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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Mezzanotte a Parigi, per sognare e sopravvivere

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Lunedì 15 Luglio 2024

 

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“I vivai intossicati, gli allenatori delle giovanili mal pagati, quando vengono pagati, come ancore di salvezza del sistema che vede sempre al centro armate mercenarie e agenti famelici, Nel calcio, come nel basket.”

Oscar Eleni

A spasso con Maigret per le strade di Parigi blindata a cinque cerchi sognando un’immersione nella Senna nuotando insieme ad una tartaruga australiana per ispirare Paltrinieri o Acerenza. Sogni concessi agli anziani quando sono tristi e devono piangere salutando amici come Paolo Magnoni che alla vita, al basket, all’amicizia aveva dato tante cose speciali.

Un po’ come “Guevara” Pastorini, maestro di vita e marciatore, che sapeva far muovere eserciti in zone difficili, trovando campioni che poi gli hanno portato meraviglie, da Didoni a Perricelli come ci ricorda Perboni nel ritratto di un gigante che viene ricordato nelle brevi sugli stessi giornali dove una pagina intera viene dedicata al ritorno della difesa a tre per l’Italia futura che Spalletti dovrebbe far uscire dalle tubature incrostate dove si è perduta durante l’Europeo disastroso in Germania.

Lacrime dei coccodrilli politici che preparano la valigia in finta pelle per saltare sul carro dei vincitori nella prossima Olimpiade e avendo in gara oltre 400 campioni dello sport italiano non faranno fatica a trovare un sedile comodo per raccontarci che lo sport è davvero salute anche in Italia, magari fingendo di essere davvero all’avanguardia, nascondendo l’invidia per questo fine settimana degli spagnoli, fra tennis, calcio, basket giovanile, ringraziando la Longo Borghini, figlia di una grande fondista e di un geniale allenatore, che almeno nel ciclismo femminile ci ha tolto le ragnatele che ora tengono lontano da fenomeni come Pogacar o Vingegard, per non per parlare dei belgi come Evenpoel.

Meno di dieci giorni per guardare la fiaccola olimpica accesa in Grecia attraversare la Senna e accendere, si spera, una Olimpiade moderna capace di far tacere le armi, anche se da Gaza a Kiev, dagli Stati Uniti all’Africa non si fa altro che sparare.

Per sognare e sopravvivere ci siamo messi in borsa un film di Woody Allen, il più bello fra quelli girati rendendo omaggio a grandi città, quel Mezzanotte a Parigi dove uno scrittore, tormentato non soltanto da futura moglie e suoceri, scopre la magia sedendo a tavola con Dalì o Hamingway, salvando la disperata moglie di Fitzgerald, dovendo ammettere che l’epoca bella è quella dove vuole creare moda una splendida Cotillard e non quella dove lui porta i suoi tormenti per farli giudicare da Man Ray o Buñuel.

Ascoltando le voci dalle piste di atletica, ovviamente, ci portiamo a Parigi anche “Momenti di Gloria”, perché quei Giochi del 1924 restano speciali per chi li ha soltanto sentiti descrivere in maniera sublime da Pescante e dal magnifico Piero Mei nell’ultimo super libro sulla storie olimpiche, dovendo ammettere che l’Harold Abrahams, campione dei 100, inglese, quando ci siamo seduti di fianco a lui in tribuna stampa non ci ha davvero ispirato la stessa simpatia, ma certo non poteva essere indulgente sul lavoro come non lo era stato nella battaglia dal college al cielo di Parigi seguendo la magia di Sam Mussabini.

Giorni febbrili aspettando una sfilata olimpica sulla Senna, sapendo che Caronte renderà tutto bollente più dei colpi dell’Alcaraz che ha ricordato al drago di Serbia Djokovic che lui e Sinner potrebbero davvero assalire la Bastiglia dove la vecchia generazione difende carriere straordinarie. Giorni di chiacchiere non tutte appropriate o dolcissime, nella speranza che i test di Jacobs siano buoni come quelli veri dei nostri nuotatori, felici che Desalu abbia ritrovato lo stesso sorriso della Paolini per un 200 metri che sembra ancora troppo lungo per il Tortu delle ultime settimane.

Eccoci nella trappola delle previsioni, delle maledizioni, per smentire o abbracciare gli oracoli che siedono al tavolo dei presidenti federali, del Malagò che vede più medaglie rispetto a Tokyo.

In questa festa mobile il basket mandato in spiaggia a colorarsi i capelli come i calciatori non proprio pentiti per la figuraccia tedesca, cerca sollievo almeno nelle giovanili, proprio come il pallone sgonfiato, ma sapendo di essere alloggiato nelle cucine del sistema, senza spazio adesso che cominciano i raduni, nel momento in cui si cercano abbonati fedeli fingendo di avere certezze sui nuovi acquisti. Lavapiatti del sistema non conoscendo i tempi giusti per chiedere almeno una breve, magari nascondendo i peccati delle Nazionali maggiori brindando alle gemelle Villa e alla under 20 femminile con medaglia di bronzo.

I vivai intossicati, gli allenatori delle giovanili mal pagati, se vengono pagati, come ancore di salvezza del sistema che vede sempre al centro armate mercenarie e agenti famelici, Nel calcio, come nel basket. Inutile chiedere il coraggio mostrato da Cuccinelli o dalla nostra carissima amica Isabella Seragnoli, imprenditori geniali che condividono i successi con i tanti che lavorano per loro, che pagano le tasse tutte in Italia, che aiutano la gente, sostengono fondazioni che combattono contro il dolore e per la salute. Avremo sempre interviste dall’estero sui nostri giovani talenti costretti a cercare altrove il teatro e la scuola giusta come dice anche Maikol Perez che dopo il viaggio da Latina a Bassano ora sogna quello verso un college americano, anche se il suo compagno di squadra Garavaglia potrebbe dirgli che all’Armani, forse, daranno finalmente più fiducia ad un vivaio che in questa stagione ha regalato alla real casa trofei e soddisfazioni.

La tartaruga dispettosa vorrebbe obbligarci a dare pagelle cestistiche sul nulla. Nel limbo anche se qualcuno merita voti alti per questi atti di fede che tengono aggiornato un popolo sportivo trascurato.

• 10 Alla proposta di CAMPANIK per poter schierare nel campionato di A2 la nostra under 17 appena scesa dal podio. Conoscendo la risposta del club Ipocrisia non se ne farà nulla.

• 9 Alle gemelle VILLA e alla under 20 femminile per essere rimaste in scia Francia e Spagna per avere una medaglia, invidiano scuole che davvero difendono il patrimonio.

• 8 Alle SQUADRE che stanno lavorando davvero per portare giocatori italiani nel nostro massimo campionato. Sono poche e non riusciamo a ricordarne i nomi. Come mai?

• 7 A Paolo MAGNONI che ricorderemo sempre per reso davvero belli gli anni in cui abbiamo camminato insieme, magari per una sola estate come con i Porto San Giorgio Tourist dove tifosi furenti volevano cacciare il nostro numero tre.

• 6 A Isabella SERAGNOLI che avrebbe meritato dieci se oltre al baseball del suo compagno Meli, di Toro Rinaldi, non soltanto nel sogno del mondiale cubano vissuto, avesse dato la stessa energia anche al basket bolognese.

• 5 Alla MEMORIA MALVAGIA che ci ha fatto brindare per i 90 anni di ARMANI senza ricordare che quello era anche il giorno di festa per Ghighi PARODI, giornalista di qualità, La Notte, Famiglia Cristiana, cestista con mille affetti nella Genova che faceva diventare uomo il marchese DAL POZZO, inventore al Malaspina e San Felice di un mondo cestistico dove hanno chiuso il loro viaggio campioni come Riminucci, Pieri, Pagani.

• 4 Alla FEDERAZIONE se non organizzerà subito un campus estivo per far incontrare POZZECCO con tutti gli allenatori delle giovanili azzurre, nella speranza che Galbiati superi il tormento della sconfitta contro Israele.

• 3 Agli AGENTI che vietano campi di aggiornamento tecnico per i loro amministrati soltanto per avidità e gelosia.

• 2 Ai fenomeni che mettono in discussione la medaglia d’oro per lo squadrone statunitense di Kerr a Parigi.

• 1 Al mondo del basket professionistico statunitense femminile dove stanno nascendo gelosia per talenti che riempiono i palazzi, fanno record. Botte e razzismo alla rovescia.

• 1 (bis) Alla FRANCIA che può prenderci in giro perché vince dappertutto, ha messo almeno cinque giocatori fra le prime scelte della NBA, si tiene e si coccola uno come COLLET.

• 0 Al BASKET ITALIANO che si scanna cercando un nuovo presidente federale invece di nuove idee per far tornare a livelli alti uno sport che al momento sta nelle brevi.

 

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