I sentieri di Cimbricus / L'uomo che ha dato un giro a Vladimir Kuts
Domenica 16 Agosto 2020
“L’idea è di dominare in pista per i prossimi cinque, sei anni”, confessa senza una punta di arroganza Joshua Cheptegei dopo aver privato Kenenisa Bekele del suo primato più vecchio, quello dei 5000, annata 2004.
Giorgio Cimbrico
L’annuncio che avrebbe dato l’assalto è stato confermato dalla solidità dei fatti. Non è da tutti. Quando c’è di mezzo un record così, 12’35”36 (media 2’31” e qualche spicciolo), è piacevole trastullarsi con i numeri e con le lancette dell’orologio che non ci sono più, esattamente come il filo di lana: Joshua si è migliorato di 22 secondi, ha corso in un minuto esatto in meno rispetto a Vladimir Kuts (record mondiale all’Olimpico nel ’57: a palmi, un giro), ha avuto buone lepri che lo hanno spinto verso 3000 passati in 7’35” (proprio così; ampiamente sotto il record italiano), ha fatto da solo per i 2000 finali, sbrigati in 5’00”, decisamente un buon tempo sulla distanza e ha steso il suo capolavoro negli ultimi tre giri: ogni tornata, decimo più, decimo meno, un minuto.
Nuoto / Greg Paltrinieri stellare e 125^ titolo per l'eterna Pellegrini
Venerdì 14 Agosto 2020
Un primato continentale e due record italiani per un Sette Colli in emergenza e senza pubblico, ma che ha messo in mostra una confortante vitalità del movimento tra conferme e diverse novità.
Carlo Santi
L’importante era tornare in acqua e gareggiare cercando la normalità. Nonostante la mancanza di allenamento generale e le scarse motivazioni di una stagione anomala, il Sette Colli ha interpretato al meglio tutto questo e lo ha fatto proponendo competizioni di buon livello. Un record europeo con Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl, due primati italiani grazie ad Alberto Razzetti nei 200 misti e Benedetta Pilato nei 50 rana che ha realizzato anche il limite mondiale juniores: questo il sintetico bilancio di un meeting che ha consegnato anche i titoli italiani assoluti open.
Fuorisacco / Calcio sempre in crescita (anche nei debiti)
Mercoledì 12 Agosto 2020
Sembra che un italiano su 12 abbia la testa nel pallone: questo dicono i dati dell'ultimo ReportCalcio (qui disponibile) della Figc, senza voler contare i 32 milioni di tifosi e gli oltre 16 che siedono davanti alle tv (l’audience sarebbe attorno a 2,3 miliardi). Bene, ma che cosa c'entra tutto questo col Comitato Olimpico?
Gianfranco Colasante
Quattro milioni e 600.mila praticanti, 1,4 milioni di tesserati, 12.127 società per un totale di 64.827 squadre, 570mila partite ufficiali disputate (per l’esattezza 568.573, come dire una ogni 55 secondi): il maggior movimento sportivo del Paese ha prodotto un impatto socio-economico pari a 3,854 miliardi di euro di ricavi generati dal settore professionistico e quasi 1,3 miliardi di contribuzione fiscale e previdenziale. Se poi si rileva che le perdite di gestione sono cresciute dell’84% (passando da 215 milioni del 2017-18 ai 395 del 2018-19) si nota che anche l’indebitamento generale del calcio ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro (era di 4,27 la passata stagione).
Fatti&Misfatti / Supercoppa? Speriamo non sia una supercazzola
Lunedì 10 Agosto 2020
Ad ogni partita, per ora, saranno ammesse 125 persone, giocatori, arbitri, giornalisti (otto) compresi. Tutti hanno lavorato abbastanza bene per la vetrina. Siamo cautamente fiduciosi.
Oscar Eleni
Con in tasca il salvacondotto di Eddy Ottoz, campione di una generazione dove stavi bene perché ci litigavi, imparavi, soffrivi e gioivi davvero con loro, per arrampicarsi sui 93 tornanti che portano ai 1800 metri di Chamois, Val d’Aosta del caro e compianto Cesarino, malghe, boschi, rocce, un lago. Unico paese italiano senza auto. Esilio dorato dopo aver lasciato per strada i veleni. Buongiorno tristezza. Certo, ma qui sopra è diverso come avrebbe detto il professor Calvesi chiedendo ai suoi campioni di parlare con l’ostacolo, di non morirci sopra, di farla funzionare davvero quella gamba di richiamo.
I sentieri di Cimbricus / Uno slogan del nostro tempo
Lunedì 10 Agosto 2020
C’è anche il “nuovo stile Juve”, che prevede il licenziamento del tecnico che vince lo scudetto: eloquente sul vero obiettivo della società. Il problema è che quell’obiettivo non viene mai centrato. Anzi.
Giorgio Cimbrico
Pandemia e Italiamia: è lo slogan del nostro tempo. Perché, come avrete notato, tutti, in nome del dolce e avviluppante profitto, hanno scoperto, apro le virgolette, “le eccellenze italiane, il made in Italy, il paese più bello del mondo, i biscotti e la pasta fatti con grano italiano, la carne (anche quella di una catena globale, ndr) italiana, lo shampoo italiano (specie quello usato da un famosa nuotatrice e da un anziano portiere, ndr), assicurazioni orgogliosamente italiane”. Chiudo le virgolette ma potrei lasciarle aperte ancora a lungo.
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