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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Duribanchi / Il trionfo della "seconda meta' del cielo"

Martedì 18 Maggio 2021

 

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Una storia di emozioni. Come quelle che domenica pomeriggio hanno regalato le ragazze della Reyer, completando un discorso iniziato sedici anni prima, partendo da una squadra addirittura auto-retrocessasi.

Andrea Bosco

Di solito la mia settimanale produzione illustra brutture della politica e della società. Qualcuno mi ha scritto che sembro la caricatura di Savonarola. Accetto la critica. Ma registro che siamo talmente abituati agli orrori che nulla ormai più ci scalfisce. Non i morti per Covid. Non quelli annegati in mare, inseguendo una speranza. Non quelli che sta producendo il conflitto tra Israele e Palestinesi. A dimostrazione che la religione è un’arma letale quando scollini dai confini del “divino” per accamparsi su quelli del terreno interesse.

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Fatti&Misfatti / Nulla e' come sembra o come appare

Lunedì 17 Maggio 2021

 

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“Eccoci al basket dai play uff più che play off. Sventolio di bandiere per salutare la barca di Armani che, passati i quarti con il tre a zero su Trento, ora dovrà capire come i geniali del palazzo piazzeranno le sue semifinali.”

Oscar Eleni

Dal gelo delle Orcadi dove, si dice, curano benissimo la demenza senile senza farti vedere il capolavoro di Anthony Hopkins, un film che dovrebbe aiutarci a capire che nulla è come sembra. Noi testoni che ci emozioniamo vedendo le finali a squadre della ginnastica artistica nelle stanze vuote di un palazzo a Napoli. Affascinati da chi ha tanto coraggio per faticare davvero in sport dove, al massimo, ti rimborsano vitto e alloggio e gratificano con medagliette.

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Piste&Pedane / Nostra signora marcia non delude mai

Lunedì 17 Mag 2021


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Il settore, sempre un po’ autonomo della marcia, ha risposto al meglio anche all’impegno europeo per nazioni, confermandosi sul podio con tutte e quattro le squadre assolute.


Daniele Perboni

Fine settimana all’insegna del buon raccolto, forse favorito dalle terme di Podebrady, città boema e feudo natale di re Giorgio noto, almeno così riportano alcune fonti, come primo monarca europeo (poco oltre la metà del 1400) a rinunciare alle fede cattolica. Pare non finì poi così bene. Scomunicato! Altrettanta sorte non è toccata al folto gruppo di marciatori azzurri, guidato dal tutto fare Antonio La Torre, Direttore Tecnico e capo delegazione.

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I sentieri di Cimbricus / Il ragazzo che ignora i suoi limiti

Domenica 16 Maggio 2021

 

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In tema di “combo”, ha fatto notizia la doppietta del ventiduenne Ju’Vaugh, radici giamaicane e treccine colorate, salito dapprima a 2.36 per allungarsi subito dopo a 8.24.

Giorgio Cimbrico

Aggiornamenti su Ju’Vaugh Harrison – un tempo conosciuto anche come Blake – che non conosce quali siano i limiti, soprattutto i suoi. Questa volta il 22enne dell’Alabama, con radici giamaicane, ha scelto un luogo caro ai vecchi aficionados, College Station, contea di Brazos, Texas, dove nel ’67 Randy Matson aveva dato forma a un mondiale del peso che anticipava i tempi – 21.78 – fornendo un seguito a quel che nello stesso luogo aveva realizzato due anni prima, 21.52.

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Io non c'ero (7) / Storia insospettabile di una foto costruita

Domenica 16 Maggio 2021

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“Si correva con la formula delle squadre nazionali, nell’Italia i due assi erano chiaramente rivali, la fotografia disse che comunque, di fronte agli interessi supremi dello sport nazionale, erano diventati amici.”

Gian Paolo Ormezzano

C’erano tutti loro quel giorno – il 4 luglio del 1952, io non c’ero, avevo 17 anni scarsi, finivo il liceo – al Tour de France, tappa Losanna-Alpe d’Huez con arrivo sulla grande montagna, quando Gino Bartali passò in corsa la borraccia, in segno di collaborazione ed amicizia, a Fausto Coppi che pure sulla bici aveva già la borraccia sua, come si vede dalla sin troppo celebre fotografia, usata anche da un partito per raccogliere tesseramenti inneggiando all’amicizia fra i simpatizzanti, da un sindacato per unire i lavoratori, da tante campagne pubblicitarie.

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