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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Pechino 2022 / Ma non sono troppe due settimane?

Domenica 13 Febbraio 2022

 

jackson 

Appare una bizzarria che sia il programma dei Giochi Invernali che di quelli Estivi si sviluppino sempre su quindici giorni. Malgrado le gare invernali, pur con le continue aggiunte, restino solo un terzo di quelle estive.

Gianfranco Colasante

Calano le temperature, peggiorano le condizioni atmosferiche. Per gli azzurri si chiude senza alcun podio la decima giornata di gare. Pochi gli sprazzi. Più vicini alla medaglia sono andati solo i biathleti delle prove ad inseguimento: Lukas Hofer quarto, sull’immediata scia dei più forti, e Dorothea Wierer, meno precisa del solito alle piazzole di tiro, ma con un buon sesto posto.

Quanto all’anello dello Short track, la sfortuna ha colpito in particolare Pietro Siegel che, nella frenetica finale A dei 500, nel momento topico è finito sulle protezioni, mentre la staffetta femminile si era dovuta contentare della finale B e con più di un rimpianto.

Nella giornata che ha incoronato tra i simboli più vivaci di Pechino, l’americana Erin Jackson – meritata trionfatrice nei 500 di Pattinaggio – si confermano le deficienze italiane nelle prove più tradizionali, il Gigante nell’alpino e la staffetta nel Fondo, tornata a livello anni Sessanta. Qui, considerata la qualità tecnica di cui disponiamo, la strada da percorrere in vista di Milano-Cortina appare già tracciata: ci sarà molto da lavorare e con impegno.


Il rinvio di alcune prove ha messo in luce una delle maggiori contraddizioni dei Giochi Invernali. Di per sé arduo farli accettare come evento universale, considerato che almeno quattro/quinti dei CNO aderenti al CIO non hanno dimestichezza alcuna con neve e ghiaccio né dispongono degli impianti super-tecnologici che occorrono. Al punto che le competizioni olimpiche invernali, sia per motivi economici che per insormontabili difficoltà geografiche (si pensi a tutta l’Africa o all’intero Centro-Sud America, e non soltanto), finiscono col ridursi a un confronto tra le nazioni più ricche. In barba a tutta la paccottiglia articolata su valori dell’olimpismo, fraternità diffusa fino alla modifica del motto olimpico, o quella forzata eguaglianza di genere che sta producendo una serie di improbabili gare “miste” o unisex.

Ci sarebbe poi un altro aspetto su cui riflettere. Malgrado un programma in costante crescita, le gare invernali si dilatano su 15 giorni, né più né meno di quanto avviene per l’edizione estiva. Con il non trascurabile dettaglio che mentre i Giochi Invernali comprendono (come a Pechino) 109 gare, quelle viste a Tokyo erano 339. Praticamente tre volte di più, ma sempre su 15 giorni. Quindi, le une diluite, le altre compresse.

Non sarebbe più opportuno, anche per motivi banalmente economici, ridurre il calendario invernale a una decina di giorni, se non addirittura ad una settimana? Chissà cosa ne pensano al CIO? Ma viene il sospetto che a decidere in fondo siano solo e sempre sponsor e network televisivi. E a Losanna non resta che adeguarsi.

  

XXIV Giochi Olimpici
13 Febbraio / 10ª Giornata
 
BIATHLON
• Uomini
10 Km Inseguimento
1. Quentin Fillon Maillet (FRA) 39’07”5 (0)
2. Tarjet Boe (NOR) +28”6
3. Eduard Latypov (ROC) +35”3

4. Lukas Hofer +51”1 (0); 26. Dominik Windisch +4’34”4 (+7); 33. Thomas Bormolini +4’57”0 (+6)

• Donne
10 Km Inseguimento
1. Marte Olsbu Roeiseland (NOR) 34’46”9 (+1)
2. Elvira Oeberg (SWE) +1’36”5 (+3)
3. Tiril Eckhoff (NOR) +1’48”7 (+3)

6. Dorothea Wierer +2’09”1 (+3); 32. Lisa Vittozzi +4’34”3 (+4); 37. Samuela Comola +5’23”5 (+3). 

PATTINAGGIO DI VELOCITÀ
• Donne
500 M
1. Erin Jackson (USA) 37”04
2. Miho Takagi (JPN) 37”12
3. Angelina Golikova (ROC) 37”21

SCI ALPINO
• Uomini
Gigante
1. Marco Odermatt (SUI) 2’09”35
2. Zan Kranjec (SLO) 2’09”54
3. Mathieu Faivre (FRA) 2’10”69

rit. Luca de Aliprandini (2ª manche); rit. Tommaso Sala, Alex Vinatzder (1ª manche). 

SCI DI FONDO
• Uomini
Staffetta 4x10 Km
1. ROC (Alexey Chervotkin, Akexander Bolshunov, Denis Spitsov, Sergey Ustiugov) 1h54’50”7
2. NOR (Emil Iversen, Paal Golberg, Hans Christer Holund, Johannes Heosflot Klaebo) 1h55’57”9
3. FRA (Richard Jouve, Hugo Lapalus, Clement Parisse, Maurice Manificat) 1h56’07”1

8. ITA (Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, David Graz) 2h00’16”6
 
SHORT TRACK
• Uomini
500 M
1. Liu Shaoang (HUN) 40”338
2. Konstantin Ivliev (ROC) 40”431
3. Steven Dubois (CAN) 40”669

(5.) Pietro Sighel, rit. Fin-A; 23. Andrea Cassinelli (Bt.) 42”791.
 
• Donne
Staffetta 3000 M
1. NED (Suzanne Schulting, Selma Poutsma, Xandra Valzeboer, Yara van Kerkhof) 4’03”409
2. KOR (Seo Whimin, Choi Minjeong, Kim A Lang, Lee Yubin) 4’03”627
3. CHN (Han Yutong, Qu Chunyu, Zhang Chutong, Fan Kexin, Zhang Yuting) 4’03”863

5. (1.-Fin-B) ITA (Arianna Fontana, Cynthia Mascitto, Martina Valcepina, Arianna Sighel, Arianna Valcdepina) 4’09”688

 

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