I sentieri di Cimbricus / I due nemici, 200 anni dopo
Mercoledì 5 Maggio 2021
"Oggi con il treno che sfreccia sotto la Manica è possibile visitare “Bonnie” al mattino, nella cripta di Les Invalides, e il Duca al pomeriggio a St. Paul. Tutto in poche ore, come quelle che decisero la Battaglia."
Giorgio Cimbrico
I prussiani volevano fare giustizia sommaria, il Duca si oppose, mostrando tolleranza verso chi lo aveva chiamato comandante buono per truppe indiane. Fosse stato per lui, Bonaparte avrebbe potuto stabilirsi in Inghilterra, in campagna, da privato cittadino. Forse sarebbe andato a fargli visita: si erano visti soltanto quel giorno, attraverso le lenti di un cannocchiale. Un ufficiale del suo seguito glielo aveva allungato quando Napoleone aveva galoppato davanti all’esercito, provocando grandi acclamazioni dei veterani e delle reclute. “Ecco, Sir, è lui”.
I sentieri di Cimbricus / Il ritorno della vecchia Coppa Europa
Martedì 4 Maggio 2021
“È un’affrettata analisi che può portare a un paio di valutazioni. La prima è che in questi anni è stato costruito un telaio piuttosto robusto, la seconda è che chi l’ha costruito deve ricevere fiducia, non esser discusso.”
Giorgio Cimbrico
Da Chorzow a Chorzow: dopo le World Relays (Staffette Mondiali, non Campionati Mondiali di Staffette), il European Team Championship, la nostra vecchia, amata Coppa Europa. La Polonia, molto vitale e dotata di buoni impianti e di entusiasmo (beati loro), mette le mani su tutto quel che può: negli ultimi vent’anni Bydgoszcz ha ospitato una lunga serie di appuntamenti di respiro mondiale e europeo, Sopot (bel Palasport costato quattro soldi) i Mondiali indoor del 2014, Gdynia e Danzica (Gdansk) si sono fatte vedere nel panorama internazionale delle corse su strada, Torun copernicana ha avuto gli ultimi Europei al coperto. Allo stadio Slaski di Chorzow è riuscita l’accoppiata in tempi contratti, meno di un mese.
Duribanchi / Predicare bene e razzolare male
Martedì 4 Maggio 2021
“Che persino la pandemia sia diventata in questo sfortunato paese una questione ideologica (se vuoi chiudere sei di sinistra, se vuoi aprire sei di destra) certifica lo sfascio in atto nella politica nazionale.”
Andrea Bosco
C’era anche un noto giornalista, interista sfegatato, tra i 30.000 che in barba ai divieti e soprattutto al buon senso si sono riversati in Piazza Duomo per festeggiare lo scudetto numero 19 della società meneghina. Senza mascherina, il collega si è fatto un selfie nel tripudio popolare: ebbro di gioia dopo una astinenza (sportiva) protrattasi per 11 anni. Niente da eccepire in tempi normali. Il problema è che i tempi non sono normali. Il problema è che la pandemia continua quotidianamente a mietere vite. Il problema è che il collega (che tra l’altro ha l’età del dattero e che certi adolescenziali spurghi dovrebbe averli archiviati) figura tra gli “indignati speciali permanenti” in tema di chiusure.
Osservatorio / Ma davvero l'atletica si e' rimessa in marcia?
Lunedì 3 Maggio 2021
“Atletica spettacolo? Certo che servono gli attori. Ma insieme a loro servono i teatri, i registi, gli scenografi, i testi, i presentatori, i costumisti, i truccatori, i suggeritori ed anche le comparse. Io vedo solo queste ultime!”
Luciano Barra
Scriveva Cicerone Historia Magistra Vitae, la Storia è Maestra di Vita. Questo pensavo sentendo una parte del discorso di Joe Biden al compimento dei suoi 100 giorni di Presidenza degli Stati Uniti, soprattutto quando lanciava – forse in contrasto con lo slogan “America First” del suo predecessore – il suo: “L’America si è rimessa in marcia”. E di seguito per raggiungere l‘obbiettivo avanza otto proposte. Anche per la FIDAL sono passati 100 giorni dalla nuova Presidenza. Dopo tutta una serie di scosse di assestamento, su cui SportOlimpico ha dettagliatamente informato i suoi lettori, fra cui in primis la grave delegittimazione dell’attuale settore tecnico, scosse che hanno spesso messo in forte dubbio la capacità dell'attuale Presidenza.
Piste&Pedane / Cinque su cinque, come ci si attendeva
Lunedì 3 Maggio 2021
A Chorzow gli azzurri approfittano di situazioni irripetibili e completano la ”manita” (alla pari di USA, Gran Bretagna e Olanda) per di più prenotando i Mondiali di Eugene.
Daniele Perboni
Ok, è finita come doveva finire: cinque staffette presenti, cinque staffette promosse. Si va, tutti belli pimpanti, a Tokyo e, il prossimo anno, 15/24 luglio, a Eugene, Oregon, per i Campionati Mondiali. Ciliegina sulla torta? Beh sì. Donne veloci (Irene Siracusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni, Vittoria Fontana, con l’apporto di Johanelis Herrera Abreu in batteria) e la “mixed” del miglio (Edo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione, Davide Re) si son messi al collo il titolo di Worl Athletics Relays. Le altre e gli altri? Secondi gli uomini jet, ma non tanto in questa occasione, quarti e quinte i resistenti alla velocità.
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