I sentieri di Cimbricus / RAI, quattro passi nel regno del grigiore
Martedì 19 Dicembre 2017di Giorgio Cimbrico
Nel centenario della nascita di quel meraviglioso gentleman, di quel raffinato giornalista che era Alberto Giubilo (gli stalloni, le giumente e i loro prodotti non avevano segreti per lui), mi sto domandando dove sia finita la Rai che non ha i diritti per i Mondiali di calcio, trasmette poco più di un terzo degli appuntamenti di F1, non ha la Champions, è spesso assente alle aste per assicurarsi grandi eventi che potrebbero anche interessare a chi ama lo sport e non solo il nazionalismo d’accatto -- i prossimi Giochi Olimpici Invernali, tanto per fare un esempio, andranno su Eurosport – e tratta con l’indifferenza dovuta a una corsa nei sacchi il 6 Nazioni di rugby, al centro di scontri degni della Guerra dei Trent’anni tra Bbc, Sky, Itv con poste da 300 milioni di sterline.
Fatti&Misfatti / Dal mare agitato dei dirigenti sportivi
Martedì 19 Dicembre 2017di Oscar Eleni
In eterno conflitto natalizio per trovare un rifugio che limiti la sbrodolata del volersi bene pur odiandosi. Soluzioni offerte? Una casa sull’albero fra le lavande laziali a Tuscania; una bella camera dentro le grotte in Cappadocia. Nessun collegamento con l’esterno. Meglio. Certo che ascolteremo il messaggero in arrivo dal mare agitato dei dirigenti sportivi che non sanno ancora se potranno tenersi feudi quasi famigliari perché il Governo nicchia, prende tempo. Nel gruppo c’è chi sbertuccia l’atletica e applaude, giustamente, quelli del nuoto. Vero che l’Europa non è il mondo, fa tutto per non esserlo, perché alla gente piacciono i passaporti, le dogane, i cambi ad usura, ma intanto a Copenaghen la squadra nazionale di nuoto ha fatto cose bellissime. Vi sembra un caso?
Osservatorio / Ma in RAI lo Sport lo paga il canone?
Lunedì 18 Dicembre 2017di Luciano Barra
Il nostro è un paese incredibile. Una volta, quando la politica era in crisi, si diceva che tutto il resto andava bene. Oggi l’equazione non vale più. Anzi! Guardate cosa sta accadendo allo Sport in televisione. Della RAI, vale a dire dell’azienda pubblica cui regolarmente paghiamo il canone, ci torneremo in maniera più estesa fra poco. L’analisi non è significativa per Mediaset dove lo sport è legato solo alla Champions League, ed ormai solo per questa stagione in quanto i prossimi diritti per tre anni ritornano a Sky. La7, dopo alcuni tentativi con il Rugby, non ha ancora la forza per occuparsi di sport. Peccato perché avendo come capo dell’informazione Enrico Mentana, figlio della non dimenticata firma della Gazzetta Franco Mentana, avrebbe la possibilità di offrire un prodotto eccellente. (Tra l’altro io vedrei Enrico Mentana come potenziale presidente della FIDAL!).
I sentieri di Cimbricus / Un messaggio nella bottiglia
Lunedì 18 Dicembre 2017di Giorgio Cimbrico
Se avessimo una libbra di carne scavata con lenta e studiata crudeltà dal corpo di tutti coloro che hanno inventato queste puttanate, saremmo con la cella frigorifera ben fornita di ottimi tagli e satolli come Enrico VIII ritratto da Hans Holbein, almeno il doppio in stazza di quando, prima di sposare Caterina d’Aragona, era un eccellente giocatore di royal tennis. A Hampton Court il campo in piastrelle è in funzione e può essere affittato. Settlement agreement, voluntary agreement che rientra nella famiglia del financial fair play: credo che stia a significare bilanci in disordine, con conseguente minaccia da parte degli ordini costituiti.
Saro' greve / Carletto Monti e la (mia) scoperta dell'atletica
Lunedì 18 Dicembre 2017di Vanni Lòriga
La notizia che il Comitato Lombardo della FIDAL ha istituito un Premio giornalistico intitolato a Carlo Monti mi induce a ripercorrere il mio personale cammino nel mondo dell’atletica. C’è sempre una “prima volta” in ogni attività umana ed il mio debutto come spettatore di incontri internazionali avviene esattamente il 14 e 15 settembre 1940. La guerra in Europa è scoppiata da poco più d'un anno ed allo Stadio Mussolini di Torino si affrontano Italia e Germania e nei 100 metri si registra un arrivo sul filo. Prevale di un soffio Harald Mellerowicz su Carlo Monti, venti anni appena compiuti. Su Carletto tornerò con la dovuta attenzione premettendo che la mia scoperta del fenomeno atletico ha radici ancora più remote.
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