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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

Pechino 2022 / La solitudine del numero primo

Giovedì 10 Febbraio 2022

 

visintin

L’atteso ritorno in campo del presidente del CONI uscito dall’isolamento, rimpolpa le speranze della truppa azzurra che ora si attesta ad otto medaglie, con un palindromo 2/4/2 che moltiplicato per 5 riporta allo score di Tokyo.

Gianfranco Colasante

La medaglia più luminosa non è arrivata dai campi di gara, ma più prosaicamente se l’è messa al collo Giovanni Malagò che finalmente ha potuto lasciare gli arresti domiciliari dell’albergo Covid, confinato in un desolante nulla, per tornare a prendere possesso di una luminosa suite nell’albergo dei delegati CIO. Ma qui, il numero uno, è soprattutto in veste di capo della squadra olimpica e ambasciatore di Milano-Cortina del 2026 (quando non siederà più al piano nobile del CONI). E ne ha di cose da fare e da dire.

Un passo storico, dopo che per giorni – come la lupa del Campidoglio – il buon Malagò, misurando a lunghi passi la prigione, aveva potuto sfogarsi solo attraverso i suoi numerosi telefonini. Stato d’animo comprensibile, impotenza fatta virtù, dover assistere a una settimana di buoni successi che pareva aver riportato tutti ai giorni irripetibili di Tokyo, soprattutto per quel magnifico Oro andato al collo della bella e giovane coppia dell’affascinante e ora popolarissimo Curling.

Giorni cupi. Per quanto si sforzasse, non riusciva a capacitarsi di cosa fosse accaduto, tanto che in un messaggio vocal ai suoi – fedelissimi vari e distratti presidenti federali – s’era lamentato d’aver collezionato sei molecolari negativi prima di cadere nella improvvida trappola del ferreo controllo cinese. Quasi un tradimento. Già privo del sostegno dei grandi vecchi – Carraro e Pescante – che, considerato tutto e vista l’età, avevano preferito non rischiare restando davanti alle rispettive Tv, aveva visto via via cadere i suoi più stretti collaboratori colpiti dai fulmini dell’anti-Covid.

Un implacabile stillicidio che l’aveva privato – come riferiscono le voci da Pechino – del capo della comunicazione e della responsabile della preparazione olimpica. E’ pur vero che gli restava sempre il conforto del capo-missione, Carlo Mornati, ma è noto quanto il segretario dell’Ente ami accorrere dove più calda ed azzurra si presenti la lotta.

Insomma, a dirla proprio tutta, per una decina di giorni s’è materializzata quasi come una maledizione, parafrasando un noto titolo, la deprecata solitudine del numero primo. Per di più, appena riemerso alla luce, le cose avevano preso una brutta piega. Tradito dalle donne, proprio le più attese. Non solo per la caduta della tostissima Michela Maioli – una medaglia già conteggiata ma rimasta sulla neve in attesa della rivincita nella prova a squadre –, seguita dalla squalifica della staffetta femminile dello Short track, dall’uscita di Federica Brignone nello Slalom e dall’annunciata rinuncia di Sofia Goggia al Super-G.

A consolarlo è arrivata la medaglia di Bronzo nello Snowboard del redivivo Omar Visintin che ha fatto più di un miracolo dopo che appena due mesi fa – cadendo in Coppa del Mondo – s’era rialzato con un gomito fratturato. La medaglia numero 8 del raccolto di Pechino, la numero 132 della storia azzurra d'inverno. E qui Malagò con l’esultanza del momento ha tenuto a ricordare che, sì era l’ottava, ma in sette discipline diverse, “come non è riuscito a nessun altro paese”. Per il resto c’è la recriminazione del quarto posto della “Lollo” che ha preso 8 secondi e più dalla vincitrice Schouten.

MEDAGLIE – Alla conclusione della 7ª Giornata (10 Febbraio), erano 25 i CNO saliti almeno una volta sul podio. Chi l’ha fatto più volte, sono gli austriaci con 13 medaglie, davanti a Norvegia e Canada (12), al Comitato Olimpico Russo (11) e agli USA (10). In base alle sole medaglie d’Oro, in testa è la Germania che finora ne ha vinte 6. Gli azzurri, con il bronzo di Visintin, hanno raggiunto quota 8 ma scivolando in ottava posizione. Lo score di 2 Ori, 4 Argenti e 2 Bronzi, si presenta come numero palindromo, che moltiplicato per cinque riporta proprio al 10/20/10 di Tokyo. Buon auspicio o presagio?

 
XXIV Giochi Olimpici

10 Febbraio / 7ª Giornata

FREESTYLE
• Misto
Aerials Mixed Team [10 Feb – Ore 12,50]
1. USA (Ashley Caldwell, Christopher Lillis, Justin Schoenefeld) 338,34
2. CHN (Xu Mengtao, Jia Zongyang, Qi Guangpu) 324,22
3. CAN (Marion Thenault, Miha Fontaine, Lewis Irving) 290,98

PATTINAGGIO DI VELOCITÀ
• Donne
5000 M [10 Feb – Ore 13,00]
1. Irene Schouten (NED) 6’43”51
2. Isabelle Weidemann (CAN) 6’48”18
3. Martina Sablikova (CZE) 6’50”09

4. Francesca Lollobrigida 6’51”76 (+8”25)

PATTINAGGIO DI FIGURA
• Uomini
SINGOLO [10 Feb]
1. Nathan Chen (USA) 332,60
2. Yuma Kagiyama (JPN) 310,05
3. Shoma Uno (JPN) 293,0

7. Daniel Grassl 278,07; 16. Matteo Rizzo 247,53.

SCI ALPINO
• Uomini
Combinata [10 Feb]
1. Johannes Strolz (AUT) 2’31”43
2. Aleksander Aamodt Kilde (NOR) 2’32”02
3. James Crawford (CAN) 2’31”11

10. Christof Innerhofer 2’35”80
 
SCI DI FONDO
10 Km TC [10 Feb]
• Donne
1. Therese Johaug (NOR) 28’06”3
2. Kerttu Niskanen (FIN) 28’06”7
3. Krista Parmakoski (FIN) 28’37”8

26. Anna Comarella 30’45”0; 35. Caterina Ganz 31’08”1; 37. Martina Di Centa 31’08”8; 38. Lucia Scardoni 31’09”5.

SLITTINO
• Misto
Staffetta [10 Feb].
1. GER (Natalie Geisenberger, Johannes Ludwig, Tobias Wendl/Tobias Artl) 3’03”406
2. AUT (Madeleine Egle, Wolfgang Kindl, Thomas Steu/Lorenz Koller) 3’03”486
3. LAT (Eliza Tiruma, Kristers Aparjods, Martins Bots/Roberts Plume) 3’04”354

5. ITA (Andrea Voetter, Leon Felderer, Emanuel Rieder/Simon Kainzwaldner) 3’04”852

SNOWBOARD
• Uomini
Snowboard-Cross [10 Feb]
1. Alessandro Haemmerle (AUT)
2. Eliot Grondin (CAN)
3. Omar Visintin (ITA)

8. Tommaso Leoni; 26. Lorenzo Sommariva; 31. Filippo Ferrari.
 
Halfpipe [10 Feb]
• Donne
1. Chloe Kim (USA) 94,00
2. Queralt Castellet (ESP) 90,25
3. Sena Tomita (JPN) 88,25
 
9 Febbraio / 6ª Giornata

COMBINATA NORDICA
• Uomini
Gundersen NH+10 Km [9 Feb – Ore 12,00]
1. Vinzenz Geiger (GER) 25’97”7
2. Joergen Graabak (NOR) 25’08”5
3. Lukas Greiderer (AUT) 25’14”3

16. Raffaele Buzzi 26’59”3; 32. Alessandro Pittin 29’33”4; 33. Iacopo Bortolas 29’54”8.
 
FREESTYLE
• Uomini
Big Air [9 Feb – Ore 04,45]
1. Birk Ruud (NOR) 187,75
2. Colby Stevenson (USA) 183,00
3. Henrik Harlaut (SWE) 181,00

5. Leonardo Donaggio 172,00
 
SCI ALPINO
• Donne
Slalom [9 Feb – Ore 06,45]
1. Petra Vlhova (SVK) 1’44”98
2. Katharina Liensberger (AUT) 1’45”06
3. Wendy Holdener (SUI) 1’45”10

29. Anita Galli 1’49”78; 30. Lara Della Mea 1’50”53; Rit. Federica Brignone.

SHORT TRACK
• Uomini
1500 M [9 Feb – Ore 14,14]
1. Hwang Daeheon (KOR) 2’09”219
2. Steven Dubois (CAN) 2’09”254
3. Semen Elistratov (ROC) 2’09”267

10. Yuri Confortola 2’12”384; 32. Luca Spechenhauser (Qt) 2’56”796; Sql (Qt), Pietro Sighel.
 
SLITTINO
• Uomini
Doppio [9 Feb – Ore 14,35]
1. Tobias Wendl / Tobias Artl (GER) 1’56”554
2. Toni Eggert / Sascha Benecken (GER) 1’56”653
3. Thomas Steu / Lorenz Koller (AUT) 1’57”065

6. Emanuel Rieder / Simon Kainzwaldner 1’57”597.


SNOWBOARD

• Donne
Snowboard-Cross [9 Feb – Ore 08,50]
1. Lindsey Jacobellis (USA)
2. Chloe Trespeuch (FRA)
3. Meryeta Odine (CAN)

8. Michela Moioli 320 (caduta Small Final); 10. (Qt) Caterina Carpano; 22. (Ottavi) Francesca Gallina; 24. (Ottavi) Sofia Belingheri.
 
Gli orari sono quelli italiani: per quelli di Pechino vanno sommate 7 ore.

 

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