I sentieri di Cimbricus / Il piccolo uomo dalle basette cespugliose
Venerdì 31 Dicembre 2020
Nei giorni scorsi ci ha lasciato Paul Nihill, l’inglese che solo Abdon Pamich seppe piegare a Tokyo. Segnato dalla sofferenza, è stato l’ultimo esponente di una marcia e di uno stile scomparsi da tempo.
Giorgio Cimbrico
Per noi italiani, Paul Nihill è una figura lontana, all’ingresso del rettilineo, mentre Abdon Pamich distrugge a manate, rabbioso e felice, il filo di lana steso sul traguardo di Tokyo. Diciannove secondi sono quei cento metri che dividono il magnifico fiumano dal piccolo e stento inglese dalle basette cespugliose e dall’espressione di chi dalla vita ha avuto poco e quel poco non è stato piacevole. Persino il nome suggerisce un vuoto. Il Covid l’ha portato via a 81 anni.
Piste&Pedane / Tutto rimandato all'anno olimpico "dispari"
Mercoledì 30 Dicembre 2020
Chiudiamo l’anno peggiore della nostra vita in attesa del vaccino. Intanto la stagione atletica italiana ha emesso i suoi verdetti incoronando Luminosa Bogliolo e Yeman Crippa.
Daniele Perboni
Ne usciremo migliori. Era questo il mantra che albergava in ogni dove nella prima fase dell’epidemia, proprio quando il “maledetto” aveva colpito duro con centinaia di morti giornalieri e migliaia di contagiati. Si cantava dai balconi, si esponevano lenzuola con frasi di incoraggiamento, s’inneggiava agli eroi degli ospedali. Una beata fava! Non ne siamo usciti affatto. Anzi, siamo precipitati in un secondo, orribile, periodo mentre all’orizzonte se ne annuncia un terzo. Ora non si canta più. Si impreca. Non si glorifica più nessuno. Si insulta, si minaccia di morte.
Italian Graffiti / Quando il gioco si fa rischioso
Martedì 29 Dicembre 2020
Le elezioni federali svolte finora hanno certificato il trionfo dell’usato sicuro: tutti, o quasi, i presidenti in carica sono stati confermati. E all’unanimità. Ma siamo sicuri che sia proprio un male?
Gianfranco Colasante
Pare che a rimanerci male siano stati solo i bulgari che a quel primato tenevano sin da quando comandava lo stalinista Žyvkov. Intendo, il favore del popolo minuto. Poveri bulgari: stracciati, a leggere i risultati delle tornate elettorali nelle federazioni, almeno in quelle che le hanno già archiviate (avessi visto mai che Spadafora …). Più che elezioni, candidature uniche e veri e propri plebisciti. Soglia media di consenso largamente sopra il 90% e riconferme scontate per tutti, anche per la quinta e la sesta volta. Anche se i barbari sono alle porte, il pane manca e tocca vivere asserragliati in attesa del liberi-tutti del governo che verrà? Proprio per questo, parrebbe.
Duribanchi / A ben guardare, la vita e' tutta una gara
Martedì 29 Dicembre 2020
Cose di Natale? Cose belle. E cose brutte. Come in ogni altro giorno dell'anno. Cose di sport. In fondo tutto è sport. Ogni passaggio della vita è competizione.
Andrea Bosco
Affrontiamo ogni “gara” con spirito differente. A volte inconsapevoli della competizione. Gioiamo e piangiamo. Ridiamo e soffriamo. Raramente tagliamo il traguardo per primi. Più frequentemente ci “piazziamo”. Ti spiegano che il secondo posto non finisce nei libri di storia. Che il secondo posto vale poco o addirittura non vale. E a stronzate del genere finiamo per credere. La vita è una gara. Ma nella vita puoi anche arrivare ultimo ed egualmente aver compiuto una grande impresa.
Fatti&Misfatti / I grulli sotto il cesto di Natale
Lunedì 28 Dicembre 2020
“Come fai a discutere con chi conta nel nostro basket se il giorno dopo usa toni entusiasti per una partita dove oltre la metà dei protagonisti ha giocato davvero male?”
Oscar Eleni
Fra le rovine di Pompei cercando la ricetta per il pesce farcito con i datteri. Eravamo incerti sul viaggio. Avevamo pensato anche a Cortina, ma hanno già il problema di dover assumere un solo sagrestano respingendo migliaia di richieste. Non era male neppure l’alternativa brasiliana a Mangaritibi, ma il Neymer, un genio, poi al Paris Saint Germain cacciano l’allenatore, aveva organizzato una festa per 5 giorni con 500 invitati. Niente.
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