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Duribanchi / E' proprio un mondo al contrario

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Martedì 25 Giugno 2024

 

sangiuliano 

Che il ministro della cultura inciampi sui padri della Patria – da Dante a Colombo o Galilei –, può dare il segno di una certa improvvisazione, ma senza suscitare la riprovazione che meriterebbe. Come capita con altri e vari sfondoni.

Andrea Bosco

Non aspettatevi la fantasia e la poesia che riesce a mandare in rete l'Orso. Che con la sua qualità cavalca le tartarughe liuto delle Isole Salomone. Il linguaggio di questo artigiano, pur rispettando congiuntivi e consecutio, non è mai volato “alto“. Da dove comincio? Dal ministro Sangiuliano, al quale per qualche misterioso motivo (o forse no) è stato affidato il dicastero della Cultura. E che all'esame professionale (Sangiuliano è stato anche direttore del Tg2) deve essere riuscito con qualche “magia“ a distrarre gli esaminatori.

Dopo aver discettato su Dante Alighieri di “destra“, ne ha prodotte un paio di surreali. Che dovrebbero far ponzare Giorgia per la scelta fatta nell'attribuzione di un ministero chiave per l'immagine, nel mondo, dell'Italia. Sangiuliano è certo che Times Square si trovi a Londra. Roba che neppure un Di Maio o un Toninelli avrebbero azzardato. Scuse del ministro: “Ero emozionato. Ma spesso Piccadilly Circus viene chiamata così“. Alla newyorkese, viene da dire. Un caso? Chissà.

CULTURA – Il ministro ha presenziato a un prestigioso premio letterario, confessando di non aver letto una sola pagina. Perdonato: certi romanzi risultano illeggibili. Ma l'ultima di Sangiuliano non è ricevibile. Cristoforo Colombo: non è chiaro (ancora oggi) come gli sia venuta l'idea di far vela verso un continente che ai suoi tempi non figurava nelle carte nautiche. Qualcuno sostiene fosse venuto in possesso di antichissimi (e misteriosi) portolani. Altri (questa era la versione quando andavo a scuola io) che cercando una via per “le Indie“, fosse andato a finire il 12 ottobre 1492 nel Nuovo Mondo. Ma nessuno si era ancora mai spinto ad affermare che posseduto da poteri paranormali, il navigatore genovese avesse intrapreso il suo viaggio ispirato dalle “carte“ di Galileo Galilei. Che, essendo nato il 15 febbraio del 1564, avrebbe dovuto essere un alieno. In grado, per ispirare Cristoforo Colombo, di viaggiare nel tempo.

Ora, Sangiuliano è figlio della sua “stagione“. Quella nella quale quattro diversi tg nazionali (di varie aziende) hanno spiegato al mondo come in una certa giornata ricorresse l'anniversario dello “sbarco in Lombardia“. Quella nella quale il New York Times definisce La Gazzetta dello Sport come “la cheerleader dell'Inter“. Gratifica che non credo abbia fatto piacere a Urbano Cairo editore della “rosea“. Sangiuliano ha scritto libri, tiene dibattiti e conferenze, discetta di politica e di filosofia, sostiene i videogiochi che reputa essenziali per l'economia italiana. Si batte (giustamente) contro i vandali che sfregiano i monumenti e contro gli attivisti di Ultima Generazione che per denunciare l'inquinamento globale, lordano qualsiasi cosa si presenti a tiro di bomboletta. Forse Sangiuliano ha troppi impegni e la stanchezza a volte prende su di lui il sopravvento. E dalla sua bocca escono cose che “noi umani …“ eccetera, eccetera.

MENTRE … – Mentre si regista l'ennesima evasione eccellente dalle carceri-colabrodo nazionali (stavolta da quella di Bollate); mentre il Paese (e i giornaloni) si accorgono (dopo un fatto di cronaca bestiale) della piaga del caporalato, lo sfruttamento schiavistico di immigrati costretti a lavorare 12 ore al giorno per 5 euro nei campi; mentre si aggiorna costantemente il numero delle vittime della strada, quello delle donne uccise da compagni “che le amavano“ e quello delle donne stuprate (ormai tocca anche alle tredicenni abusate da coetanei e quasi non fa notizia); mentre il tribunale di Milano e l'INPS assolvono un avvocato albanese cinquantenne che in 14 anni ha truffato la bellezza di 140.000 euro per presunta “invalidità totale“ (anche cognitiva) che però gli consentiva di prendere aerei, svolgere il suo lavoro in uno studio legale, “graziato“ perché la Procura “non ha indicato gli artifici e i raggiri attraverso i quali l'INPS sarebbe (sic!) stato indotto all'errore, mentre il Municipio 8 (di Milano) ha autorizzato (nonostante le proteste dei residenti) un rave party per “scoraggiare i rave illegali“, mentre fervido il dibattito sul restauro del Meazza si scopre che gli stadi di Como, Lecco e Varese versano in uno stato di pietoso degrado , mentre finalmente si sono svolti i secondi turni delle amministrative e la gente avrà un poco di respiro dall'esasperazione elettorale, un pensiero a Ilaria Salis.

La cittadina di Monza, accusata di vari reati in Ungheria, fatta eleggere da Bonelli e Fratoianni al Parlamento Europeo e tornata in Italia dopo lunga detenzione preventiva a Budapest. Essendo accusata di morosità con l'ALER (case popolari) per la somma di 90.000 euro e di avere occupato abusivamente stabili (dell'ALER), l'anarchica-antagonista ha spiegato che “occupare è una pratica giusta“. E che lei “rivendica di averlo fatto“. Non è chiaro se continuerà a farlo. Per Salis “le pratiche collettive dell'occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, sono una alternativa all'isolamento sociale e alla guerra tra i poveri“.

Sono parole inopportune in bocca ad una neo parlamentare, che tuttavia hanno trovato l'appoggio del suo mentore, Nicola Fratoianni, che ha spiegato di riconoscersi “in queste battaglie“. Se un parlamentare europeo può esprimersi come Ilaria Salis, allora davvero “il mondo è al contrario“. Del resto anche l'elezione a Bruxelles del generale Vannacci, con i suoi discutibili pensieri sulla Storia, l'immigrazione, le tendenze sessuali degli individui, è la patente dimostrazione che ha ragione lui: il mondo è al contrario.

VIVAI – Ho visto la Nazionale di Pozzecco e si spera possa proseguire nel suo percorso. Ho anche visto il disastro del basket femminile che in una volta sola ha perso Ragusa e Bologna che non si sono iscritte al campionato. Cattiva gestione? Non solo. Ci sono 27.000 praticanti in Italia, una miseria. E solo Schio e Venezia, hanno dimostrato di avere un progetto e una programmazione. Siamo alle solite: vale per il basket femminile, come per quello maschile. La scuola da coinvolgere, i vivai da proteggere, la qualità da far crescere. Ma in Italia contano solo i risultati. E con l'ossessione dei risultati, difficilmente vedi spuntare i Luka Doncic.

Mi taccio sulla Ferrari: peggio di così è impossibile fare. Montecarlo è stata solo una estemporanea puntata. Poi il “banco“ Verstappen è tornato ad incassare. Ha vinto anche Velasco con le sue pallavoliste, ha vinto Paltrinieri, continua a vincere Sinner che essendo altoatesino non ha le eccentriche tentazioni (in giallo canarino) di Musetti. Che gioca il tennis più bello: il tennis di altri tempi. Ma che non ha la “testa“ per restare sul “pezzo“ fino alla fine. E questo è un limite, purtroppo. Magari quando si “piacerà“ di meno, arriverà a conquistare qualche trofeo.

STELLONE – Nazionale calcistica: una magia di Zaccagni consente all'Italia di pareggiare a 6 secondi dalla fine degli otto minuti di recupero decretati dall'arbitro: 1-1 e Italia agli ottavi degli Europei dopo aver a lungo sofferto con la Croazia dell'eterno Modric. Lo stellone italiano, ma l'Italia come squadra e Luciano Spalletti come allenatore non meritavano di uscire dalla competizione. Sarà Italia-Svizzera a Berlino. Senza sognare. La nazionale è volenterosa e ha orgoglio ma anche grandi limiti tecnici. Poi il calcio è strano: Zaccagni non doveva essere nella rosa che Spalletti ha portato in Germania. Ha segnato un gol alla Del Piero: il medesimo tipo di tiro che Pinturicchio mise a segno nel 2006 nel 2-0 contro la Germania. Se sarà ben augurante lo vedremo. Per ora la passione per la Nazionale, mitiga il fastidio per una Federazione che dovrebbe essere riformata. E guidata da un altro nocchiero. Bene così . . A meno di non essere disfattisti per partito preso .

 

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