I sentieri di Cimbricus / "Bene, ce l'ho fatta finalmente"
Martedì 5 Maggio 2020
Giorgio Cimbrico
Se tutti celebrano Roger Bannister per il primo sub-4 sul Miglio, quasi nessuno ricorda il sub-5 sulla stessa distanza di Diane Leather, piccola impresa che ha aperto alle donne la frontiera del mezzofondo.
Al 6 maggio manca un pugno d’ore: sarebbe – ed è – l’occasione per ricordare ancora una volta l’impresa di Roger Bannister. Fanno 66 anni, due terzi di secolo, dalla prima incursione sotto i 4’ nel miglio. Sempre in quel mese, ventitre giorni dopo, Diane Leather diventò la prima donna a correre il miglio sotto i 5’. Se n’è andata nel 2018, a 85 anni, sei mesi dopo sir Roger che era prossimo agli 89. Il tempo li seguiva come un cronometro. Il 6 maggio 1954 di Iffley Road è una di quelle date che non possono essere dimenticate, più o meno come i 25 maggio 1935 di Ann Arbor; il 29 maggio 1954 del Perry Barr Stadium di Birmingham è patrimonio di pochi.
Fatti&Misfatti / La maledizione (birbona) del dormiveglia
Lunedì 4 Maggio 2020
Aiutare chi non ce la farebbe da solo, senza umiliarlo. Oggi non va così. Pazienza. Peccato aver dovuto sprecare tutto questo tempo per sior Narciso quando avremmo voluto ricordare altre cose mentre tutto resta fermo o si muove così male.
Oscar Eleni
Alla ricerca della medusa immortale che sotto stress, nelle epidemie, torna all’infanzia per ricominciare ad ustionare chi le dà la caccia. Un po’ come il sior Narciso che cerca baruffe fra poveracci, il carissimo amigo Claudio Pea, per lui vale il detto che deve proteggerci da lassù chi lascia a noi la difesa contro i nemici. Dopo aver svelato debolezze, dopo aver informato i suoli molti lettori mentre scacciava i suoi arguti pensieri, ha fatto sapere che sul basket è davvero il più informato e ne sa una più di superbone e del diavolo. Ha ragione. Nella notte, in dormiveglia avevamo trovato risposte adeguate, ma poi. Risveglio agitato, bocca cattiva, termometro, quasi tutto dimenticato. Peccato.
I sentieri di Cimbricus / L'occasione (rifiutata) del cambiamento
Domenica 3 Maggio 2020
Calcio discriminato? Ma come, hanno fatto sempre quello che volevano e ora si lamentano? Ci sarà mai qualcuno che dirà che si può fare a meno di loro? Che il futuro dovrà essere costruito su una semplicità perduta e da riconquistare?
Giorgio Cimbrico
Operazione Swordoff. Visto che tutti “sanno” l‘inglese non sarà difficile tradurre e svelare il nome di chi, di fronte al calcio, non si comporta come gli avversari di Ulysses S. Grant: la resa senza condizioni era sempre accettata. Senza calcio, senza messa, senza coda verso vacanze bestiali, cosa resta agli italiani? Rileggere l’Estetica di Lukacs o la Logica di Wittgenstein, non credo. Ma neppure i romanzi di Liala, temo. Mi ha fatto una certa impressione (negativa) che Damiano Tommasi abbia detto che il calcio è stato discriminato. Ma come, hanno sempre fatto tutto quello che volevano e in una non troppo santa alleanza con i media hanno promosso una mutazione delle menti che una volta si chiamava lavaggio del cervello, e ora si lamentano?
Duribanchi / Nel segno di una parola: compromesso
Domenica 3 Maggio 2020
In ordine sparso verso la tribolata fase-2: sul tavolo delle decisioni si scontrano i poteri forti, Regioni contro Governo, ciascuno a suo modo nel giusto. E se invece provassimo a discuterne in Parlamento?
Andrea Bosco
Forse stiamo uscendo dall'incubo. I numeri indicano che i contagi da Covid-19 in Italia sono in flessione, al pari del numero dei decessi. La strada rimane lunga: lastricata di tamponi e di un vaccino che ancora non esiste. Servirà “riaprire” con prudenza. Il paese arrischia il collasso economico, stretto tra necessità sanitarie e cittadini che sono allo stremo. Ma un “liberi tutti” è prematuro. Pensare di andare al mare “a mostrar le chiappe chiare” una imprudenza che potrebbe costare cara. I domiciliari che ci stanno angosciando non vanno revocati. Almeno per quanti non sono, con il proprio lavoro, indispensabili alla società.
I sentieri di Cimbricus / Immagini di atletica in anni di guerra
Martedì 28 Aprile 2020
Se è vero che la pandemia è come una guerra, quale migliore occasione per rovistare tra pagine ingiallite di un'atletica che seppe reagire proprio agli anni tragici del vero conflitto mondiale.
Giorgio Cimbrico
In uno scenario desertificato, che qualcuno si azzarda a stimare più grave della seconda guerra mondiale, può esser consolatorio – e di buon auspicio – rovistare in archivio per rinvenire quanto l’atletica riuscì a raccogliere in anni perigliosi che videro la cancellazione di due Olimpiadi, di un Europeo e degli incontri internazionali, uno dei terreni più fecondi.
L’Atleta del Secolo Breve
Quei due Giochi e quella rassegna europea del ‘42 coincisero con altrettante occasioni perdute per Francina Elsje Koen, classe 1918, maritata con Jan Blankers, giornalista e allenatore che non credeva troppo nell’atletica femminile: si sarebbe ricreduto.
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