2019 e poi Tokyo 2020. La riunione avrebbe però potuto avere un altro effetto: l’uscita di scena anticipata del direttore tecnico Elio Locatelli. Un duro attacco gli è stato portato da Stefano Baldini che guida l’attività di sviluppo occupandosi degli “under 25”.

Locatelli è stato difeso da tre consiglieri federali (Ida Nicolini, Liana Calvesi e Alberto Montanari) mentre Baldini ha minacciato le dimissioni. Per il momento la situazione è stata contenuta, ma il prossimo Consiglio federale, quando si parlerà di un nuovo decentramento tecnico, potrebbe riaccendersi.

C'è poi sempre sul tavolo la spinosa questione degli atleti militari. Una vicenda che rischia di fiventare non solo ingestibile, ma di diventare bersaglio di qualche Stato Maggiore che potrebbe drasticamente chiudere le porte. Per l'atletica sono circa duecento gli atleti arruolati nei vari corpi e molti, anzi troppi, sono lontani dall'élite. C'è stato chi, addirittura, durante una riunione tra i vari corpi, ha sostenuto di non avere il controllo - e di non volerlo; si, di non volerlo - degli atleti arruolati. 
 

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