- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Piste&Pedane / Sguardo ad un futuro non troppo lontano, ...

PDFPrintE-mail

Giovedì 20 Settembre 2018

 

atlhetic elite

 

Viaggio immaginario, ... o sogno di una notte di fine estate: importante è non prendersi troppo sul serio.

 

di Daniele Perboni


Autunno 2028, i Giochi di Los Angeles sono terminati da un paio di mesi. Lo sport azzurro è andato “a tutta”: 63 medaglie, di cui una dozzina solo nell’atletica. I tempi bui, quando non si toccava palla, sono alle spalle. Una programmazione lungimirante, investimenti adeguati, scelte tecniche e politiche azzeccate hanno fatto tornare il sorriso sui volti segnati e grinzosi dei dirigenti. I giornali sul web (la carta non esiste più) esaltano i medagliati tutti. Comparsate in tv non sono negate a nessuno. La saga dei Bragagna ora è guidata da Oblomov che a suon di falci e martelli ha scalzato il vecchio padre Franco dal piccolo schermo. Fior di quattrini sono finiti nelle tasche dei migliori. Ma anche le seconde schiere non stanno poi così male. Anzi, …

più sei defilato più incassi, regolarmente in nero ... Vecchio vizio italico mai andato fuori moda. Tutto bello, magnifico, straordinario, persin generoso. Eppure, ... qualcosa non funziona per il verso giusto. Tutti sono consapevoli che il ciclo magico è giunto al termine e occorre mettere in campo strategie nuove per gli anni a venire. Il grande vecchio è corrucciato. Il carrozzone che guida ormai da lustri sembra scricchiolare. Nessuno sa come abbia superato quasi indenne tempeste politiche di ogni genere e come riesca ancora a restare lucido (se mai lo fosse stato non si può dire). Mauro Nasciuti, il suo nome, sempre più incanutito, ormai non cammina più. Si muove su una sedia a rotelle a quattro ruote motrici. Piegato nel fisico, quasi cieco e sordo (ma solo dall’orecchio destro) per guidare la nuova FIDAL si è installato permanentemente sulla “Lanterna de Zena”.

Da lì tutto controlla e ha affidato la conduzione tecnica all’astro nascente Antony Torrione, pronipote di Antonio La Torre. Il giovane tecnico ha in mente un obiettivo preciso, finora mai raggiunto da atleti in maglia azzurra: portare in Italia il titolo olimpico della 4x400. Ma per ottenere questo deve superare la resistenza di vecchi dirigenti e tecnici del passato. Le nuove metodologie mediche hanno allungato la vita media ben oltre i 150 anni, quindi molti arzilli vecchietti sono ancora sulla breccia. Alfio Giomi finalmente si è tolto di mezzo da solo. Ora è commissario tecnico dell’isola di Wight.

Vincenzo Parrinello, è stato promosso: guida il nuovo dicastero dello sport che si occupa delle maglie di lana indossate dagli atleti nelle manifestazioni internazionali. Di Elio Locatelli si son perse le tracce da quando è partito per una missione spaziale alla ricerca di nuovi talenti. Stefano Baldini si è dato alla runningastronomia. Alleva maiali, geneticamente modificati, in grado di correre una maratona in meno di due ore. Suo strenuo oppositore un tal Donatino che non vuole animali da corsa. Unica eccezione gli armadilli e i topi ragno.

Dino Ponchio si è auto sparato nell’iper-spazio, imbottito di acido lattico, quando è venuto a conoscenza che il suo pupillo, Giovanni Evangelisti, ha sempre odiato il salto in lungo. «Il mio sogno era lanciare il peso, ma Dino ha sempre castrato ogni mia ambizione, …». Ha usato una angolazione di lancio tale da impedirgli il ritorno. Sabrina Fraccaroli, Oscar Campari e Vaiani Lisi si sono stabiliti nella Città libera di Christiania, dove coltivano canapa indiana e funghi allucinogeni. Tutto legale, sia chiaro! Gianni Mauri, al grido di “siam tutti fratelli gemelli monozigoti” ha conquistato la presidenza del grande territorio del Nord (Piemonte, Lombardia, Veneto, e una fettina di Liguria). Il suo ego è soddisfatto, così ha rinunciato all’assalto al trono di Nasciuti.

Ma allora, chi si oppone al progetto di Antony? Non si hanno ancora notizie precise, ma pare che Giovanni Golasecca e Johnny Megalò, supportati da Edo Ottosse e Ricky Ingallo, non gradiscano le scelte tecniche illustrate dal giovane Torrione e stanno brigando per far naufragare il tutto. In pratica il CT pensa a una staffetta rivoluzionaria, sfruttando le qualità tecniche di Filippo Tortu, Eseosa Desalu in primis e qualche giovane che sta “viaggiando” attorno ai 43 secondi. Tortu e Desalu subito dopo le Olimpiadi di Tokyo si sono sottoposti al processo di ibernazione ed ora sono ancora nel pieno delle forze. Certo, occorre l’assenso dei famigliari per risvegliarli, ma quello non è un problema. Il vero quesito sarà riuscire a sopravvivere alle continue lotte intestine in seno alla Federazione ...

Come potete constatare, cari lettori, stiamo affrontando problematiche vecchie di cent’anni, ma sempre attuali. Come finirà questa diatriba? Se avrete la pazienza di continuare a leggerci, fra qualche decina di mesi sarete accontentati. Ora il vostro cronista si accomoda nella capsula del tempo. È un viaggio offerto dalla solita multinazionale, quella che sfrutta i pennuti per fabbricare scarpe sempre più tecnologiche. È gratis ...

 

Cerca