Piste&Pedane / Cronaca di un trionfo annunciato
Domenica 24 Luglio 2022
(G.Cim) "In fondo alla strada del Mondiale, su una Avenue che porta il nome di Martin Luther King, Massimo Stano vince la neonata 35 km e raggiunge i tre campioni - Maurizio Damilano nell'80 e nel '91, Alberto Cova nell'83 e '84, Ivano Brugnetti nel '99 e nel 2004 - capaci di affiancare il titolo olimpico a quello mondiale, salvando la spedizione in Oregon. Un oro serve per risalire il medagliere dai bassifondi, finire al 14° posto in campo, dietro Polonia e Gran Bretagna. Il raccolto di Tokyo è lontano, ma gli Europei di Monaco di Baviera, a ferragosto, sono promettenti".
Daniele Perboni
Partono in cinquanta, in rappresentanza di 28 paesi. Già allo sparo il nippo Daisuke Matsunaga imposta ritmi insostenibili. Chiara l’intenzione – dichiara il D.T. La Torre – di mettere in difficoltà il pugliese. «Sarà una partita a scacchi», la conclusione del tecnico. L’andatura di Matsunaga è micidiale, ampiamente sotto i 4 minuti al chilometro, per una proiezione finale inferiore alle 2 ore e 25 minuti, sempre mantenendo una tale media. Già al 13º chilometro il battistrada consolida un margine di 64 secondi di vantaggio.
I sentieri di Cimbricus / Quel che resta della notte
Domenica 24 Luglio 2022
Appunti e sensazioni davanti alla TV sintonizzata sui Mondiali dell’Oregon: le nove ore di fuso orario non aiutano a mantenersi svegli. A farlo ci pensano gli avvenimenti (e i personaggi) che si rincorrono sullo schermo.
Giorgio Cimbrico
Il Canada perde un titolo che, a metà del cammino, sembrava scontato: dopo 15o metri dei 400 Damian Warner si accascia, stirato al bicipite femorale sinistro, pochi attimi prima del sensazionale 45”07 del portoricano Ayden Owens Delerme che chiude la prima giornata in testa, con 4606 punti, con Kevin Mayer in difficoltà. Per il campione olimpico del decathlon, il quarto ad aver superato la barriera dei 9000 punti e già nettamente in testa, è tutto finito.
Piste&Pedane / Oregon 22 (10): Il nostro campo resta l'Europa
Domenica 24 Luglio 2022
L’ultima speranza è affidata (nel nostro primo pomeriggio) alle gambe di Massimo Stano, cavaliere superstite dell’irripetibile stagione olimpica. Si fanno valere i triplisti e le ragazze delle staffette, ma c’è molto da capire (e da spiegare).
Daniele Perboni
Maxi schermo in piazza a Palo, Puglia, per festeggiare, comunque vada, l’ultima speranza di ritrovare quell’età dell’oro perso nelle foreste e sulle spiagge dell’Oregon e oggi affidato alle gambe e alla tecnica di Massimo Stano. Sabato notte, o domenica mattina, si consuma l’ultimo “dramma” di una piccola Italia che ha perso per strada i suoi riferimenti, campioni, portatori magici di medaglie. Qualcuno aveva chiesto di tenere gli occhi puntati sulla cavalletta piacentina Andrea Della Valle. «Potrebbe combinare qualcosa di buono». Lo ha fatto.
I sentieri di Cimbricus / Una ragazza dalle idee chiare
Sabato 23 Giugno 2022
Un tuffo nel futuro, il solo “mondiale” (finora) a questi Mondiali. Con una collezione di due titoli olimpici e tre primati, la 23.enne Sydney – evento collaterale non sgradito – ai 70.mila dollari del titolo somma i 100.mila per il 50"68.
Giorgio Cimbrico
Sydney McLaughlin è una ragazza con le idee terribilmente chiare ed è così dall’adolescenza, quando ha cominciato ad allineare record per tutte le categorie di età, dai 14 in su. L’aria di casa, nel New Jersey, è stata importante: il padre Willie è stato semifinalista dei 400 ai Giochi di Los Angeles ’84, il fratello Taylor secondo nei Mondiali Under 20 del 2016 nei 400H.
Piste&Pedane / Oregon 22 (9): I record che non t'aspetti
Sabato 23 Luglio 2022
Mentre la 22.enne Sydney McLaughlin fa storia ad Eugene fermandosi (per ora) ad un 50”68 stellare, di certo la più spettacolare pagine di questi Mondiali n. 18, gli azzurri se la vedono con le staffette che mandano a monte le previsioni.
Gianfranco Colasante
Nella giornata delle meraviglie sul “giro”, con o senza ostacoli – sul piano Shaunae Miller-Uibo davanti all’ambigua Marileidy Paulino (49”11 a 49”80) e l’atteso Michael Norman sul veterano Kirani James (44”29 a 44”48) –, nel nostro piccolo c’eravamo con qualche moderata ambizione solo nelle staffette. Dove – opportuno rammentarlo – deteniamo il titolo olimpico, con ancora nella memoria quella straordinaria rimonta di Tortu sugli inglesi, poi cancellati alla prova del doping.
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