Bordo campo / Uno sport italiano sempre piu' povero?
Venerdì 29 Maggio 2020
Il rischio di avere un vertice di qualità, dal calcio in primis al volley per finire al rugby, con le seconde file distanti anni luce, è più che reale. A chi toccherebbe intervenire?
Carlo Santi
Ivan Zaytsev saluta Modena e Meo Sacchetti lascia Cremona. A prima vista questi due trasferimenti, nel volley il primo e nel basket il secondo, potrebbero apparire quasi la normalità nel mondo di uno sport sempre più legato ai contratti. Entrambe le partenze, invece, normali non sono e riflettono quanto oggi il mondo dello sport sia terreno di conquista per le proprie ambizioni economiche a discapito di tutto. Modena e Cremona, entrambe per ragioni economiche, sono costrette a ridimensionare i loro investimenti, ridotti assai dal virus che ha colpito duro tutti.
Duribanchi / Una bugia? Solo la verita' in maschera
Mercoledì 27 Maggio 2020
Gli effetti dell'intolleranza ai divieti saranno verificati tra qualche tempo. Magari la stampa italiana potrebbe fare quanto ha fatto il New York Times: la prima pagina con migliaia di nomi e cognomi. Quelli dei morti.
Andrea Bosco
Supercazzola: era inevitabile. Il senatore di Scandicci il film “Amici miei” lo conosce a menadito. Quindi dopo aver dato “la fiducia, ma ...” a Bonafede, salvando la testa del barbuto ministro ecco il nuovo exploit sulla vicenda di Matteo Salvini (richiesta di processo per il “sequestro” di una nave imbarca-migranti, raccolti in mare dal solito gommone sgonfiato). Come se fosse antani: con scappellamento a destra. La giunta per le autorizzazioni a procedere non ha (a maggioranza) autorizzato. A Scandicci si sono astenuti. La palla passa al Senato. Salvini, visto che le accuse mosse dai magistrati siciliani sono gravi (e che se confermate potrebbero costargli fino a 15 anni di galera) meriterebbe un processo giusto.
I sentieri di Cimbricus / La nuova religione, pensare “smart”
Mercoledì 27 Maggio 2020
Saltato tutto, con il Covid: difficile ripartire come se nulla fosse accaduto. Calendari rifatti e da rifare, sponsor in fuga, assenza di piani B e così via, con qualche rimpianto e tante proposte balzane.
Giorgio Cimbrico
Acquista smart, suggerisce Trenitalia. Via, eliminato. Ho seri dubbi sui miei spostamenti futuri ma in ogni caso, se ho bisogno di un biglietto, vado in stazione. Il giorno che tutti acquisteranno smart ho idea che i disoccupati aumenteranno. “Lo smart working è efficace e stimolante”, dice una che non so chi sia al telegiornale di Sky e dice “smart working” dodici volte in diciannove secondi. Si vede che non ha mai lavorato insieme ad altri, tra incazzature, amicizie, solidarietà, tradimenti: la commedia umana. Oppure non ha lavorato, tout court, ...
Italian Graffiti / "Sullo sport non si scherza, niente alibi"
Lunedì 25 Maggio 2020
I condizionamenti dello sport italiano non sono iniziati con la “riforma” Giorgetti-Valente del dicembre 2018. L’assalto alla sua visibilità (e alla sua autonomia) ha radici più datate.
Gianfranco Colasante
Nel mio ultimo Graffiti chiedevo a me stesso come sia stato possibile che da noi lo sport – e più specificatamente lo sport agonistico – stia soffrendo più di altri settori “impreparazione e incompetenza” di chi dovrebbe guidarlo. Impreparazione da parte di chi abita il palazzo, incompetenza di chi si trova a condizionarlo dagli scranni della politica, allargando e restringendo a piacere i cordoni della borsa, in barba all’autonomia. Senza un progetto credibile né un obiettivo condiviso, sia pure a breve termine. Un quesito che pare non avere risposte convincenti. Ma di certo i guai non sono cominciati con la cosiddetta “riforma” Giorgetti-Valente del dicembre 2018. L’assalto alla visibilità (e all’autonomia) dello sport ha radici più datate. E porta il nome di un politico di lungo corso, Walter Veltroni, oggi profeta di bon-ton.
Fatti&Misfatti / “Ma cosa fate per divertirvi?”
Lunedì 25 Maggio 2020![cosic-1](/Joomla15/images/stories/cosic-1.png)
Oggi, di 25 anni fa, il linfoma di Hodgkin rubava a soli 46 anni Kreso Cosic. Il più grande sul campo, il genio nato a Zagabria, cresciuto nel liquore purissimo di Zara, l’uomo che ha esplorato mondi lontani”.
Oscar Eleni
Dai tavoli impolverati del Floridita nella nobile città dell’Avana. Un sogno, un ricordo. Mondiali di scherma, Valentina Vezzali per affondi decisivi, Flavio Vanetti come ancora di salvezza per l’inviato del Corsport che soffriva di solitudine e pasti separati da chi contava: una notte al Floridita come al tempo di Hamingway, ascoltando la Cuna del Daiquiri e bevendoci sopra. Rifugio in tempi da imbuto culturale, nei giorni grami dove chi le spara più grosse diventate virologi di Stato o, magari, soltanto un cantante in fuga dalla depressione e dai dinosauri come Al Bano mentre in TV vanno i film sulla strage dove morì Falcone, dei giorni in cui Borsellino fu sacrificato al potere, bellissimo, ma certo sottovalutato, quello di Ricky Tognazzi, figlio di Ugo e Pat O’Hara, con Palmintieri, Luotto, Favino e il Murray che poi deve aver anche ispirato il Traditore di Bellocchio affidando il personaggio di Buscetta all’attore italiano del momento.
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