- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Piste&Pedane / Se il buongiorno si vede dal mattino

Venerdì 18 Febbraio 2022


       camossi-jacobs 


Dopo tre uscite sui 60 con una media di 6”50 tondi, Jacobs farà la sua prima volata italiana agli Assoluti di fine mese. Occasione ghiotta per confermare l’attuale leadership mondiale e verificare gli obiettivi iridati.

Daniele Perboni

Al di là dei risultati ottenuti, indubbiamente di ottima qualità (6”51 a Berlino, 6”49 a Lodz, 6”50 a Lieven), e delle vittorie centrate (tre) il Marcell Lamont Jacobs da Desenzano, ormai romano d’adozione, ha riportato in patria la voglia di eventi d’atletica e, fatto da non trascurare, la buona consuetudine di mandare un inviato sul posto per seguire de visu il protagonista in questione. Non succedeva da tempo. Per ora solo la rosea si è permessa il lusso –, forse per mere per questioni economiche? –, ma almeno qualcosina pare si stia muovendo.

Fra una decina di giorni ne avremo la controprova. Domenica 27 l’oro olimpico farà tappa ad Ancona. Campionati Italiani Assoluti (a pagamento) e prima gara sul suolo patrio dopo i trionfi giapponesi. Le anguste tribune stampa del Palaindoor riusciranno a contenere la massa di inviati? Oppure si ritroveranno i “soliti” quattro gatti? Non resta che attendere.

Certo è che il ragazzo, anche se ormai 27.enne – ma sino ai 40 tutti sono autorizzati a chiamarsi “ragazzi” –, ha ampiamente dimostrato che quell’oro non è venuto per caso. In poco più di dieci giorni ha centrato risultati cronometri che lo hanno proiettato fra i migliori al mondo (relativamente a questo primo scorcio di stagione). Quattro fra i migliori dieci tempi mondiali appartengono a Mister tatuaggi. La classifica è guidata (ad oggi) dal 19.enne e misterioso bahamense Terrence Jones con 6”45 (Lubbock, Texas, ma solo 10”39 sui 100) ed è chiusa dal 6”52 di Favour Ashe (Nigeria), Emmanuel Matadi (Liberia) e Cravont Charleston (USA). Buon viatico per ripetere quanto accadde al termine dell’inverno 2021, con il 6”47 che regalò a Marcell titolo europeo sotto tetto e primato in graduatoria. 

È presto per cantare l’alleluia, ma se i presupposti son questi il prosieguo dell’anno potrebbe portare frutti sempre più succosi. Intanto ha dimostrato che quel 9”80 giapponese non era una meteora, il prodotto d’una casualità d’eventi che ne hanno favorito l’ascesa al podio dorato, come malignamente sussurrato da alcuni organi dell’Union Jack. Il resto della truppa di quella 4x100, sempre dorata, pare un poco disperso.

Filippo Tortu, reduce da Covid, salterà interamente le indoor per concentrarsi sulla stagione all’aperto dove, pare, ha deciso di impegnarsi decisamente sui 200, senza tralasciare la distanza più corta che, grazie al quel solitario meno 10, gli ha portato fama e popolarità. Fausto Desalu per ora si è concesso una sola apparizione (6”67 a Dortmund il 12 febbraio) che gli ha portato in dote il “personale” sulla distanza. E qui si fermerà. Lorenzo Patta (22 anni il prossimo 22 maggio) non si è ancora mostrato in pubblico. Fonti attendibili lo indicano in ottima salute e intento, con il tecnico Garau, a preparare la stagione all’aperto. Quindi anche per lui, nessuna apparizione in quel di Ancona. 

In compenso si mormorano meraviglie all’indirizzo di Chituru (si pronuncia Citru) Ali, mamma nigeriana e papà ghanese. In meno di un mese è sceso a 6”61, migliorando nettamente il 6”68 con cui aveva chiuso la scorsa stagione invernale. Per un gigante di quasi due metri (1.98) non è sicuramente facile destreggiarsi in distanze brevi, ma sembra che abbia altri e alti margini di miglioramento. Dalla velocità è tutto, anche se sembra doveroso segnalare l’ottimo 6”56 di Luca Lai, altro sardo d’origine, allenato dal fratello medico. Se riuscirà a superare indenne l’inverno (fragile muscolarmente, è andato incontro a numerosi infortuni) potrebbe apportare altra linfa alla 4x100 che ai Mondiali dovrà difendere il suo titolo olimpico.

 

 

 

Cerca