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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Fuoricampo / Il topolino che si fece tigre

Giovedì 28 Luglio 2022

 

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Un commosso addio a Celina Seghi, scomparsa il 27 luglio a 102 anni. In epoca di dibattiti feroci su gender, transgender, livelli di testosterone e doping, fa quasi tenerezza il ricordo di Celina, campionessa di uno sci alpino d’altri tempi.

Gianluca Barca

Soprannominata “topolino”, Celina Seghi è stata quanto di più distante possa esistere dall’idea dello sport “turbo” e muscolare che accompagna i nostri giorni. Fisico minuto, carattere di ferro, bella come un’attrice, elegante e vivacissima signora, fece parte, insieme al fratello Gino, vent’anni più grande di lei, a Zeno Colò, Rolando Zanni, Vittorio Chierroni, Franco Sisi, Gualtiero Petrucci di quella fucina di campioni che fu l’Abetone e che Fosco Maraini raccontò in uno splendido documentario intitolato “il Nido delle Aquile”.

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Fuorisacco / Parigi '24, un nuovo colpo alla Marcia

Mercoledì 27 Luglio 2022

 
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Pubblicato il calendario di Parigi 2024: le gare di atletica perdono una prova a vantaggio di una problematica “mista” a squadre sui 35 chilometri. Non sono noti i dettagli, ma si può già dire che per i marciatori si tratti di un nuovo colpo.


Gianfranco Colasante

E’ stato reso noto in queste ore il calendario dei Giochi Olimpici di Parigi – l’edizione del Centenario – che si terranno tra il 26 Luglio e l’11 Agosto 2024. Si tratta nel complesso di 329 gare per 32 discipline e 762 sessioni gare che saranno ospitate in 35 impianti, – a detta del CIO – per il 95% già esistenti. Per gli sport le linee generali ricalcano il programma di Tokyo con la sola introduzione della Break Dance – già sperimentata agli Youth Olympic Games – e, sul versante delle collocazioni, con lo spostamento del Surf a Tahiti. Il motto prescelto recita: “Ouvrons Grand Le Jeux” (Games Wide Open). Ciascuno faccia le sue valutazioni.

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I sentieri di Cimbricus / E ripescar m'e' dolce in questo mar ...

Mercoledì 27 Luglio 2022

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Quale può essere la categoria da usare per proclamare la gara più bella? La più sorprendente? La più deludente? A priori ne scarto un paio – resilienza e ispirazione – che non fanno per me. Vediamo le altre, secondo l’alfabeto del cuore, …


Giorgio Cimbrico 

DELUSIONE – Tutti molto fiacchi i protagonisti dei 400 e così Michael Norman e Kirani James, che continua a rimanere in scena e sul podio dal 2011, si sono marcati, sino a quando Michael, il Tiger Woods dell’atletica, è riuscito a sfuggire per conquistare finalmente in titolo importante in un tempo lontano otto decimi dal suo picco. 

EMOZIONE – Ho sentito dire da un collega famoso che la Gran Bretagna non ha vinto quasi nulla. Non è del tutto vero. I britannici erano presenti nelle tre distanze che hanno trasmesso palpiti: gli 800 e i 1500 donne, i 1500 uomini.

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Osservatorio / Una estate da non dimenticare

Lunedì 26 Luglio 2022

 

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Con i cambiamenti politici in arrivo, sarebbe opportuno guardare avanti con programmi e sostegni, piuttosto – come fa Malagò – allarmare sulla tenuta dello sport nazionale causa il presunto calo dei tesserati. Una strategia o cos’altro?

Luciano Barra

Che estate? Difficile da dimenticare. C’è stato di tutto. Dal caldo torrido, alle 9 ore di differenza con Eugene. Ma ci sono stati altri fatti che meritano essere ricordati. Il primo sicuramente è stato la scomparsa di un maestro per molti di noi: Vanni Loriga. Ci ha accompagnato per oltre 50 anni con la sua arguzia, la sua conoscenza della materia e merita rileggere quanto ha scritto Augusto Frasca, uno che lo conosceva bene, su sportolimpico.it. Meriterebbe che lo stesso Augusto raccogliesse scritti ed episodi della vita di Vanni perché è assolutamente necessario tramandare a chi non lo ha conosciuto i suoi insegnamenti.

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I sentieri di Cimbricus / "Mondo" e quelli dell'ultimo giorno

Martedì 26 Luglio 2022

 

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Nelle due ore di una gara attraversata da oblique lame di sole, Armand ha evitato la perfezione: un errore a 5.87 che non gli ha creato panico. Subito dopo, 5.94, 6.00 e 6.06 sempre alla prima, prima del 6.21 alla seconda. 

Giorgio Cimbrico 

“Un onore chiudere solo in scena”. Armand Duplantis tira il sipario volando. Quando supera 6.21 le cellule fissate lassù, accanto ai ritti, rilevano che la “luce” era di 14 centimetri. L’annuncio offerto dalla tecnologia è al verità di un domani molto vicino quando lo svedese della Lousiana si inoltrerà in quegli azzurri spazi. A meno di 23 anni Armand ha vinto tutto, ha superato 48 volte i 6 metri scavalcando Sergei Bubka, il primo esploratore di quella frontiera. “Ma non chiedetemi a quali quote aspiro. In questo momento ho solo bisogno di un po’ di riposo in famiglia”. 

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