Altimani Ferdinado

ALTIMANI, “Nando” Fernando [1]
Atletica
(n. Milano, 8-12-1893; 1.77x71 – m. Milano, 1-1-1963)

 ● 1912 (Stoccolma)
              Marcia 10.000 m, Pista: [11-7] BRONZO, 47’37”3/5. – [8-7] 1-Bt. (4.) 
              48’54”1/5. – Club: US Milanese.

          & Elegante e longilineo capostipite della marcia europea, è stato il primo italiano a affermarsi a livello internazionale. Quando non aveva ancora compiuto i 19 anni, con il terzo posto di Stoccolma vinse a Stoccolma la prima medaglia nella specialità più prolifica della nostra atletica. Il 29 luglio dell’anno seguente, sulla pista milanese di Affori, stabilì un prestigioso limite mondiale sull’Ora marciando per metri 13.403,07 (prestazione rilevata però da un solo cronometro e che, comunque, nessuno si preoccupò di sottoporre all’approvazione dalla neonata IAAF). Nessuno dei grandi marciatori italiani alternatisi negli anni Venti e Trenta riuscì a fare di meglio e quel record venne superato solo nel 1941. Nella stessa occasione, al traguardo intermedio, aveva fissato il primato nazionale dei 10.000 m a 44’34”2/5, un “tempo” rimasto imbattuto per quasi mezzo secolo, fino cioè all’avvento di Abdon Pamich. Tipografo di giorno, scelta la marcia per vocazione istintiva e spirito di emulazione, di sera si allenava marciando attorno ai bastioni milanesi. I suoi progessi furono brutalmente interrotti dallo scoppio della Grande Guerra: chiamato al fronte, riportò una brutta ferita ad una gamba che lo obbligò a lasciare con largo anticipo l’attività sportiva. In seguito, continuando ad operare nel campo delle arti grafiche, divenne titolare a Milano di una affermata azienda tipo-litografica.