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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Biblioteca / Storie d'atletica (e del XX secolo)

Giovedì 24 Agosto 2023


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(gfc) Com’è ben noto ai nostri quattro lettori, noi non abbiamo volutamente una rubrica di recensioni. Troppi i rischi di sbagliare. Basterebbe, per conferma, scorrere l’elenco dei titoli assegnatari del Premio Letterario del CONI nell’ultimo decennio (o anche prima): tanto che non so se augurare a Roggero di vincerlo. Ma, come suggerisce a bassa voce Cimbricus, "percorrere i sentieri dell’atletica è un po' seguire la strada maestra della storia: era il disegno che Nicola Roggero si era prefisso: ha raggiunto l’obiettivo". E io, che di Cimbricus mi fido ora è molt'anni, a lui mi affido.

Giorgio Cimbrico

Il contenuto è già tutto nel titolo, “Storie di atletica e del XX secolo” (Add editore, 256 pagine, 18 euro): un secolo breve e spietato, secondo un’analisi che ha preso sempre più forza, quella di Eric Hobsbawm, un periodo punteggiato di guerre, rivoluzioni, genocidi, ideologie nate e spazzate via, intolleranza, ricerca della libertà che si è allungato anche oltre la scadenza naturale dei cento anni.

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Budapest 23 (5) / Velocita' lenta e altri pensieri

Giovedì 24 Agosto 2023


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Dopo i 200 visti a Budapest la Federazione dovrebbe intervenire, magari anche drasticamente. Valutate le esibizioni dei due campioni olimpici qualcosa dovrebbe muoversi. In molti sport succede. Non si vedono sbocchi positivi? Si cambi.


Daniele Perboni

I 200, prova finale del programma mattutino, avevano suscitato grandi aspettative. In gara Eseosa Desalu (prima batteria) e, soprattutto, Filippo Tortu (sesta). Due componenti dell’ormai lontana staffetta d’oro di Tokyo e il più che abbondantemente citato “primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri”. Sapete tutti di chi stiamo parlando. Peccato che quella gara (Madrid, Giugno 2018) è lontana nel tempo e nello spazio.

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I sentieri di Cimbricus / Nuove storie di isole e di isolani

Mercoledì 23 Agosto 2023

 

tausaga 


Quattro metri di inatteso progresso per razzolare il titolo del disco. Laulauga Tausaga, tatuata e massiccia come un pilone, sapeva che ce l’avrebbe fatta: “So che qualcuno mi ha aiutato, penso siano stati i miei antenati”.

Giorgio Cimbrico

Ogni uomo è un’isola, diceva John Donne in uno di quei versi diventati imperituri per esser finiti nella pagina che precede l’inizio della vicenda di “Per chi suona la campana”. Anche l’atletica è molto isolana. In queste ore, al solito Caribe si sono aggiunte le Hawaii, dove è nata Laulauga Tausaga che per aspetto, nome e tatuaggi non è rischioso indicare di radice samoana. Lau ha realizzato il miracolo che tutti gli atleti sognano: mandare all’aria un pronostico, spingersi al di là delle proprie fantasie, più o meno come fece Billy Mills a Tokyo ‘64.

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Budapest 23 (4) / Un oro mondiale che vale due vite

Mercoledì 23 Agosto 2023

 

tamberi-giornalisti 


“Ho cercato di essere me stesso, e a 2.36 mi sono reso conto che c'era un possibile match point. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti. Questo non è uno sport individuale, c’è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione.”

Daniele Perboni

Inutile negarlo, quando è in pedana attrae inesorabilmente, come il formaggio per il topo, le cariche elettriche di segno opposto. È il principio della legge dell’attrazione: l'energia attrae energia simile. Insomma, quando “Gimbo” Tamberi è in pedana e se vince un oro mondiale, l’unico titolo internazionale che mancava alla sua personalissima collezione, tutto il resto è noia, noia, noia … Sfidiamo chiunque a sostenere il contrario. E quanto siamo stati felici con lui ieri sera, guardando quelle immagini di allegria, giubilo, gratificazione.

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Duribanchi / L'imbattibile nuotatrice della porta accanto

Martedì 22 Agosto 2023

 

ledecky 


La donna-pesce, anello di congiunzione tra il nuoto maschile e quello femminile. Come ha spiegato Simona Quadarella, tra le migliori fra le umane: “Con lei in vasca, al massimo puoi gareggiare per il secondo posto“.

Andrea Bosco

Kathleen Genevieve Ledecky (Washington, USA) è una nuotatrice. Ma meglio sarebbe chiamare Katie (26 anni, 1.83, peso 83 kg) “la“ nuotatrice. E non solo per una bacheca dove medaglie e records si sprecano. Ma per “come“ quelle medaglie e quei records sono stati ottenuti nelle differenti specialità nelle quali ha gareggiato. Katie è una donna-pesce: una sirena che conquista non con la melodia o l'avvenenza (Katie non è una bellezza), ma per la capacità di sbalordire. Katie, infatti, è una aliena delle piscine.

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