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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Osservatorio / 372 e 76 ai Giochi: sono troppi o sono tanti?

Sabato 3 Luglio 2021


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Vero che i numeri dei “qualificandi” li stabiliscono le Federazioni Internazionali: ma nel suo ruolo di notaio, almeno il CONI avrebbe potuto fissare dei criteri all’insegna della qualità più che della quantità. Come ha fatto il Nuoto.

Luciano Barra

Les jeux sont faits! Il CONI e la FIDAL hanno ufficializzato “le loro rappresentative” ai Giochi. Ho scritto “le loro rappresentative” proprio perché si tratta di una squadra composita e fatta dalla somma di qualificati dei diversi sport, e quindi delle diverse Federazioni, Nazionali ed Internazionali, e non basata su una decisione centralizzata del CONI. Questi, al momento, i numeri: 372 complessivi e 76 quelli dell’Atletica. Tanti o troppi? Di primo istinto avrei detto “Troppi”, ma poi ho fatto un esame di coscienza (non della mia) ed ho concluso che sono “Tanti”. Perché questo buonismo?

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I sentieri di Cimbricus / Vecchi fossili e nuovi record

Sabato 3 Luglio 2021

 

warholm 


C’è in atto un tentativo di caccia a quei limiti sui quali aleggiano sospetti, ombre, dubbi. Mi domando da tempo se il doping di stato o quello “privato” abbiano spostato i limiti molto tempo addietro, rendendo vano questo inseguimento.

Giorgio Cimbrico

L’americano Ross Tucker, studioso di scienza dello sport, ha definito “reperti fossili”, legati a un’altra epoca, i record che tengono duro da trent’anni e più: quello di Jarmila Kratochvilova non è lontano dai quaranta. Un paio di quei “fossili viventi” non figurano più, da poco, nelle tabelle: il 23.12 di Randy Barnes (successivamente squalificato a vita), incrementato dopo trentun anni sino a uno spaventoso 23.37 da Ryan Crouser e il 46”78 di Kevin Young, abbassato dopo ventinove stagioni di 8 centesimi da Karsten Warholm che ha riportato in Europa un record che mancava da mezzo secolo.

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I sentieri di Cimbricus / La corsa selvaggia di Christine

Venerdì 2 Luglio 2021

 

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Nel pronostico per Tokyo sarà bene tenere in considerazione Christine Mboma, la ragazza nata a Divundu, villaggio sulle rive dell’Okavango, il fiume che finisce nel nulla, uno degli ultimi paradisi.  

Giorgio Cimbrico

Giro d’opinioni tra vecchi suiveur reduci da quella visione: per Christine Mboma passa la definizione di “corsa selvaggia”, accentuata da quello sbatter di braccia nel finale. Per la 18.enne della Namibia una serie di record: il più emozionante è quello ufficioso, tre secondi e mezzo sulla polacca Justyna Swiety, un distacco da cronoprologo su due ruote, non su due gambe. Dati ufficiali: 48”54, record mondiale juniores migliorato di sette decimi (era suo, 49”22, come il precedente, 49”24, quello prima era il 49”42 di Grit Breuer, DDR), è record africano assoluto.

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I sentieri di Cimbricus / "Prendete esempio da lui"

Giovedì 1° Luglio 2021


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Un omaggio alla leggenda di Carl Lewis che oggi varca la soglia dei 60 anni. Chi sia stato da atleta e non solo il “figlio del vento” rimane arduo contenerlo in poche righe: possiamo solo dire di averci provato sperando d’esserci riusciti.

Giorgio Cimbrico

La leggenda narra che le prime parole di lode le ricevette in dono da Jesse Owens. “E’ piccolo, ma si dà da fare: prendete esempio da lui”, disse il vecchio con quel suo sorriso ingenuo, alzando il mento verso quel ragazzino che non aveva vinto neanche una garetta, ma si impegnava con una serietà inusuale dentro quella masnada di scugnizzi che partecipavano agli inviti all’atletica promossi dall’uomo di Berlino, diventato piccolo imprenditore nel ramo delle lavanderie.  

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Osservatorio / I Giochi piu' tormentati della storia

Giovedì 1° Luglio 2021

 

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A tre settimane dall’apertura, vi proponiamo un articolato Focus sulle XXXII Olimpiadi di Tokyo: per tanti versi (non soltanto per la pandemia che li ha ritardati di un anno) uno snodo cruciale per l’olimpismo e per l’intero movimento sportivo. Davvero nulla sarà più come prima?

Luciano Barra

Con un anno di ritardo i Giochi di Tokyo, i più tormentati della storia, sono ormai vicini al momento del via, pur con tutte le condizioni che a causa della pandemia ne faranno un’edizione senza precedenti e purtroppo senza pubblico straniero nei 42 siti olimpici. Dei Giochi ne ha disperatamente bisogno il mondo dello sport e soprattutto gli atleti di questa generazione e di quelle a venire. Spesso si parla degli interessi commerciali che ci sono dietro la più grande manifestazione sportiva. È vero, ma non si deve mai dimenticare che gli stessi interessi commerciali sono quelli che danno ossigeno vitale ai Comitati Olimpici ed alle Federazioni Internazionali.

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